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Verso Pictures – Stuart Ringholt | Quartz Studio, Torino

Fino al 10 gennaio 2026, Quartz Studio ospita Verso Pictures, prima personale italiana dell’artista Stuart Ringholt.

Testo di Margherita Caselli —

La mostra si presenta come una trama di righe orizzontali che non offre appigli immediati. É in questa essenzialità che si annida la forza dell’opera di Stuart Ringholt (Perth, Australia, 1971), perché ogni foglio contiene una storia complessa fatta di sovrapposizioni, stratificazioni e ritorni.
La genesi del lavoro affiora in un dialogo pubblico avvenuto all’Accademia UNIDEE di Biella il 29 ottobre scorso, dove, assieme al professore Michele Cerruti Brut, l’artista ha ripercorso l’origine dell’intero progetto. Tutto inizia nel 2014 con un collage costruito accostando immagini della famiglia reale britannica a pubblicità di armi diffuse in Australia. Fotografie, testi e loghi sono stati ritagliati e ricomposti in una costellazione visiva che già allora metteva in discussione il senso delle immagini. Nel 2025, presso la galleria Propane di Melbourne, Ringholt riprende quel materiale e lo sottopone a un ulteriore processo di disintegrazione semantica. I fogli vengono stratificati, sovrapposti, manipolati con tratti verticali di pastello a olio nero. L’artista li descrive come fotografie grezze, prime pagine reinventate, frottage di superfici immaginarie ottenuti con procedimenti deliberatamente analogici.
A partire da questa serie, Ringholt compie un ulteriore scarto. Lavora sul retro delle opere e utilizza il frottage come pratica di emersione delle sovrapposizioni di fogli tipiche del collage. Premendo il foglio e insistendo con inchiostro e pennello, entra fisicamente nelle pieghe, nelle faglie che un tempo erano interruzioni e proprio in quella frattura fa nascere il segno. Laddove il tratto si fa più scuro affiora la giuntura tra un foglio e l’altro, la memoria stessa delle connessioni che hanno generato il lavoro. I grafismi neri evocano perciò, senza mai nominarla, una memoria di armamenti. Emerge un passato di violenza e di colonialismo distillato in geometrie asciutte, come se ciò che restasse fosse soltanto un codice a barre del sistema che li ha generati.

Per le Verso Pictures torinesi, la direzione dei tratti si rovescia. Se nella serie di Melbourne predominavano linee verticali, qui la superficie è attraversata da righe orizzontali ottenute con grandi pennelli. La loro scansione richiama la fotografia scientifica, i raggi X, come se l’opera fosse una radiografia della propria stessa costruzione. 
Le linee sembrano trattenute dal perimetro della carta, ma suggeriscono un movimento verso l’esterno. Amplificano lo spazio che le contiene e lo proiettano fuori dalle pareti, seguendo linee di fuga che si allungano nella città.
Quartz Studio, con la sua scala ridotta e la sua vocazione alla densità, diventa lo spazio naturale per questa compressione di significati. Le opere trasformano la galleria in un punto di pressione che rilancia il contenuto artistico oltre i propri limiti. Questo si rispecchia anche nella biografia dell’artista. Ringholt, nato a Perth nel 1971 e residente a Melbourne, ha costruito una pratica versatile che attraversa performance, video, collage, pittura, scultura e workshop partecipativi. Dalle sculture-orologio intese come macchine speculativo-temporali agli Anger Workshops fino ai naturist tours, la sua ricerca indaga sempre il rapporto tra corpo, percezione e trasformazione. Ha esposto in contesti internazionali come la Aichi Triennale, Performa, dOCUMENTA, la Singapore Biennale e la Sydney Biennale, e il suo lavoro è stato presentato su riviste e quotidiani di riferimento.
In Verso Pictures la stratificazione di significati si fa visibile in negativo. Si apre così un ulteriore livello di dialogo e di lettura, intrigante e sfidante come è solito alla programmazione di Quartz Studio. 
Questa volta il segno artistico nasce dal retro, e da lì si proietta al di fuori dello spazio e dell’opera stessa, nella città e nelle sue trame.

Stuart Ringholt, Verso Pictures, 2025 ink on paper, installation views courtesy the artist and Quartz Studio, Torino photo Beppe Giardino
Stuart Ringholt, Verso Pictures, 2025 ink on paper, installation views courtesy the artist and Quartz Studio, Torino photo Beppe Giardino