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Eyelids Towards Evening, Victor Man alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino

Testo di Lucia Sabino — La mostra personale di Victor Man intitolata Eyelids, Towards Evening (Le palpebre, verso sera) raccoglie diciannove opere che l’artista rumeno ha dipinto nell’ultimo decennio. Le tele, disposte nello spazio austero della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, conducono lo spettatore all’interno della mostra, facendolo immergere nella vita dell’artista, che nella […]

Victor Man, Eyelids Towards Evening, installation view at Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, 2022 Torino – Photo di Giorgio Perottino
Victor Man Untitled, 2012 Oil on linen mounted on wood 27 x 19 cm © Victor Man Courtesy of the artist and Gladstone Gallery

Testo di Lucia Sabino

La mostra personale di Victor Man intitolata Eyelids, Towards Evening (Le palpebre, verso sera) raccoglie diciannove opere che l’artista rumeno ha dipinto nell’ultimo decennio. Le tele, disposte nello spazio austero della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, conducono lo spettatore all’interno della mostra, facendolo immergere nella vita dell’artista, che nella sala raduna, attraverso le opere, alcune delle persone a lui più care, instillando nel visitatore estraneo fino a un momento fa, un legame con esse.

“Insieme con immagini dell’artista stesso, questi dipinti contemplano ritratti di persone che sono entrate nella sua vita, tanto affetti a lui vicini quanto incontri del passato: si compone, così, una narrazione interiore e autobiografica che manifesta un tratto essenziale del lavoro di Man, ovvero la nozione che la materia più intima dell’arte sia l’esistenza individuale insieme con la sua trasfigurazione poetica.” Scrive Alessandro Rabottini nel suo testo critico che accompagna la mostra. “Immerse in una luce il più delle volte crepuscolare, queste figure sono colte in atteggiamenti assorti e contemplativi, o ritratte in attimi di abbandono e di affettuosa prossimità: esse paiono abitare un tempo e uno spazio profondamente umani ma, nel mentre, ritirarsi dal mondo attuale.”L’atmosfera, ricercata e restituita all’interno delle opere esposte è ovattata, chiusa all’interno delle mura domestiche delle persone che le abitano. Esse paiono essere state ritratte tutte nel medesimo momento della giornata, quell’istante in cui la luce del sole comincia a ritirarsi e inizia a scendere l’imbrunire, è il momento in cui gli occhi si socchiudono per adattarsi a mettere nuovamente a fuoco gli oggetti, ora non più investiti dalla luce del giorno. 
Nella restituzione pittorica che Man fa di quest’attimo, i corpi dei familiari e degli amici appaiono come compressi all’interno delle tele dalle piccole dimensioni, sulle quali l’artista ha cercato di condensarne l’essenza, imprimendola sul supporto.

Victor Man Red and Dark Haired Sisters, 2017 Oil on canvas 73 x 56 cm © Victor Man Courtesy of the artist and Gladstone Gallery

La scelta del piccolo formato riporta a una denotazione fortemente intima e privata, che trasporta il visitatore per la durata della visita all’interno del personale vissuto autobiografico dell’artista, una donna che riposa distesa sul letto, colta nel momento che precede il sonno e avvolta nel buio, o come quando si giunge in prossimità dello stesso autoritratto di Man, intitolato Self-Portrait at Father’s Death (Autoritratto alla morte del padre): una volta davanti l’opera ci si trova all’interno di un momento tanto complesso e privato come quello dell’elaborazione di un lutto: si coglie l’atmosfera sospesa e di raccoglimento dipinta con i toni del blu, spezzata da un fiore bianco che l’artista tiene tra le labbra. 
Se l’opera di Victor Man accoglie il visitatore all’interno della sua sfera intima, allo stesso tempo traccia un confine invisibile, che ne delimita le informazioni e respinge poiché non sarà permesso scorgere più di quello che ci è dato sapere: nella sua pittura non vi sono riferimenti spazio-temporali, dietro ai soggetti si riescono a scorgere solo pochi elementi che fungono da pura scenografia: una sedia anonima, un coltellino svizzero, un gattino dal collare rosa intento a fare le fusa alla bambina dai capelli rossi. 
Lo sfondo verde e cupo presente in quasi tutte le opere in mostra, rende le figure destinate a tornare nell’oblio di un sogno, riportandole in quella atmosfera onirica in cui spesso l’artista cala i suoi soggetti. Procedendo, riappare la bambina dai capelli rossi, questa volta tenuta in braccio da una donna thaitiana fuggita da un quadro di Gauguin. Iconografie e stilemi della storia dell’arte del Novecento fanno capolino in modo discreto nelle sue opere, diventando presenze quotidiane nella vita dei suoi affetti. La scelta delle linee marcate e delle cromie fredde dai toni acidi, come l’azzurro e il verde, rimandano all’espressionismo tedesco degli artisti berlinesi, città in cui Man si è formato.
Le opere di Victor Man sono ancora una volta elusive, sfuggenti, non si disvelano totalmente, ma rendono percettibile il momento di raccoglimento e di riflessione intima in cui è riconoscibile lo stato d’animo assorto che si manifesta in un momento di passaggio: quello del crepuscolo che conduce alla sera.

Victor Man. Eyelids, Towards Evening
A cura di Eugenio Re Rebaudengo
Con testo critico di Alessandro Rabottini
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
3 novembre – 26 febbraio 2022

Victor Man, Eyelids Towards Evening, installation view at Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, 2022 Torino – Photo di Giorgio Perottino
Victor Man K, 2014 Oil on canvas 60 x 40 cm © Victor Man Courtesy of the artist and Gladstone Gallery