ATP DIARY

Short (imaginary) interview with Rob Pruitt

Breve  intervista (immaginaria) a Rob Pruit* ATP: Cosa ami in ambito culturale? Rob Pruitt: Amo il minimalismo e il melodramma. ATP: Come nasce la nuova serie di lavori che presenti alla Galleria Massimo de Carlo? RP: Nascono dalla combinazione delle cose che amo, il minimalismo, appunto, e il melodramma. ATP: Concretamente? RP: Prima ho creato […]

Panda Erasers (Spectrum) 2012, alle pareti: Panda Grand Finale III, 2012, Panda Grand Finale I, 2012 – foto Matteo Piazza
Panda Grand Finale III, 2012, dettaglio
Panda Grand Finale III, 2012 – foto Matteo Piazza
Dog Bowl, 2012
Foto Matteo Piazza
Foto Matteo Piazza
Mary, 2012, Maria R., M. Romero, R. Martines, Mili Lara, Duarte / Duran… marble and paper bag
I Don’t Love You Anymore, 2012, Candy Dish (Grey Scale), 2012 – foto Matteo Piazza

Breve  intervista (immaginaria) a Rob Pruit*

ATP: Cosa ami in ambito culturale?

Rob Pruitt: Amo il minimalismo e il melodramma.

ATP: Come nasce la nuova serie di lavori che presenti alla Galleria Massimo de Carlo?

RP: Nascono dalla combinazione delle cose che amo, il minimalismo, appunto, e il melodramma.

ATP: Concretamente?

RP: Prima ho creato uno sfondo con colori gradienti e poi ho disegnato una faccia. A volte le linee sono regolari, a volte saltano e vacillano.

ATP: Cosa secondo, secondo te, esprime le emozioni meglio di altri modi?

RP: Il colore esprime emozioni.

ATP: Sono allora le emozioni che guidano la tua poetica, la tua ricerca artistica?

RP: Sì, mi lascio guidare dalle mie emozioni che, come è normale, sono in continuo mutamento.

ATP: La genesi della serie ‘face painting’ sembra nascondere una sarcastica denuncia alla superficialità che spesso guida la produzione artistica statunitense. Penso ad esempio ad artisti come Dan Colen e Nate Lowman.   Anche il titolo, ‘Face: People and Panda’, sembra ironizzare accostando la mediocrità dell’essere ‘gente’ con la ‘rarità’ di essere un panda. O forse si riduce tutto ad una ricerca formale, ad una cancellazione, ad un ridurre tutto a emozioni istintive?

RP: … il risultato, che siano semplice linee di una faccia sorridente su una tinta pastello o un’espressione triste su un range di rossi fiammeggianti, crea una storia, non soltanto un’immagine.

Oltre alla serie di dipinti, in mostra anche una serie di nuove sculture. Sacchetti di carta, raccolti dall’artista negli Statu Uniti, presentati sotto sopra per mostrare l’usanza di stampare il nome del lavoratore che li ha realizzati sul fondo della busta. Altre sculture, sono composte da copertoni di camion, colorati con colori gradienti. Sopra a questi totem dell’autostrada, caramelle alla fragola e frutti misti o piccole gomme da cancellare dalla foggia di panda stilizzati. Comcludono la mostra grandi pannelli glitterati in bianco e nero con un album di immagini di panda. Gran finale scintillante.

Rob Pruitt / Face: People and Panda

Galleria Massimo De Carlo

* Le risponde di Rob Pruit sono state estrapolate da una sua breve citazione riportata nel comunicato stampa della mostra. 

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Panda Erasers (Spectrum) 2012, photo: Alessandro Zambianchi
Emanuele-Cerutti-Collezione-Maramotti-2024