Sotto Lune Gemelle / Under Twin Moons, Norma Mangione, Torino

La mostra, che si lascia alle spalle una lunga chiusura delle gallerie, punta all’essenziale. Mette al centro la pittura e, in un certo senso, anche lo spettatore, lasciato libero di esplorare i mondi creati dagli artisti.
29 Dicembre 2020
Sotto lune gemelle / Under twin moons, 2020, Norma Mangione Gallery, Torino, Installation view – Foto di Sebastiano Pellion di Persano – Courtesy Norma Mangione Gallery.
Michael Bauer, Green cloud, golden moon and sleeper, 2020, olio, pastello, acrilico, carboncino su tela, 76 × 101 cm – Foto di Sebastiano Pellion di Persano – Courtesy Norma Mangione Gallery

Testo di Ilaria Dal Lago —

Quando si vedono due lune nel cielo o ci si trova dentro un film post-apocalittico, o in un sogno particolarmente visionario, oppure in un’opera d’arte.
La mostra Sotto Lune Gemelle/Under Twin Moons alla galleria di Norma Mangione di Torino parte dal presupposto che la pittura possa creare un mondo in cui possono esistere due lune, sdoppiando un elemento unico e irripetibile e costruendo una narrazione parallela alla realtà. 

Inaugurata il 10 dicembre in occasione del Turin Art Week-End promosso dall’associazione TAG – Torino Art Galleries, la mostra è una collettiva che si concentra sulla pittura di cinque artisti molto diversi tra loro – Michael Bauer, Raynes Birkbeck, Stefanie Popp, Bernd Ribbeck e Salvo – con opere mai esposte prima nello spazio. 

La scelta di non presentare un comunicato stampa che introduca in qualche modo allo spettatore la mostra sembra sottolineare la volontà sottesa a questa collettiva: far parlare le opere e ascoltarle, immergendosi a pieno nelle scelte figurative degli artisti.
Quello che si può fare, guidati dalla gallerista Norma Mangione, è cercare dei fili conduttori e delle corrispondenze che mettano in dialogo le opere tra loro. Il paesaggio di Bauer in Green cloud, golden moon and sleeper (2020) e la natura morta di Salvo, ad esempio, hanno in loro degli elementi – il cerchio e la frutta – che richiamano le lune protagoniste del titolo della mostra. La precisione dei disegni e il caos del colore nelle opere di Ribbeck, i fili in Steltz (Valentino) (2019) di Popp e il dialogo a quattro mani creato nelle opere King of England (2020) e Batman, Pet-Dino and Russian Girlfriend (2020) realizzate da Birkbeck e Bauer rimandano a concetti come la tensione tra opposti e le dicotomie. 

La mostra, che si lascia alle spalle una lunga chiusura delle gallerie, punta all’essenziale. Mette al centro la pittura e, in un certo senso, anche lo spettatore, lasciato libero di esplorare i mondi creati dagli artisti. Le protagoniste sono le opere, i loro colori e le percezioni che arrivano direttamente agli occhi di chi le guarda. 

Il titolo della mostra, ripreso da un’opera di Stefanie Popp non esposta, e l’idea delle due lune gemelle sembrano evocare il meccanismo dei flip book, i libri con tante immagini che cambiano gradualmente tra loro e che, se sfogliati velocemente, ne simulano il movimento e l’animazione. Guardate lentamente, quelle immagini riproducono la stessa forma affiancata senza mai sovrapporsi, come se il tempo fosse congelato e loro rimanessero sempre uguali. Le lune gemelle che convivono negli spazi della galleria alludono alla doppia realtà che questo momento ci ha portato a vivere: due realtà che non si incastrano e fanno fatica a scorrere, come bloccate in un eterno presente. Ecco che una mostra come Sotto Lune Gemelle arriva a concederci il tempo di fermarci a osservare quello che c’è intorno, nell’attesa di vedere scorrere le due realtà più velocemente, e poterne riconoscere, come nelle pagine in movimento di un flip book, una sola, in movimento. 

Sotto lune gemelle / Under twin moons, 2020, Norma Mangione Gallery, Torino, Installation view – Foto di Sebastiano Pellion di Persano – Courtesy Norma Mangione Gallery.
Salvo, Chiaro di luna, 2008, olio su tela, 35 × 25 cm – Foto di Sebastiano Pellion di Persano – Courtesy Norma Mangione Gallery.
Sotto lune gemelle / Under twin moons, 2020, Norma Mangione Gallery, Torino, Installation view – Foto di Sebastiano Pellion di Persano – Courtesy Norma Mangione Gallery.
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