ATP DIARY

I (never) explain #182 – Gianlorenzo Nardi

L’anno scorso ho passato l’autunno e l’inizio dell’inverno a Nizza, in Francia. Vicino al porto di Nizza c’è una zona di scogliera ai piedi di un promontorio, un sentiero si inerpica sulla roccia costeggiando il mare per un paio di chilometri. Su un altro lato di questa scogliera, ai piedi del Mont Boron, si trovano […]

I (never) explain #181 – Marco Mandorlini

In maniera spontanea facevo più attenzione e capivo che cosa poteva offrire un territorio rurale. Fino a poco tempo prima consideravo questi posti noiosi, senza aspettative di vita ma, proprio in questi anni così cupi, è nata una bellissima riconciliazione

I (never) explain #180 – Marco Cassarà  

Nei lavori di “The Rising”, la forza evocativa della pelle di animale porta su un piano performativo l’incisione per mezzo delle smerigliatrici, instaurando una tensione che sfocia in un transfert tra due corpi, o forme, quella dell’animale e la mia. 

I (never) explain #179 – Andrea Di Lorenzo

L’elemento attorno a cui ruota il lavoro è un segmento di un casco di banane raccolto in Italia, un soggetto spesso presente nel mio lavoro scultoreo per le peculiarità che contraddistinguono il suo processo di coltivazione.

I (never) explain #178 – Anastasiya Parvanova

“Nel quadro ‘Backbone in Bloom’ riconosco un’interpretazione del luogo da cui inizia il mio viaggio nell’immaginazione. Dove ci sono molte cose possibili, tutte nello stesso istante.”

I (never) explain #176 – Giuseppe Di Liberto

Il quarto cavaliere Al piano terra della casa che si trova al numero civico 140 in Viale Europa a Villabate (Palermo), si trovava lo studio odontotecnico di mio padre, lo aveva costruito negli anni 90’, quando ancora abitava a casa con i miei nonni. L’ultima volta che sono tornato lì, lo studio era totalmente sommerso […]

I (never) explain #174 — Filippo La Vaccara

L’identità della persona che indossa la testa viene celata, ci si può riparare dietro (e dentro) l’identità della figura rappresentata.  In fondo recitando con le teste, non ci si espone tanto, ci si espone parzialmente, con il proprio corpo ma non con il volto. 

I (never) explain #173 — Renzo Marasca

Dipinte in orizzontale, le carte non hanno un centro o una periferia, non sono uno spazio delimitato dentro al quale il disegno divide e circoscrive una forma; esse sono, invece, uno spazio unico limitato soltanto dalla dimensione stessa dell’opera.