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Lonesome diamonds di Soshiro Matsubara — Galleria Martina Simeti, Milano

Testo di Angelica Lucia Raho — Entrando nella galleria l’opera di Soshiro Matsubara (1980, Hokkaido) «You, who are alive, will always be far away to keep me alive» (2022) attira per prima l’attenzione raccontando l’ossessione passionale di Oskar Kokoschka per Alma Mahler. Il pittore austriaco aveva fatto realizzare una bambola che potesse sostituire l’amata dopo […]

Soshiro Matsubara, Lonesome Diamonds, 2022, Installation view at Martina Simeti, Milano – Courtesy the Artist, Croy Nielsen and Martina Simeti – Photo Andrea Rossetti
Soshiro Matsubara «You, who are alive, will always be far away to keep me alive» 2022 Glazed and oil on ceramic, artificial hair, brass, paper, wood, light bulb 47,5 × 30 × 79 cm – Courtesy of the Artist, Croy Nielsen and Martina Simeti (dettaglio)

Testo di Angelica Lucia Raho

Entrando nella galleria l’opera di Soshiro Matsubara (1980, Hokkaido) «You, who are alive, will always be far away to keep me alive» (2022) attira per prima l’attenzione raccontando l’ossessione passionale di Oskar Kokoschka per Alma Mahler. Il pittore austriaco aveva fatto realizzare una bambola che potesse sostituire l’amata dopo la rottura ma la scultura di Matsubara ribalta i personaggi ponendo la figura femminile nella posizione dominante mentre la testa dell’uomo, senza corpo, tende la lingua verso il sesso della donna che lo respinge. Ironicamente l’uomo diventa succube di una bambola ideale e perturbante.
La luce della stanza, intima, imperfetta e ambigua, proviene da una lampada a bulbo molto vicina alla scultura e accresce la sensazione che quello che sta accadendo non è innocente ma che si stia raccontando una storia ai limiti del surreale. Nello stesso spazio sono installate delle opere a parete che (peccato!) nelle ore serali sono praticamente indistinguibili, tranne un disegno Untitled (2022) in cui si scorgono figure femminili, come modellini per sarte, vestite da brave ragazze, affiancate a decorazioni che ricordano l’importante legame tra l’artista e la città di Vienna, dove vive e lavora.

Nel piano di sotto continuano i disegni, realizzati a quattro mani con anonimi. Sono infatti oggetti raccolti dall’artista che entrano a far parte di Haus Der Matsubara, un negozio di antiquariato e una pagina su instagram gestiti dall’autore stesso. I disegni sono trovati nei mercatini di Vienna e successivamente ritoccati da un intervento grafico o pittorico. Emergono soprattutto le iconografie muliebri: parlano di un’ossessione per una donna, per una porzione del suo viso, per i piedi, per un pezzo di pelle anche solo da guardare. Una donna che sembra sempre molto vicina e mai totalmente conquistata. Tra i disegni l’opera in ceramica Flesh and blood, carnale e quasi grottesca che richiama i dipinti al piano di sopra come Tear initiation, l’ennesimo pezzo di carne desiderato e irraggiungibile.
Sempre al piano di sopra un piccolissimo dipinto su tavola con pezzi di stoffa e unghie, esposto sul muro sopra la libreria dello studio di Simeti, talmente piccolo da chiederci di avvicinarci. L’opera si intitola Tell me my own secret come se ad avvicinarsi dovesse essere il nostro orecchio e non i nostri occhi.
Attraverso le opere di Soshiro Matsubara lo spettatore della mostra condivide le ossessioni, le fantasie private e i desideri che animano l’immaginario dell’artista.

SOSHIRO MATSUBARA
Lonesome Diamonds
1 dicembre 2022 – 8 febbraio 2023
Galleria Martina Simeti, Via Benedetto Marcello 44, Milano

Soshiro Matsubara, Lonesome Diamonds, 2022, Installation view at Martina Simeti, Milano – Courtesy the Artist, Croy Nielsen and Martina Simeti – Photo Andrea Rossetti
Soshiro Matsubara Tell me my own secrets 2022 Oil on board, fabric, nails 30 × 22,5 cm – Courtesy of the Artist, Croy Nielsen and Martina Simeti
Soshiro Matsubara Stripe /Internal analepsis (Unfinished) 2022 Fabric, button, nail 68 × 44 cm – Courtesy of the Artist, Croy Nielsen and Martina Simeti