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‘Interval Training’, mostra di Luca Trevisani nella galleria berlinese mehdi chouakri (12 marzo – 23 aprile)
Si potrebbero esprimere numerose considerazioni su questa mostra ma, facendomene autore (possibilmente), susciterei l’insinuazione di una mia parzialità, neutralizzandole.
Dunque, un solo inequivocabile pensiero-
A dispetto di eventuali critiche detrattive di noiosi annoiati: Trevisani non è (affatto) un artista della Noia. E Noi, della Stultifera Navis, ne siamo deliziati.
Si potrebbero esprimere numerose considerazioni su questa mostra ma, facendomene autore (possibilmente), susciterei l’insinuazione di una mia parzialità, neutralizzandole.
Dunque, un solo inequivocabile pensiero-
A dispetto di eventuali critiche detrattive di noiosi annoiati: Trevisani non è (affatto) un artista della Noia. E Noi, della Stultifera Navis, ne siamo deliziati.
Chi vuol esser lieto sia…
L.B.
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Opening
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Luca Trevisani risponde
ATP: Mi racconti la mostra in poche righe?
Luca Trevisani: L’unione fa la forza ?
Interval Training è una collezione di presenze, che aspettano il visitatore, il suo corpo.
Interval Training è come uno zoo a cui togli le gabbie, le opere sono come gli animali, la mostra è la costruzione delle relazioni che sapranno determinare. E’ sempre la solita faccenda: la metamorfosi, equilibri, stati di indeterminazione, flussi, alleanze…
La mostra si sarebbe potuta chiamare “Learning by doing”.
C’è chi imparava dalla vecchia Atene, chi da Las Vegas, a me piace guardare alla natura, a come funziona.
ATP: Perchè ricercare ‘un modello da tenere tra mani’?
LT:Per provare a capire come vanno le cose. Per copiare dai meteorologi. Perchè prevenire è meglio che curare.
ATP: Non pensi che tutte le ‘energie’ siano positive (anche se inutili)?
LT:Si, lo penso.
ATP: Perchè hai scelto le banane e non dell’uva?
Il video proiettato mostra una macchina che ho trovato al Banjamin Franklin Institute di Philadelphia, dove al posto della solita estetica scientifica, silenziosa, astratta, anonima, i gravi coinvolti dal moto sono rappresentati come delle banane. Tutto parte da li, ne ho fatto un video col telefonino. Dopo qualche mese ho capito che bastava “gonfiare” il video dello spazio, usarlo come un seme, come un punto di partenza, da sviluppare, da far crescere letteralmente. Andava sviluppato rispettando la logica presentata dal video, le stesse leggi di natura. Se si trattava di pseudo-banane di bronzo, ecco che dovevo usare banane vere …
Luca Trevisani: L’unione fa la forza ?
Interval Training è una collezione di presenze, che aspettano il visitatore, il suo corpo.
Interval Training è come uno zoo a cui togli le gabbie, le opere sono come gli animali, la mostra è la costruzione delle relazioni che sapranno determinare. E’ sempre la solita faccenda: la metamorfosi, equilibri, stati di indeterminazione, flussi, alleanze…
La mostra si sarebbe potuta chiamare “Learning by doing”.
C’è chi imparava dalla vecchia Atene, chi da Las Vegas, a me piace guardare alla natura, a come funziona.
ATP: Perchè ricercare ‘un modello da tenere tra mani’?
LT:Per provare a capire come vanno le cose. Per copiare dai meteorologi. Perchè prevenire è meglio che curare.
ATP: Non pensi che tutte le ‘energie’ siano positive (anche se inutili)?
LT:Si, lo penso.
ATP: Perchè hai scelto le banane e non dell’uva?
Il video proiettato mostra una macchina che ho trovato al Banjamin Franklin Institute di Philadelphia, dove al posto della solita estetica scientifica, silenziosa, astratta, anonima, i gravi coinvolti dal moto sono rappresentati come delle banane. Tutto parte da li, ne ho fatto un video col telefonino. Dopo qualche mese ho capito che bastava “gonfiare” il video dello spazio, usarlo come un seme, come un punto di partenza, da sviluppare, da far crescere letteralmente. Andava sviluppato rispettando la logica presentata dal video, le stesse leggi di natura. Se si trattava di pseudo-banane di bronzo, ecco che dovevo usare banane vere …
ATP:Un sinonimo per ‘Interval Training’
LT: La mostra è come un allenamento, fatto di esercizi alternati, di tentativi che avvicinati tra loro disegnano un paesaggio. Se li segui, se ti fai guidare, per un poco, posso essere il tuo personal trainer …suggerire la strada.
LT: La mostra è come un allenamento, fatto di esercizi alternati, di tentativi che avvicinati tra loro disegnano un paesaggio. Se li segui, se ti fai guidare, per un poco, posso essere il tuo personal trainer …suggerire la strada.