I (never) explain #180 – Marco Cassarà

Nei lavori di “The Rising”, la forza evocativa della pelle di animale porta su un piano performativo l’incisione per mezzo delle smerigliatrici, instaurando una tensione che sfocia in un transfert tra due corpi, o forme, quella dell’animale e la mia.
I (never) explain #179 – Andrea Di Lorenzo

L’elemento attorno a cui ruota il lavoro è un segmento di un casco di banane raccolto in Italia, un soggetto spesso presente nel mio lavoro scultoreo per le peculiarità che contraddistinguono il suo processo di coltivazione.
I (never) explain #178 – Anastasiya Parvanova

“Nel quadro ‘Backbone in Bloom’ riconosco un’interpretazione del luogo da cui inizia il mio viaggio nell’immaginazione. Dove ci sono molte cose possibili, tutte nello stesso istante.”
I (never) explain #177 – Anna Capolupo

Tutta la mia pratica pittorica ruota intorno alla natura morta come luogo in cui accadono le cose.
I (never) explain #176 – Giuseppe Di Liberto

Il quarto cavaliere Al piano terra della casa che si trova al numero civico 140 in Viale Europa a Villabate (Palermo), si trovava lo studio odontotecnico di mio padre, lo aveva costruito negli anni 90’, quando ancora abitava a casa con i miei nonni. L’ultima volta che sono tornato lì, lo studio era totalmente sommerso […]
I (never) explain #175 — Enrico Tealdi

Alcuni dicono che nasciamo due volte: una è la venuta al mondo, l’altra è quando riconosciamo chi siamo e chi diventeremo.
I (never) explain #174 — Filippo La Vaccara

L’identità della persona che indossa la testa viene celata, ci si può riparare dietro (e dentro) l’identità della figura rappresentata. In fondo recitando con le teste, non ci si espone tanto, ci si espone parzialmente, con il proprio corpo ma non con il volto.
I (never) explain #173 — Renzo Marasca

Dipinte in orizzontale, le carte non hanno un centro o una periferia, non sono uno spazio delimitato dentro al quale il disegno divide e circoscrive una forma; esse sono, invece, uno spazio unico limitato soltanto dalla dimensione stessa dell’opera.
I (never) explain #172 — Roberto de Pinto

“…di solito preferisco il non detto, l’allusione e l’implicito; tocchi delicati da parte di elementi naturali e ombre, baci e contatti inesistenti o impercettibili. Mi piace stare in bilico, né di qua né di là, presentando immagini che solo un pizzico di malizia sa risolvere: non dichiarando, le cose mi sembrano sempre funzionare.”
I (never) explain #171 – Tommaso Pandolfi

Il punto archimedico del progetto sono la differenza e la ripetizione giocate tramite l’espediente della copia secondo quel concetto fornito all’arte da Duchamp chiamato “infrasottile”.