Inaugura domani, martedì 13 maggio a Milano, TILE Project Space, un nuovo spazio votato alla sperimentazione sulla pratica curatoriale. Tile nasce da un’idea di Roberta Mansueto, Caterina Molteni e Denise Solenghi.
Che ambizioni hanno questi giovani curatori? “… di condurre una ricerca sull’odierna produzione artistica individuando caratteri comuni, momenti di contatto, fratture e zone d’urgenza. Il lavoro proposto sarà frutto non solo di un board curatoriale, ma di una costante collaborazione con artisti, docenti, intellettuali e curatori esterni. (…) Lo scopo è di aprire un dibattito sulle contingenze e sulle resistenze tra fare artistico e spazio espositivo, chiedendo all’artista una rilettura del suo lavoro attraverso un processo di riattivazione o produzione site-specific.”
L’attività espositiva è accompagnata da un progetto editoriale – Tile/zine – che seguirà l’iter artistico e curatoriale di ogni mostra.
Inaugura l’attività espositiva un progetto di Alessandro Quaranta (1975, Torino). Per Tile l’artista presenta “I non illusi errano”, lavoro site-specific nato per creare un ponte fra esterno e interno dello spazio. In questo dialogo lo spettatore è inserito in un processo di spaesamento in cui la visione è costantemente alterata e lo sguardo viene artificiosamente messo in gioco.
Partendo dal video per sconfinare nella perfomance, la pratica artistica di Alessandro Quaranta utilizza il media come elemento di relazione tra il pubblico e il mondo esterno. Con il fine di analizzare i meccanismi della visione, l’artista re-veicola lo sguardo dello spettatore attraverso l’occhio meccanico della macchina da presa, modificando in un continuo riposizionamento del sé, gli abituali filtri visivi.
Fino al 27 Maggio.
Tile project Space
Via Garian 64, angolo viale Misurata, Milano