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La strana vita delle cose. Tatiana Trouvè a Palazzo Grassi, Venezia

“…quando trovo delle cose c’è qualcuno prima di me che le ha perse…” Tatiana Trouvè

Palazzo Grassi ospita fino al 4 gennaio 2026, una grande mostra personale di Tatiana Trouvè (1968), La strana vita delle cose, nata dall’invito carte blanche che la Pinault Collection ha rivolto all’artista, secondo una modalità che permette agli artisti di avere totale libertà di esprimersi e di utilizzo degli spazi espositivi. L’artista, di origine italiana ora stabilita in Francia, si è dedicata a questo progetto completamente per circa due anni con la collaborazione di Caroline Bourgeois e James Lingwood.
Ne è nata un’ampia panoramica sulla sua ricerca artistica, in cui sono esposte installazioni pensate appositamente per questi ambienti accanto a sculture e disegni dell’ultimo decennio. 
Il risultato non è un percorso cronologico, né tematico, ma un labirinto fatto di oggetti, sculture, disegni e installazioni nel quale addentrarsi e in cui ognuno può trovare la sua mappa e il suo percorso. 
L’artista si è “appropriata”degli spazi di Palazzo Grassi, trasformandoli in un eco-sistema, una serie di mondi che si intersecano in relazione tra loro con echi reciproci, rimandi, ricordi e suggestioni.

La percezione degli ambienti viene modificata, l’artista posiziona specchi, apre porticine su spazi inaspettati, copre con grandi tende di canapa le finestre, il palazzo si trasforma in un’unica grande scultura.
Già all’ingresso, nell’atrio di Palazzo Grassi, l’artista trasforma il pavimento con una colata di asfalto costellata di calchi di tombini raccolti in diverse città del mondo, sotto i quali scorre acqua ed energia (Hors-sol,2025). Un omaggio a Venezia, all’acqua, elemento vitale e rigenerativo. Ma va oltre, cambia il punto di vista, osservata dalla balconata l’installazione diventa una mappa celeste, una cosmogonia.

Lavora con tanti materiali diversi Tatiana Trouvè, utilizza il marmo, il bronzo, il gesso, la canapa, raccoglie oggetti che poi classifica, conserva, riproduce con precisione maniacale per poi assemblarli. Predilige chiavi, borse, scarpe, ma anche spille da balia, accendini, fiori, semi, conchiglie, lattine. (L’inventario, 2003-2024)

Tatiana Trouvé, Hors-sol, 2025, Collection of the artist © Tatiana Trouvé, by SIAE 2025. Installation view, “Tatiana Trouvé. The strange Life of Things”, 2025, Palazzo Grassi, Venezia. Ph. Marco Cappelletti and Giuseppe Miotto / Marco Cappelletti Studio © Palazzo Grassi, Pinault Collection
Tatiana Trouvé, Notes on Sculpture, April 27th, “Maresa”, 2022-25, Collection of the artist and Y.Z. Kami © Tatiana Trouvé, by SIAE 2025. Installation view, “Tatiana Trouvé. The strange Life of Things”, 2025, Palazzo Grassi, Venezia. Ph. Marco Cappelletti and Giuseppe Miotto / Marco Cappelletti Studio © Palazzo Grassi, Pinault Collection
Tatiana Trouvé The Guardian, 2020 Patinated bronze, onyx, marble, paint and steel H 87,5 x 75 x 52 cm Pinault Collection Courtesy the artist and Gagosian Photo credit: Florian Kleinefenn © Tatiana Trouvé, by SIAE 2024

Li fa rivivere, con la loro storia che è la storia di chi li ha posseduti e utilizzati, in un processo di trasformazione, rigenerazione e circolazione.  Come nella serie Città” (2012-2024), in cui con oggetti raccolti nei suoi viaggi e poi riprodotti, compone suggestive ghirlande. Ognuna porta il nome del luogo e del periodo in cui vi ha soggiornato, una sorta di simbolica biografia.
Raccoglie e conserva segni di esperienze che la colpiscono, come quando fissa attraverso calchi di gesso le tracce lasciate in terra dalle rivolte civili per le strade di Montreuil (Storia Notturna-30 giugno 2023).
In tutte le opere la presenza umana è sottintesa, accennata, non compare mai plasticamente ma è molto presente, richiamata da un libro lasciato aperto, una borsa di rete appesa ad un muro, un paio di scarpe apparentemente abbandonate. La combinazione di oggetti stimola i ricordi, suggerisce immagini, porta ognuno a costruire una storia, reale o inventata, un mondo tra reale e immaginario. 
Agli angoli delle sale le sculture della serie The Guardian (2019-2022), accompagnano e “scrutano” il visitatore. Composte da un assemblaggio di elementi scultorei appoggiati su una sedia, un maglione, un cuscino, una borsa, un mazzo di fiori, un libro, queste installazioni multimateriche danno la sensazione di aver ospitato fino a pochi istanti prima una persona con la sua storia fatta di oggetti.

 “Volevo creare sculture gentili, che facessero da guardia alle altre opere”, ha affermato l’artista. 

Mentre il primo piano è occupato principalmente da sculture, i protagonisti del secondo piano sono i disegni, parte importante nella produzione artistica della Trouvè. Vi è una strettissima connessione tra la produzione grafica e quella scultorea, l’artista stessa considera le sculture come una porta per comprendere i disegni e i disegni come delle vere e proprie sculture. 
Anche qui l’artista ci disorienta, i disegni sono una fusione di elementi architettonici, paesaggistici, oggetti, anche qui mondi immaginari che si intrecciano con elementi reali.

