“Dancing with myself” o la danza politica della pratica artistica

Dancing with myself è la proposta di un progetto espositivo realizzato per la prima volta nel 2016 all’interno delle sale del Museum Folkwang di Essen, oggi ripresentato e adattato agli spazi di Punta della Dogana. Il percorso, ampliato con ulteriori pezzi della Collezione Pinault, restituisce una riflessione sul corpo e l’immagine dell’artista all’interno delle pratiche […]
La centralità dislocata di Dia:Beacon — New York

Testo di Joel Valabrega — Prendendo the H line al Grand Central Terminal a NewYork si percorre una tratta ferroviaria che costeggia le rive del fiume Hudson fino ad arrivare a Beacon, paesino dalle tipiche caratteristiche anonime della provincia newyorkese. Nello scorrimento veloce del treno ci si lascia alle spalle la folla, il traffico e la […]
Sancho Silva, Primordial Soup | Pinksummer, Genova

I primi passi nella galleria Pinksummer di Genova sono pressoché al buio; la percezione di un ostacolo al centro della stanza trasmette un momento di spaesamento mentre l’ambiente nero è spezzato da suoni e rumori poco distinguibili. Fino al 26 maggio 2018, lo spazio espositivo ospita Primordial Soup, la nuova mostra di Sancho Silva. Lasciando abituare l’occhio […]
La poetica del colore | Alfredo Volpi, NMNM, Monaco

[nemus_slider id=”75144″] — Alfredo Volpi, nato a Lucca nel 1896, emigra ben presto con la famiglia a San Paolo in Brasile, dove risiederà fino alla sua morte nel 1988. Artista prolifico, a oggi sono quasi 2600 le opere che l’Instituto Volpi de Arte Moderna ha riconosciuto; in questa retrospettiva, curata da Cristiano Raimondi, presso la […]
Stefano Canto, sedimenti della metropoli contemporanea

Sotto l’influenza del Fiume. Sedimento, seconda mostra di Stefano Canto negli spazi di Matèria a Roma, nasce dalla necessità dell’artista di condividere con il pubblico la sua visione e il suo racconto della metropoli contemporanea della quale, egli afferma, siamo in grado di cogliere solamente i tratti più visibili ed esteriori. Il fondo del fiume […]
Facciamo un gioco? Bersalia, I edizione del public programme UMLAUT | CPCT, Torino

Testo di Mariacarla Molè — La Sala della Caccia del Castello del Valentino, la Sala dei Mappamondi dell’Accademia delle Scienze, un cinema a luci rosse e un locale di San Salvario, quattro appuntamenti, un’immagine geniale a tenerli insieme, quella del bersaglio, rubata alla Pagina della Sfinge della Settimana Enigmistica, un gioco che consiste nel raggiungere […]
Hier, Oggi | Bertrand Lavier in mostra a Milano

English text below Complice forse la conformazione della sede milanese della galleria Massimo De Carlo, entrando nella mostra Hier, Oggi di Bertrand Lavier sembra di ritrovarsi in un negozio di design, oppure in una rivendita di oggetti – seppur molto ben disposti, inquadrati nello spazio. Un’esposizione ricognitiva, seppur parziale, della ricerca dell’artista francese dal 1983 […]
Giuseppe Gabellone | Quartz Studio | Corpo di luce e azione nello spazio

In una citazione del 1965 Frederick Kiesler afferma che “l’oggetto artistico tradizionale, sia esso un dipinto, una scultura o un pezzo di architettura, non va più visto come un’entità isolata, ma deve essere considerato all’interno di un ambiente più ampio. L’ambiente diviene importante quanto l’oggetto, anzi forse di più, perché l’oggetto si espande nell’intorno e […]
Torbjørn Rødland: The Touch That Made You | Osservatorio Prada, Milano

[nemus_slider id=”74729″] — Dopo la Serpentine Gallery di Londra, la mostra di Torbjørn Rødland tocca l’Osservatorio Prada di Milano. Curata da Hans Ulrich Obrist e Amira Gad la mostra presenta foto e video rappresentativi del linguaggio e dell’universo visivo del fotografo norvegese. Ritratti di modelle, paesaggi naturali, musicassette metal, cuccioli di pipistrelli, arance con ciocche […]
Lara Favaretto e la poetica dei tubi innocenti

Fino al 26 maggio la Galleria Franco Noero ospita Sucking Mud, la mostra personale di Lara Favaretto. Il metodo scelto dall’artista trevisana in questa sua ultima prova, ricorda vagamente quello di Michelangelo che scolpiva “per via di levare”, dunque per continue sottrazioni. Lo scultore lavorava eliminando la materia che nascondeva la forma; togliere il marmo in superficie aveva lo […]