![](http://2.bp.blogspot.com/-bfLOpk_mY9c/TbKWToobCWI/AAAAAAAAEz0/MC3L0Lz6Was/s400/all%2Bwe%2Bever%2Bwanted%2Bwas%2Beverything%2Ball%2Bwe%2Bever%2Bgot%2Bwas%2Bcold_in%2Bburning%2Blight%2Bwhite%2Blight_08.jpg)
![](http://2.bp.blogspot.com/-NGrg9hWL6Ew/TbKVR-L23uI/AAAAAAAAEzk/4-Af8kSVZrc/s400/all%2Bwe%2Bever%2Bwanted%2Bwas%2Beverything%2Ball%2Bwe%2Bever%2Bgot%2Bwas%2Bcold_in%2Bburning%2Blight%2Bwhite%2Blight_02.jpg)
all we ever got was cold_in burning light white light‘
Installazione ‘Ciò che disse il suono’ di Claudia Pozzoli, Marcello Mariana e Saverio Monti
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Doppia mostra fotografica nel nuovo spazio Kolima Contemporary Culture (Via Piranesi, 10, Milano): GRAvitational VAcuum STAR, a cura di Mauro Mattei e Federica Tattoli. Atmosfere dark, un pò manichee, un pò solfuree… sicuramente siderali. Protagonisti: Claudia Pozzoli e Sergio Lovati.
La nota che, a mio parere, ha dato profondità all’intera mostra: un circolo di piastre con dei ‘dischi’ di cartone che riprendevano la forma di un terreno. Solitamente preferisco un utilizzo della fotografia che mostra, anzichè nascondere o astrarre, ma nell’insieme, il dialogo tra i due fotografi non mi è dispiaciuto.
* titolo che non c’entra nulla.. tant’è che Lovati cita, per il suo lavoro i Bauhaus (“all we ever wanted was everything, all we ever got was cold”)!
La nota che, a mio parere, ha dato profondità all’intera mostra: un circolo di piastre con dei ‘dischi’ di cartone che riprendevano la forma di un terreno. Solitamente preferisco un utilizzo della fotografia che mostra, anzichè nascondere o astrarre, ma nell’insieme, il dialogo tra i due fotografi non mi è dispiaciuto.
* titolo che non c’entra nulla.. tant’è che Lovati cita, per il suo lavoro i Bauhaus (“all we ever wanted was everything, all we ever got was cold”)!