Tatiana Trouvé, The Great Atlas of Disorientation, 2017; Untitled 2017-2025; Somewhere in the Solar System, 2017; Untitled, 2021; Untitled, 2021; Untitled 2021, Collection of the artist © Tatiana Trouvé, by SIAE 2025. Installation view, “Tatiana Trouvé. The strange Life of Things”, 2025, Palazzo Grassi, Venezia. Ph. Marco Cappelletti and Giuseppe Miotto / Marco Cappelletti Studio © Palazzo Grassi, Pinault Collection
Tatiana Trouvé, The Residents, 2021-25, Collection of the artist, courtesy Gagosian; The Guardian 2019, Pinault Collection © Tatiana Trouvé, by SIAE 2025. Installation view, “Tatiana Trouvé. The strange Life of Things”, 2025, Palazzo Grassi, Venezia. Ph. Marco Cappelletti and Giuseppe Miotto / Marco Cappelletti Studio © Palazzo Grassi, Pinault Collection
Tatiana Trouvé, L’appuntamento, 2025, Collection of the artist; © Tatiana Trouvé, by SIAE 2025. Installation view, “Tatiana Trouvé. The strange Life of Things”, 2025, Palazzo Grassi, Venezia. Ph. Marco Cappelletti and Giuseppe Miotto / Marco Cappelletti Studio © Palazzo Grassi, Pinault Collection

Con un tratto preciso e definito “scolpisce” spazi anonimi, forse magazzini, forse ambienti sanitari, sempre privi di presenza umana, in cui ritroviamo scarpe, sedie, borse già incontrati nelle sculture al piano inferiore (Intranquillity 2005-2012). Utilizza matita, carboncino, ma anche inserti di sughero, rame, bruciature, cartone. 
Nella serie Les dessouvenus (2013-2023), lavora fogli di carta colorati scolorendoli con candeggina, crea macchie che si trasformano in spazi sui quali interviene a matita. Le immagini diventano evanescenti e inquietanti, appaiono improvvisamente alberi, montagne, rocce che danno corpo alla sua preoccupazione per una catastrofe del pianeta distrutto dall’azione umana. 
Durante il primo lockdown del 2020 dovuto al Covid, attraverso 56 disegni (From March to May, 2020), compone una cronaca dell’ansia e dell’incertezza di quei giorni. Ogni foglio è una prima pagina di un quotidiano nazionale del giorno prima, sulle quali prendono vita orologi, animali, mobili, che si fondono con la pagina stampata e le fotografie, in un continuo contrasto tra reale e immaginario. 
Conclude il percorso una selezione di studi su carta, conservati nell’atelier dell’artista ed esposti per la prima volta, che ci permettono di entrare nel suo processo creativo, dove prendono forma le sue idee, attraverso schizzi di sculture realizzate e prefigurazioni di opere che devono ancora vedere la luce.

Una mostra da visitare lasciandosi trasportare, senza una successione definita o una logica precisa, facendosi avvolgere dalle “cose” di Tatiana Trouvè, con la libertà che lei stessa si augura: “…Non propongo una serie di eventi per intrattenere il grande pubblico, ma allestisco un universo e il visitatore è libero di entrarvi o di rifiutarlo…” (T.Trouvè)

Cover: Tatiana Trouvé​, Navigation Gate, 2024, Collection of the artist; Sitting Sculpture, 2024, Collection of the artist, courtesy Gagosian; Storia Notturna, 30 giugno 2023, 2024, Collection of the artist © Tatiana Trouvé, by SIAE 2025. Installation view, “Tatiana Trouvé. The strange Life of Things”, 2025, Palazzo Grassi, Venezia. Ph. Marco Cappelletti and Giuseppe Miotto / Marco Cappelletti Studio © Palazzo Grassi, Pinault Collection

Tatiana Trouvé, Nelson, 2021, Private Collection; Notes on Sculpture, March 22nd, Water City, 2025, Collection of the artist, courtesy Gagosian © Tatiana Trouvé, by SIAE 2025. Installation view, “Tatiana Trouvé. The strange Life of Things”, 2025, Palazzo Grassi, Venezia. Ph. Marco Cappelletti and Giuseppe Miotto / Marco Cappelletti Studio © Palazzo Grassi, Pinault Collection
Tatiana Trouvé, Le voyage vertical, from the series Les dessouvenus, 2022, Pinault Collection; Untitled, from the series Les dessouvenus, 2024, Collection of the artist, courtesy Gagosian © Tatiana Trouvé, by SIAE 2025. Installation view, “Tatiana Trouvé. The strange Life of Things”, 2025, Palazzo Grassi, Venezia. Ph. Marco Cappelletti and Giuseppe Miotto / Marco Cappelletti Studio © Palazzo Grassi, Pinault Collection
Tatiana Trouvé, Untitled, 2023, Collection of the artist, courtesy Gagosian; Il mondo delle voci, from the series Les dessouvenus, 2022, Pinault Collection; Sitting Sculpture, 2024, Collection of the artist, courtesy Gagosian © Tatiana Trouvé, by SIAE 2025. Installation view, “Tatiana Trouvé. The strange Life of Things”, 2025, Palazzo Grassi, Venezia. Ph. Marco Cappelletti and Giuseppe Miotto / Marco Cappelletti Studio © Palazzo Grassi, Pinault Collection
Tatiana Trouvé, L’inventario, 2003-2024, Collection of the artist © Tatiana Trouvé, by SIAE 2025. Installation view, “Tatiana Trouvé. The strange Life of Things”, 2025, Palazzo Grassi, Venezia. Ph. Marco Cappelletti and Giuseppe Miotto / Marco Cappelletti Studio © Palazzo Grassi, Pinault Collection