ATP DIARY

Un’invettiva…. La Biennale di Lione

 Javier Tellez, O Rinoceronte de Dürer (Dürer’s Rhinoceros), 2010 Courtesy: Javier Tellez et galerie Peter Kilchmann – Copyright : © Blaise Adilon Eduardo Basualdo, Le silence des SIrènes, 2011 – Copyright : © Blaise Adilon  Samuel  Beckett Daniela Thomas ,...

 Javier Tellez, O Rinoceronte de Dürer (Dürer’s Rhinoceros), 2010 Courtesy: Javier Tellez et galerie Peter Kilchmann – Copyright : © Blaise Adilon
Eduardo Basualdo, Le silence des SIrènes, 2011 – Copyright : © Blaise Adilon
 Samuel  Beckett Daniela Thomas , Breath, 1969 c. – Copyright : © Blaise Adilon
 Erick Beltran , Noeud Perichoréen, 2011Copyright : © Blaise Adilon
Jochen Dehn,   GOTT IST NIVEA (DIEU EST NIVEA), 2005 – Copyright : K. Madsen
 Jochen Dehn , UP IS UP AND SO IS DOWN, 2010, Copyright : Raphael Zarka
Joana Hadjithomas, Joreige Khalil – Lebanese Rocket Society : The Golden Record, 2011
  Courtesy, Galerie In Situ / Fabienne Leclerc, Paris
 Michel HuismanNo.84 (Le Poisson) , 2011 – Courtesy Michel Huisman
Robert Kusmirowski, Stronghold , 2011, Courtesy – Robert Kusmirowski Copyright : © Blaise Adilon
 Laura LimaGala Chicken and Gala Coop, 2004Courtesy : Laura Lima, A Gentil Carioca, Rio de Janeiro et Luisa Strina Gallery, São Paulo, Copyright : © Blaise ADILON
Jorge Macchi, Marienbad, 2011 Copyright : © Blaise Adilon
 Tracey Rose,   The Prelude, 2004 -Tracey Rose et Goodman Gallery, Johannesburg
Jochen Dehn, HOW MONSTERS ARE MADE AND WHY YOU NEED THEM , 2005
Copyright : Jeanne Faust
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A proposito della Biennale di Lione 
A terrible beauty is born

Lione, la biennale, è un atto criminale di dubbio successo! 
Non è una biennale discutibile, tantomeno dubbiosa. Sculacciare a mio nome i curatori potrebbe essere una soluzione, ma forse potrebbe essere il miglior lavoro presente. 
Pagate il biglietto e prendeteli a calci. Solo deboli e flaccidi curatori, senza quella arroganza che a volte porta fortuna. Sul serio: una portineria avrebbe di meglio alle pareti. Una cagata immane vi garantisco. Tristanziola. Fortuna che c’era la neve al passo del Frejus. Abbiamo anche pensato di tornare indietro, non eravamo preparati e le ruote non erano adatte. Invece no! Ci hanno detto che in Francia tutto era bello e pulito. Non il casino ne lo sporco Italiano no, tutto a posto, neanche un fiocco per terra macché: il sole invece, quello c’era! Le nuvole erano invadenti, accerchiavano il sole, lo intimidivano quasi, lo intortavano. 
Nel frattempo arriviamo a Lione. Dopo le quasi 5 ore che dovevamo al tempo. Mai tanta gente però a sostegno. Gente che paga il biglietto, e questo va bene. La gente che paga paga per il futuro. Serve a questo la gente, butta la mano in tasca prende gli euri e li emancipa. Piccoli sostegni culturali. Li dessero a me i soldi scapperei subito. La Biennale di Lione merita la galera e pertanto la fuga è contemplata. Più si scappa meglio è. Ma anche no. Dove vai se sei già lontano? In più ha lo stesso titolo della biennale di Dublino, più o meno si intende. Più le cose si assomigliano più dovrebbe avere valore, ma sapete benissimo che però non la pensiamo così. 
Le cose originali non hanno senso nel contesto di un mondo originale. Questo sta diventando la nostra povera terra. Originale. Il futuro sarà più spietato del passato. Lo dicono e questa volta senza rimproveri, questa la novità. Serve una moratoria contro le biennali. Massimo due tre biennali e poi tutti a casa a lavorare. A meno che non si organizzino dei Rave Arty improvvisi. Quello si. 
Ma non prestate attenzione se una cosa non ci piace proprio.
Crispino Simeone
Vedovamazzei
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