ANIMATI. God, Human, Animal, Machine al MUFOCO | Intervista con i curatori

Curata da Chiara Bardelli Nonino, con il contributo di Emanuele Amighetti e Giacomo Mercuriali, ANIMATI è il primo progetto in Italia a esplorare un archivio fotografico pubblico tramite intelligenza artificiale
GU.PHO. FotoFestival 2025 Castello di Guiglia, Modena

GU.PHO. non è un festival per nostalgici dell’analogico: è un laboratorio di pensiero critico sulla fotografia come linguaggio collettivo, performativo, comunitario.
L’impero dei fallimenti. Maurizio Cattelan alla GAMeC, Bergamo

… noi siamo qui a raccoglierne le rovine, con un sorriso a metà, come bambini sulle spalle di statue equestri, che fanno bang bang con le dita e non sanno bene chi stanno mirando.
TYPOLOGIEN. Un secolo di immagini in serie | Fondazione Prada, Milano

In un’epoca in cui ogni gesto è tracciabile e ogni volto può essere normalizzato in una serie, tornare alla tipologia fotografica del Novecento tedesco significa rivedere l’origine – estetica, ideologica – di quella che oggi chiameremmo un’intelligenza visiva.
Triennale Milano 2025 | Inequalities: disegnare il mondo che ci disegna

In un tempo segnato da crisi multiple, la 24ª Triennale indica che il design e l’architettura non possono più limitarsi a organizzare il mondo ma immaginare forme radicali di convivenza.
New Photography | Intervista con Andrea Botto

“Una ecologia della fotografia non si attua attraverso la cancellazione delle immagini o di certe immagini perché le consideriamo troppe o dannose, ma può derivare solo dall’aumento della capacità di selezione e di immaginazione. E ogni mezzo può essere utile, se usato consapevolmente.” Andrea Botto
Fotografia Europea 2025: un viaggio nei vent’anni

Il festival, guidato da Tim Clark, Walter Guadagnini e Luce Lebart, propone una riflessione su un’età di contrasti: quella in cui si è adulti, ma spesso ancora fragili, in cerca di identità e futuro
New Photography | Intervista con Benedetta Casagrande

“Mi interessa pensare alla superficie fotografica come sito in cui coesistono i paradossi del simile e del dissimile, del contatto e della sua perdita, di presenza e assenza, di vitalità e di morte.” Benedetta Casagrande
Storie di designer | Intervista a Max Enrich

“I study and learn from elaborate mechanisms, which I then simplify in my projects. I find inspiration in satellites, motors, and inventions, even though I don’t understand how magnetism, electricity, or chemistry work.” Max Enrich
Storie di designer | Intervista a Elena Salmistraro

Sono figlia degli anni ’80, cresciuta in un mondo pop, in un’epoca in cui il postmodernismo e il radical design segnavano la fine di quel rigore e minimalismo di cui parli. Oggi, credo che il design italiano abbia raggiunto una consapevolezza tale da poter abbracciare molteplici punti di vista senza dover scegliere necessariamente tra rigore e decorazione, tra minimalismo ed espressione.