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La ricorsività visionaria di Pietro Roccasalva — Zero…

[nemus_slider id=”42760″] Ricorsivo e citazionista, al tempo stesso imprevedibile ed originale, Pietro Roccasalva, nella sua ultima personale “The Wooden O” – ospitata fino al 23 maggio alla galleria Zero… – soddisfa le nostre previsioni. Ci aspettiamo infatti da lui un maniacale virtuosismo tecnico, una spesso inspiegabile iconografia e, non ultima, una inaspettato piccolo salto in avanti […]

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Ricorsivo e citazionista, al tempo stesso imprevedibile ed originale, Pietro Roccasalva, nella sua ultima personale “The Wooden O” – ospitata fino al 23 maggio alla galleria Zero… – soddisfa le nostre previsioni. Ci aspettiamo infatti da lui un maniacale virtuosismo tecnico, una spesso inspiegabile iconografia e, non ultima, una inaspettato piccolo salto in avanti in quella che è il suo personale archivio visionario. Concordo con le presentazioni un po’ facili che gli attribuiscono – “artista che ha sviluppato nel corso degli anni un immaginario dato dalla sedimentazione e della continua stratificazione di riferimenti e citazioni provenienti da ambiti eterogenei, dal cinema alla filosofia, dalla letteratura alla storia dell’arte” -, ma al tempo discordo nel ritenere queste “stratificazioni” la parte più considerevole della sua ricerca. Ciò che affascina, infatti, è il giusto equilibrio tra una magistrale abilità tecnica e un evidente citazionismo riferito soprattutto alla storia dell’arte, siano le correnti italiane del ‘900, siano, a livello tecnico, tanti altri maestri che punteggiano l’evoluzione figurativa dei secoli addietro. A questo andare a ritroso nel tempo, Roccasalva può aggiungere anche le forme citazioniste rivolte a se stesso. Esempi ne siano in mostra il dipinto “Il Trovatore” e il gruppo di lavori i cui soggetti sono ripresi dall’installazione e tableau vivant “Just Married Machine” del 2012.

Sorprende notare, infatti, come la ricorsività dei suoi soggetti – riconoscibili ma sempre trasformati – ne accresca il fascino, rendendoli intriganti, misteriosi e detentori di un enigma tutto interno alle forme dell’arte. Anche laddove il linguaggio si fa veramente “classico” – fatto di non finito, di sfumati, di sapienti sbavature, trame di grafite vicine a campiture di carboncino – la quasi ingannevole perfezione fotografica ci induce a sottovalutare i contenuti per perderci nell’abilità tecnica dell’artista.

Titoli appannaggio di allegorie, stranezze concettuali, citazioni labirintiche… dietreggaino nell’ombra rispetto alla bellezza delle opere: l’irrisolvibilità – dunque l’attrattiva di queste opere – risiede tutta in superficie, non nell’alterità dell’intelletto, né tanto meno nell’altezza dei riferimenti. Prendiamo il titolo della mostra e dell’installazione della prima stanza, “The Wooden O”. Scopro facilmente che con questa definizione si descriveva il teatro caro a William Shakespeare, il Globe Theatre, che aveva una struttura in legno,  chiamata appunto “the wooden O”, ottagonale e presentava uno spazio aperto al centro che serviva per far entrare la luce naturale. Non ci è dato sapere per quale ragione l’artista l’abbia scelto – glielo potremmo sempre chiedere… – ma ritengo che, tutto sommato, non sia nemmeno così importante, per far luce su delle opere che, muto l’artista, parlano benissimo da sole.

Pietro Roccasalva Il Traviatore 2015 acrilico su tela su pannello 44x49x4,  5 cm (con cornice) ZERO...,   Milano
Pietro Roccasalva Il Traviatore 2015 acrilico su tela su pannello 44x49x4, 5 cm (con cornice) Courtesy ZERO…, Milano Foto: Roberto Morossi
Pietro Roccasalva The Wooden O 2015 neon,   legno,   una giornata d’affresco 60 x 495 cm ZERO...,   Milano
Pietro Roccasalva The Wooden O 2015 neon, legno, una giornata d’affresco 60 x 495 cm Courtesy ZERO…, Milano, Foto: Roberto Morossi
Pietro Roccasalva Study from Just Married Machine (Merrymusk) 2015 acrilico su tela 153x202,  5x7 cm (con cornice) ZERO...,   Milano
Pietro Roccasalva Study from Just Married Machine (Merrymusk) 2015 acrilico su tela 153×202, 5×7 cm (con cornice) Courtesy ZERO…, Milano, foto: Roberto Morossi