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Sigmar Polke | Palazzo Grassi, Venezia

[nemus_slider id=”55642″] _ _ A volte sono coincidenze e a volte.. chissà. Potrebbe trattarsi di autosuggestione, certo, anche se non si può negare che appaia come più di una semplice sensazione: perché a guardar numeri e date, quando si parla di Sigmar Polke si spostano facilmente i riflettori su Venezia. E in effetti nel 2016 ricorrono […]

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A volte sono coincidenze e a volte.. chissà. Potrebbe trattarsi di autosuggestione, certo, anche se non si può negare che appaia come più di una semplice sensazione: perché a guardar numeri e date, quando si parla di Sigmar Polke si spostano facilmente i riflettori su Venezia. E in effetti nel 2016 ricorrono sia il decennale della riapertura di Palazzo Grassi ad opera di François Pinault, sia il trentennale di un evento più che mai significativo per la carriera dell’artista tedesco, quale l’assegnazione del Leone d’Oro in occasione della 42esima Biennale di Venezia del 1986.

Le radici della mostra a Palazzo Grassi affondano quindi nel tempo, poggiando sul momento in cui per il padiglione tedesco Polke creò l’opera-ambientazione Athanor, forno in cui avvengono le trasmutazioni alchemiche: l’allestimento della struttura del padiglione, dal colorante steso sulle pareti che cambia colore in base all’umidità fino alle opere stesse inserite nei locali, rappresenta la convergenza di temi, tecniche e pratiche esplorati dall’artista nel corso della propria carriera. Le azioni espresse in Athanor si trasformano così nei nuclei tematici della mostra di oggi: sperimentazione alchemica e inquietudine politica.

Nel primo caso Sigmar Polke si misura sulle proprietà chimiche e fisiche delle sostanze utilizzate, avvalendosi ad esempio di coloranti naturali o anche velenosi, mescolandoli e combinandoli quasi a creare una pozione: le sue opere racchiudono complessi studi sul colore e sulle reazioni e metamorfosi tra i materiali messi a contatto, riportando il tutto su tele quali quelle del ciclo Hermes Trismegistos I-IV.

Negli stessi anni Polke adotta largamente la tecnica del Rasterbilder, ovvero la realizzazione di dipinti a partire da un retino grafico, che applica ai propri studi sulle trasmutazioni nella tematica politica, contesto nel quale l’artista indaga i cambiamenti socio-culturali soffermandosi su avvenimenti di costante attualità oltre che di portata globale: tra essi le migrazioni dei profughi del XX secolo, dandone evidenza con l’opera Fluchtende, le tensioni di confine tra Messico e Stati Uniti, nell’opera Amerikanisch-Mexikanische Grenze, dedicandosi anche a riprendere e reinterpretare grandi avvenimenti del passato come con Message de Marie-Antoinette à la Conciergerie oppure Jeux d’enfants, della serie di dipinti dedicati alla Rivoluzione Francese.

Il percorso all’interno della mostra si sviluppa ripercorrendo le opere di una vita a partire dalle più recenti: per questa ragione si apre con l’imponente ciclo pittorico dedicato alla Axial Age, periodo storico che abbraccia buona parte del primo millennio avanti Cristo, durante il quale, a partire dalla Grecia, passando per il Medioriente e fino all’India e poi alla Cina, si ritiene vi sia stata una forte accelerazione intellettuale connotata da un’intensa produzione in tutti gli ambiti culturali. Polke vi dedica sette dipinti di dimensioni maestose, riassumendo in essi i principali caratteri e le chiare peculiarità della pratica artistica sviluppata e consolidata nei propri anni di attività: la molteplicità dei linguaggi, il simbolismo alchemico, i richiami all’iconografia dei vari territori di riferimento, le nuove convenzioni rappresentative tramite l’utilizzo sperimentale dei materiali unite ai differenti punti di vista dello spettatore verso la tela e dell’autore nella tecnica compositiva.

Palazzo Grassi, con il supporto dell’adiacente Teatrino , propone anche una serie di video di Sigmar Polke, da una selezione delle oltre cento ore di girato realizzate su pellicola 16mm: i filmati, generalmente senza audio, a volte in bianco e nero a volte a colori, assumono il ruolo di testimonianza della vita privata dell’artista che si apre si racconta indirettamente con un delicato umorismo commentando viaggi e avvenimenti di cronaca nel periodo tra gli anni ‘80 e ’90. Tra le pellicole vi è ad esempio Ohne Titel (Biennale Venedig), nel quale Polke filma i visitatori del Padiglione della Biennale del 1986 e le loro reazioni alla vista delle opere in esso contenute. La raccolta di film verrà proposta, oltre che in mostra, presso il Teatrino, in loop durante l’intero orario di apertura questo autunno.

La mostra Sigmar Polke, a cura di Elena Geuna e Guy Tosatto e con la collaborazione di The Estate of Sigmar Polke, è aperta dal 17 aprile al 06 novembre presso Palazzo Grassi a Venezia.

Sigmar Polke,   Die Trennung des Mondes von den einzelnen Planeten,   2005 / Zirkusfiguren,   2005 Pinault Collection Installation view at Palazzo Grassi,   2016 Ph: Matteo De Fina © The Estate of Sigmar Polke by SIAE 2016
Sigmar Polke, Die Trennung des Mondes von den einzelnen Planeten, 2005 / Zirkusfiguren, 2005 Pinault Collection Installation view at Palazzo Grassi, 2016 Ph: Matteo De Fina © The Estate of Sigmar Polke by SIAE 2016
Sigmar Polke,   Cameleonardo Da Willich,   1979 © The Estate of Sigmar Polke,   Cologne / ADAGP,   Paris Vinci Le?onard de (1452-1519) Localisation : Paris,   Centre Pompidou - Muse?e national d'art moderne - Centre de cre?ation industrielle Photo © Centre Pompidou,   MNAM-CCI,   Dist. RMN-Grand Palais / Philippe Migeat © The Estate of Sigmar Polke by SIAE 2016
Sigmar Polke, Cameleonardo Da Willich, 1979 © The Estate of Sigmar Polke, Cologne / ADAGP, Paris Vinci Le?onard de (1452-1519) Localisation : Paris, Centre Pompidou – Muse?e national d’art moderne – Centre de cre?ation industrielle Photo © Centre Pompidou, MNAM-CCI, Dist. RMN-Grand Palais / Philippe Migeat © The Estate of Sigmar Polke by SIAE 2016
Sigmar Polke,   Hermes Trismegistos I-IV,   1995  Collection De Pont museum,   Tilburg NL Installation view at Palazzo Grassi,   2016 Ph: Matteo De Fina © The Estate of Sigmar Polke by SIAE 2016
Sigmar Polke, Hermes Trismegistos I-IV, 1995 Collection De Pont museum, Tilburg NL Installation view at Palazzo Grassi, 2016 Ph: Matteo De Fina © The Estate of Sigmar Polke by SIAE 2016
Sigmar Polke,   Polizeischwein,   1986 Private Collection Ph: Wolfgang Morell © The Estate of Sigmar Polke by SIAE 2016
Sigmar Polke, Polizeischwein, 1986 Private Collection Ph: Wolfgang Morell © The Estate of Sigmar Polke by SIAE 2016
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