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NO, NEON, NO CRY al Museo del Novecento a Milano

“Neon per me è stata una ‘macchina desiderante’ (…ancora Deleuze e Guattari) che aveva la funzione di aprire relazioni e che ha sviluppato connessioni rizomatiche e inattese. Quella di Neon è una storia anomala, naturalmente ogni situazione ha una sua propria storia ma non è a questo tipo di differenze che mi riferisco. Neon in qualche modo è una conseguenza del […]

NO, NEON, NO CRY – Foto: Eleonora Mariani

“Neon per me è stata una ‘macchina desiderante’ (…ancora Deleuze e Guattari) che aveva la funzione di aprire relazioni e che ha sviluppato connessioni rizomatiche e inattese. Quella di Neon è una storia anomala, naturalmente ogni situazione ha una sua propria storia ma non è a questo tipo di differenze che mi riferisco. Neon in qualche modo è una conseguenza del ’77, uno spazio di utopia nato quando le utopie rivoluzionarie si scioglievano; un residuo passatista che si illude consapevolmente di poter inceppare un sistema dall’interno e nell’agire questa missione catalizza energie ancora non addomesticate.”
Con queste parole, in una lunga intervista, Gino Gianuizzi racconte un progetto che, nel panorama artistico italiano, si è distinto per originalità, anticonformismo e indeterminatezza. 

Una buona occasione per ripercorre cosa è stata la storica galleria Neon, nata nei primi anni ’80 a Bologna, è l’appuntamento al Museo del Novecento a Milano Mercoledì 25 ottobre alle 18:00 (nello spazio FORUM900) in cui sarà presentato il volume “NO, NEON, NO CRY”, curato da Gino Gianuizzi, con ricerche di Eleonora Mariani e progetto grafico di Matteo Lisanti, pubblicato da Mambo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, in occasione dell’omonima mostra realizzata nell’estate 2022 all’interno degli spazi della Project Room. A questo appuntamento interverranno Giulio Ciavoiello, docente, curatore e ricercatore; Elena Bordignon, giornalista e curatrice indipendente; Emi Ligabue, artista e illustratrice.
Il volume è il primo tentativo concreto di ripercorrere e analizzare i trent’anni di attività della Neon, grazie ad una raccolta polifonica di voci eterogenee: amici, artisti, curatori, appassionati, galleristi, assistenti di gallerie, studiosi, professori ecc. Ciò che emerge, senza alcun dubbio, è la vena sperimentale, indisciplinata, al limite della negazione narrativa di uno spazio che, anche a distanza di decenni dalla sua fondazione (e consequenziale chiusura) è difficilmente classificabile e definibile. 
Nata a Bologna nel 1981- dopo una vacanza lunghissima di un gruppo di amici alle isole Eolie – senza un programma, senza strategia, senza budget e senza obiettivi predeterminati, Neon è stata un laboratorio permanente, una comunità per artisti, curatori e un luogo di formazione e azione per tutte le persone che vi hanno partecipato. 
Il libro raccoglie, in forma antologica circa un centinaio di scritti, alcuni sotto forma di saggio altri di racconto, dai quali emergono storie di esperienze vissute e condivise.   Una sorta di diario collettivo, volto a valorizzare l’ampia e articolata rete di connessione tra le persone e luoghi che Neon ha tessuto durante la sua attività ed è utile per comprendere il clima estetico e culturale a cavallo tra gli ani ’80 e ’90. 

“Neon è nata in vacanza, dalla condivisione dei nostri desideri confusi e splendenti”. GG

NO, NEON, NO CRY
25 OTTOBRE 2023 ore 18.00
FORUM900 – Museo del Novecento, Milano

Giulio Ciavoiello, docente, curatore e ricercatore
Elena Bordignon, giornalista e curatrice indipendente
Emi Ligabue, artista e illustratrice
Moderano: Eleonora Mariani, Gino Gianuizzi 

Ingresso libero fino a esaurimento posti

NO, NEON, NO CRY – Foto: Eleonora Mariani