La prima edizione della ‘San Lorenzo Gallery Night’: 4 gallerie e un progetto ‘speciale’!

L’iniziativa ha visto coinvolte quattro tra le gallerie principali del quartiere San Lorenzo – Monitor, Matèria, Gilda Lavia e Monti8 – che hanno aperto i loro spazi dopo la pausa estiva in un opening condiviso.
FANTASTICA: Gli artisti della 18a ed. della Quadriennale d’arte di Roma

«Fantastica è l’arte, per la sua capacità di dischiudere nuovi orizzonti, a tutte le latitudini e in tutte le epoche» Luca Beatrice
Un dinamico dialogo tra giovani artisti | Oltre la pelle – Spazio Manifesta, Roma

“… Un esperimento di coabitazione tra forme che non si somigliano ma si cercano…” Alessandro Piangiamore
L’esperienza multisciplinare dell’arte di Anthea Hamilton. Fondazione Memmo, Roma

La mostra romana, curata da Alessio Antoniolli e intitolata Soft you, presenta una esposizione più discreta e contenuta, una mostra che, per volontà dell’artista, è un mash-up della sua produzione.
Le pietre “scartate” nelle sculture di Fabrizio Prevedello. Galleria z2o Sara Zanin. Roma

La mostra, dal titolo Distanze, presenta una selezione di circa dieci opere, alcune parte della sua ultima produzione.
La strana vita delle cose. Tatiana Trouvè a Palazzo Grassi, Venezia

“…quando trovo delle cose c’è qualcuno prima di me che le ha perse…” Tatiana Trouvè
L’omaggio di T. J. Wilcox a Eileen Gray | Fondazione Nicola Del Roscio. Roma

La mostra romana, dal titolo “Hiding in Plain Sight”, presenta un lavoro realizzato nel 2024 e riadattato per gli spazi della Fondazione, composto da due video, proiettati contemporaneamente.
L’esperienza emotiva della pittura di Lorenza Boisi. Galleria Richter Fine Arts, Roma

“…Ogni mia opera racconta un ricordo, è esternazione di una mia natura, di un mio umore…” Lorenza Boisi
Le lettere immaginarie di Sara Basta. IUNO. Roma

L’artista immagina un rapporto epistolare con Virginia Woolf, autrice da lei amata,alla quale scrive due lettere.
Giovanni Termini, La promessa del vuoto | Fondazione Pastificio Cerere, Roma

“L’artista è spettatore e si nutre di ciò che osserva. Nei miei lavori c’è sempre ironia e paradosso” G.Termini