Testo di Marta Orsola Sironi —
Capita spesso che l’emergenza Covid-19 sia definita “democratica”, in quanto è una situazione che ha colpito tutti, senza distinzioni di classi o estrazione sociale. Eppure, se è vero che siamo stati gettati tutti in uno stato di incertezza e pericolo percepito trasversalmente; d’altro canto il coronavirus ha portato alla luce con dolorosa chiarezza le differenze interne alla nostra società. I poveri e le famiglie senza un reddito adeguato sono aumentati ed è drammatica la condizione di chi non ha una casa dove ripararsi. Avere un tetto sopra la testa o cibo a sufficienza è diventato e diventerà un problema comune a molti.
Può l’arte dare un contributo a tali situazioni di difficoltà? Adrian Paci, Iva Lulashi e Fabio Roncato a quanto pare pensano di sì. Per questo motivo il 4 maggio hanno lanciato Poster quotidiano, un’iniziativa nata dalla collaborazione con Casa Testori e Collezione Giuseppe Iaccone e curata da Giuseppe Frangi e Rischa Paterlini, per sostenere il Progetto di Fondazione Progetto Arca Onlus. Il trio ha chiesto a un gruppo di artisti, tra i quali Alessandro Agudio, Giulia Andreani, Stefano Arienti, Filippo Berta, Thomas Braida, Nina Carini, Linda Carrara, Andrea Cerruto, Paolo Ciregia, Vanni Cuoghi, Matteo Fato, Giovanni Frangi, Emilio Isgrò, Giovanni Iudice, Massimo Kaufmann, Beatrice Marchi, Elena Mocchetti, Davide Monaldi, Ruben Montini, David Reimondo, Alessandro Sambini, Hermanos Santiago e Marinella Senatore, di cooperare in un’azione a favore dei più fragili. Ciascuno di loro ha realizzato un’opera in formato poster 50×70 cm in tiratura di venti copie e tre prove d’artista. Queste sono messe in vendita sul sito https://www.posterquotidiano.it/ e possono essere acquistate con un contributo minimo di 100 euro. I profitti sono versati automaticamente sul conto di Fondazione Progetto Arca, che a Milano, Roma e Napoli fornisce da anni assistenza ai senzatetto e recentemente ha avviato un’intesa con i Comuni per il sostegno alle famiglie in difficoltà bisognose.
In Italia troppo spesso si dice che con la cultura non si mangia, ma in questo caso non è così: l’intento di Paci, Lulashi e Roncato è coniugare solidarietà e arte, sottolineando, inoltre, l’importanza di quest’ultima per affrontare l’attuale crisi.
Adrian Paci presenta Prova, poster della sua recente mostra presso la Galleria Nazionale dell’Arte di Tirana. La sua è una riflessione, estremamente attuale, circa la costruzione delle narrazioni. Il manifesto pubblicitario, per sua natura in bilico tra discorso e immagine, tra autore e pubblico, tra avvenimento e memoria, viene presentato come opera, acquistando un’ulteriore ambiguità. In un momento in cui la retorica del discorso pubblico invade le nostre case, l’artista forse vuole ribadire che non dobbiamo perdere il nostro spazio di dubbio e discernimento critico.
Intorno alla rielaborazione dell’immagine riflette anche Stefano Arienti, nella cui ricerca la manipolazione del materiale, tanto fisico quanto visivo, è il principio che dà luogo ai lavori. In Tulipani blu l’alternanza tra il colore e le linee bianche verticali trasforma l’elemento naturale in una presenza liquida che riattiva il nostro sguardo, impedendogli qualsiasi tipo di passività.
E’ già andata esaurita la Preghiera per l’Europa di Emilio Isgrò, dove l’azione censoria si sovrappone a una mappa del continente: come interpretare il titolo, in una situazione in cui l’Europa è un tema così caldo del dibattito politico?
E’ utile ricordare che per Isgrò la cancellatura è un modo per convertire un gesto negativo in uno positivo. Allo stesso modo possiamo riflettere ed essere consapevoli che eliminare gli ultimi mesi non è possibile e tornare a come eravamo prima non è la soluzione: forse quello per cui dobbiamo pregare e agire è una trasformazione, nostra e del mondo, in qualcosa di migliore.