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Una coppia di dinosauri a Milano / Federico Tosi / Room Gallery

   *** Se la mostra è uno specchio, che sia fatato, dorato e arricchente. Il giovanissimo Federico Tosi che ha pensato di esporre alla Room Gallery per la sua mostra personale? “Una coppia di dinosauri dalle posture umane coperti in...

 
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Se la mostra è uno specchio, che sia fatato, dorato e arricchente. Il giovanissimo Federico Tosi che ha pensato di esporre alla Room Gallery per la sua mostra personale? “Una coppia di dinosauri dalle posture umane coperti in foglia d’oro, teneramente abbracciati nell’angolo della galleria.? E’ centrale quell’aspetto dell’uomo che tende a far assomigliare a sé le cose che lo circondano.? Nello specifico il tempo. ?I dinosauri diventano una mera motivazione per parlare di un passato praticamente inconcepibile. L’oro é la glorificazione e l’esaltazione di questo carattere antropomorfo nei confronti delle cose, mentre l’atteggiamento dei dinosauri evidenza un triste disappunto. “La galleria sgombra diventa nicchia dei santi, teca nei musei. Da spazio espositivo a semplice contenitore.? Questa scultura convive con uno luogo asettico e volutamente poco curato. Tutto ruota intorno all’idea di rendere antropomorfo, di glorificare e, dalla parte opposta, di essere contrariati da questo atteggiamento.” 
 
Incontro per la prima volta Federico un pomeriggio in galleria. Mi racconta, per sommi capi, cosa ha inscenato il giorno dell’inaugurazione: “Un gruppo di claque* ha fatto da contraltare alla totale mancanza di un testo di riferimento, di un comunicato stampa o del titolo dell’opera.? Le claque in questione erano una dozzina di bellissime modelle che, in modo del tutto anonimo, si premurano di esaltarsi ed emozionarsi, sottolineando il carattere estetico – esclusivamente estetico – del lavoro. Il loro ruolo era fondamentale all’ inaugurazione, volutamente sovrappopolata di invitati, affinchè il dato non descrittivo dell’opera venisse maggiormente frainteso (e quindi, paradossalmente, ribadito!)”.
L’opera è talmente bizzarra che, inevitabile, suscita una curiosa perplessità (o meglio, se non capisco non è detto che l’opera non mi interessi e non è nemmeno detto che l’artista stia giocando la carta del ‘famolo strano’). Penso che ho davanti uno studente poco più che ventenne che speculo sulla finzione, sulla fruizione, sui simboli, sulla Grecia Antica, sulla stupida e sull”arroganza. Non mi lascia indifferente, anzi…

* Un gruppo organizzato di spettatori che applaude o dissente non spontaneamente, ma dietro iniziativa degli artisti o dei direttori di spettacoli.

Claque alla mostra di Federico Tosi alla Room Gallery
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