ATP DIARY

Short interview / Marcello Maloberti / ‘I am the Happiness of the World’

  Marcello Maloberti, ‘I am the Happiness oft he World’, Performance, ‘Demonstrations. Making normative Orders’, Frankfurter Kunstverein, 24.03.2012 –  Photo: Norbert Miguletz, © Frankfurter Kunstverein *** Art Texts Pixs: Hai partecipato alla mostra ‘Demonstrationen making normative orders’ – organizzata dal Frankufurt Kunstverein – con un progetto dal titolo ‘ I am the Happiness of the […]

 
Marcello Maloberti, ‘I am the Happiness oft he World’, Performance, ‘Demonstrations. Making normative Orders’, Frankfurter Kunstverein, 24.03.2012 –  Photo: Norbert Miguletz, © Frankfurter Kunstverein
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Art Texts Pixs: Hai partecipato alla mostra ‘Demonstrationen making normative orders’ – organizzata dal Frankufurt Kunstverein – con un progetto dal titolo ‘ I am the Happiness of the World . In cosa consiste?
Marcello Maloberti: Il progetto di Francoforte appartiene a quella serie di lavori che sono vicini alla dimensione della manifestazione, in questo caso una parata, una dimostrazione pacifica e danzante che dalla sede del Kunstverein conduce una deriva per la città, per terminare poi davanti al palazzo della borsa. I protagonisti erano un gruppo di ragazzi che portavano con se meloni gialli e sorreggevano una bandiera delle Germania con una lunga coda da leopardo, tipo un lungo drago cinese. Il gruppo aveva in testa un body builder che sosteneva uno stereo portatile che scandiva il ritmo della marcia al suono di disco music rumena.  Diverse volte il gruppo si fermava ad un incrocio o davanti a qualche negozio arabo e iniziava un ballo coordinato. All’ultima fermata davanti alla Borsa ci aspettava un fila di pantere di ceramica. Finita la musica, silenziosamente, alcuni ragazzi hanno sollevato le pantere e, al mio segnale, le hanno lasciate cadere.  

ATP: Disco music rumena?  
MM: Sia la musica sia molti altri elementi dentro il gruppo, hanno un aspetto ambiguo che mi interessa: essere comuni ed esotici allo stesso tempo, come se appartenessero ad una lingua sempre e necessariamente barbara. Oltretutto è una musica perfetta quando non si vuole capire dove finisce la marcia e dove inizia il ballo.
ATP: Perchè il titolo ‘ I am the Happiness of the World’ (Io sono la felicità del mondo’?    E’ una citazione?
MM: Il titolo è lo stesso di un opera di Rainer Werner Fassbinder che non è mai stata portata a termine.  E’ una frase semplice che porta con se un pensiero enorme, stupendo e triste. Quello dell’individuo perso nel mare del suo prossimo e del suo desiderio di sentirsi amato.  
ATP: Come ha reagito il pubblico tedesco?
Il bello di questi lavori è che per quanto siano diverse le città e le comunità con cui si lavora, sembra che l’entusiasmo non manchi mai, è come se ogni colore, ogni forma, ogni volto, fosse al posto giusto nel momento giusto. Anche per il pubblico tedesco è stato così.
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