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Katja Novitskova in mostra alla Factory di Manifattura Tabacchi a Firenze

As everything is simultaneously realistic and camouflaged, the skill needed to navigate the space meaningfully is to be fluent in image-editing effects – Katja Novitskova“ Post Internet Survival Guide”, 2010.  Manifattura Tabacchi ha inaugurato un nuovo spazio multifunzionale nel cuore...

Katja Novitskova, Pattern of Activation (jumping spider, termite cathedral mounds, growth potential), 2015. Collezione Sandretto Re Rebaudengo – Foto Leonardo Morfini
Katja Novitskova, Approximation Mars, 2014. Collezione Sandretto Re Rebaudengo – Foto Leonardo Morfini

As everything is simultaneously realistic and camouflaged, the skill needed to navigate the space meaningfully is to be fluent in image-editing effects – Katja Novitskova“ Post Internet Survival Guide”, 2010. 

Manifattura Tabacchi ha inaugurato un nuovo spazio multifunzionale nel cuore dell’ex fabbrica fiorentina con una mostra dedicata all’artista estone Katja Novitskova che rimarrà visibile fino al 18 giugno. La personale è realizzata nell’ambito del Fuorimostra di Palazzo Strozzi, una serie di eventi organizzati in concomitanza con Reaching for the stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye, la grande mostra che celebra i trent’anni della Collezione Sandretto Re Rebaudengo
Le foto-sculture di Novitskova, in prestito appunto dalla collezione di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, sono allestite all’interno del grande spazio centrale, ex officina della fabbrica, ristrutturato dallo studio fiorentino q-bic. Lo spazio è molto asciutto e mantiene ancora il design lineare e funzionale tipico dell’architettura industriale che ben dialoga con i lavori dell’artista. 
Nelle sue sculture riproduce su lastre di alluminio sagomato e pannelli cartonati delle immagini in grande formato di animali ed elementi naturali, vediamo infatti un ibis, un orso polare, un gatto e tre formicai. I soggetti sono trasformati dalla fotografia in immagini piatte, nel momento però in cui l’artista se ne appropria tenta, attraverso le sue foto-sculture, di restituire loro la propria originaria tridimensionalità. Si tratta però di una restituzione soltanto provvisoria, infatti, nel momento in cui le opere entrano in contatto col pubblico, vengono ricondotte inevitabilmente alla bidimensionalità dalle fotografie scattate da chi le osserva. In questo modo Novitskova innesca un cortocircuito tra ciò che è reale e ciò che è virtuale. Crea un’esposizione dissonante fatta allo stesso tempo di partecipazione e alienazione e in cui le immagini, tutte prese online da motori di ricerca, tornano alla loro fonte virtuale attraverso chi le osserva, così il confine tra il mondo naturale e la sua versione digitale va dissolvendosi. 
Novitskova coopta il pubblico come forza mediatrice, i suoi lavori si completano infatti nel momento di incontro con lo spettatore in un ciclo idealmente infinito. Al centro del suo lavoro troviamo una profonda riflessione sul valore delle immagini nel mondo contemporaneo e sul dialogo tra arte, scienza ed ecologia. 

Le opere di Novitskova con i loro colori accesi e la semplicità dell’immagine celano in realtà una forte inquietudine di fondo data da questa circolazione illimitata di immagini. Non c’è più confine tra arte, natura e rappresentazione, ma soprattutto tra ciò che è reale e ciò che è solo invenzione.

Katja Novitskova, Pattern of Activation (jumping spider, termite cathedral mounds, growth potential), 2015. Collezione Sandretto Re Rebaudengo – Foto Leonardo Morfini
Katja Novitskova, Mars Potential (cat), 2015. Collezione Sandretto Re Rebaudengo – Foto Leonardo Morfini
Katja Novitskova, Approximation (polar bear), 2017. Collezione Sandretto Re Rebaudengo – Foto Leonardo Morfini
Katja Novitskova – Manifattura Tabacchi, Firenze – Foto Leonardo Morfini