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RIVIERA — Istituto Svizzero di Milano

[nemus_slider id=”53809″] Una struttura a gradini occupa il centro dello spazio espositivo dell’ Istituto Svizzero di Milano. Visibile dall’esterno grazie alle grandi vetrate che caratterizzano l’edificio, è un palcoscenico/platea con il quale interagire: c’è chi lo percorre, chi ci gira...

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Una struttura a gradini occupa il centro dello spazio espositivo dell’ Istituto Svizzero di Milano. Visibile dall’esterno grazie alle grandi vetrate che caratterizzano l’edificio, è un palcoscenico/platea con il quale interagire: c’è chi lo percorre, chi ci gira intorno e chi lo occupa a lungo sedendosi a leggere. La sua particolarità, infatti, è di essere pieno di libri: volumi della Sternberg Press e altre case editrici, che si pongono come ostacoli sparsi per la gradinata.

In merito a Sternberg Press, è una piccola casa editrice fondata a Berlino da Caroline Schneider nel 1999, Lukas & Sternberg, e costituisce, oggi, una piattaforma fondamentale per un’idea estesa della scrittura sull’arte e per il discorso critico in generale, pubblicando titoli di critica d’arte, teoria, fiction ma anche libri d’artista. Ogni libro è un oggetto che celebra la propria identità specifica: il design e le caratteristiche editoriali vengono plasmate intorno al volume per far sì che aderiscano perfettamente al suo contenuto. I libri sono tutti in vendita (anzi, in questo caso “in svendita”) e, insieme al pubblico, dal 3 al 5 marzo, sono stati i protagonisti dell’allestimento di Matilde Cassani, una gradinata che “si riempie e si svuota come una marea”.

Il progetto RIVIERA, a cura di Caterina Riva e Dallas (Francesco Valtolina, Kevin Pedron), occuperà lo spazio per quattro mesi e consisterà in un’orchestrazione di mostre, presentazioni e performance che si sovrapporranno all’attività di vendita dei libri. Una libreria fluida, curata in collaborazione con a+m bookstore (casa editrice specializzata in arte contemporanea, fondata nel 1993 a Milano da Amedeo Martegani) aperta alla trasformazione e allo scambio, i cui titoli verranno declinati di volta in volta a seconda della mostra in corso, includendo moda, design, grafica e arti visive. Un’occasione per fare dell’Istituto Svizzero di Milano uno spazio in cui scoprire e conoscere attraverso i libri e al dialogo sui libri ma anche e comunque uno spazio espositivo: la gradinata, infatti, si propone di accogliere un accumulo di elementi, a partire dalla sua configurazione parziale presentata in occasione del “prologo”, che ha ospitato una sessione musicale di Nicola Ratti e due video dell’artista Maria Taniguchi, Figure Study e I see, it feels (2015).

Dal 14 al 19 marzo, RIVIERA accoglierà un progetto di The Art Markets, organizzazione nata nel 2009 per sondare la situazione dell’arte contemporanea in Europa con recensioni e interviste e che oggi si occupa prevalentemente della promozione di libri d’artista. All’Istituto Svizzero TAM presenterà una mostra di cataloghi, magazine ed ephemera legati alla maison di moda Comme des Garçons e raccolti da collezionisti privati tra il 1980 e il 2000. La dimensione cartacea dell’archivio testimonia varie collaborazioni attivate dal marchio fondato di Rei Kawakubo, fondato nel 1969, tra le quali la rivista Six e cataloghi e poster realizzati con artisti come Cindy Sherman e Enzo Cucchi o fotografi come Bruce Weber e Peter Lindbergh.

Ho chiesto alla curatrice Caterina Riva il perché del titolo, che suggerisce atmosfere dolci e rimanda ai tempi lunghi dell’estate. “Abbiamo optato per un nome suggestivo”, ha risposto lei, “che creasse un altrove mentale e geografico ma che lasciasse immaginare una situazione in continuo cambiamento. Come una marea che porta e toglie oggetti, libri, persone dalla struttura.”

RIVIERA - Istituto Svizzero di Milano Foto Ivan Grianti
RIVIERA – Istituto Svizzero di Milano Foto Ivan Grianti
RIVIERA - Istituto Svizzero di Milano Foto Studio DSL
RIVIERA – Istituto Svizzero di Milano Foto Delfino Sisto Legnani Studio