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Le mise-en-scène di Pierpaolo Campanini alla galleria kaufmann repetto, Milano

Visto che le nostre giornate sono per lo più affidate ai computer, sognare diventa una delle attività più intrinsecamente umane. I sogni ci possono dire, quasi magicamente, farci sentire allo stesso tempo connessi  a più universi, dai fac-simile a quelli iper-realistici. Le opere di Pierpaolo Campanini si dispiegano davanti a noi come dei portali che […]

Pierpaolo Campanini Didgeridoo 2022-2023 tempera and oil on polar 48,4 x 63,3 x 3,5 cm – courtesy of the artist and kaufmann repetto Milan : New York Photo Filippo Ferrarese
Pierpaolo Campanini – Didgeridoo – Installation view – kaufmann repetto. Milan 2023

Visto che le nostre giornate sono per lo più affidate ai computer, sognare diventa una delle attività più intrinsecamente umane. I sogni ci possono dire, quasi magicamente, farci sentire allo stesso tempo connessi  a più universi, dai fac-simile a quelli iper-realistici. Le opere di Pierpaolo Campanini si dispiegano davanti a noi come dei portali che collegano la nostra confusione digitale con i luoghi più favolistici che potremmo immaginare, fatti di fiocchi, nastri, natura lussureggiante, ma anche presenze ambigue come strani totem di cui non si capisce il verso, abiti afflosciati di cui non si capisce l’utilità, accrocchi di oggetti che sembrano qualcosa, ma potrebbero essere anche dell’altro. L’indecidibilità fa da padrona al suo mondo onirico, accentuata proprio da quei frammenti di realtà assolutamente legittimi: il muretto su cui appoggiare il manubri della bicicletta, una coppia di vasi con gerani rappresentati con dovizia di dettagli, l’angolo incasinato di una veranda. 
Forse è l’atmosfera di Cento, cittadina dove l’artista abita, che con il suo essere una ‘terra di confine’ – è tra Bologna, Ferrara e Modena – suscita, su chi ha un’immaginazione reattiva ed assorbente, le più bizzarre e astruse delle visioni. Perchè è questo che fanno pensare le meravigliose mise-en-scène di Campanini esposte alla galleria kaufmann repetto a Milano: teatrini costruiti con minuzia che, verrebbe da dire, gli manca solo il movimento. Ricchi di dettagli, non finiti in punti strategici – non necessariamente ai bordi dei soggetti o negli sfondi – ricchi di colori vividi e cangianti, le sue composizioni sembrano degli inni alla follia e alla visionarietà. 

Pierpaolo Campanini Didgeridoo 2022-2023 tempera and oil on polar 63,3 x 48,4 x 3,5 cm – courtesy of the artist and kaufmann repetto Milan : New York Photo Filippo Ferrarese
Pierpaolo Campanini 2023 oil and ink on polar 55 x 55 x 3,6 cm – courtesy of the artist and kaufmann repetto Milan : New York Photo Filippo Ferrarese

Sbagliati e scomposti, le sue composizioni non ammiccano al gioco facile fugura-sfondo: Campanini non colloca il soggetto principale davanti e il resto intorno, bensì tutto diventa importante. Anche lo sfondo più romantico, fatto di pennellate liquide e appena suggerite, o in quello quasi piatto tanto da apparire come un muro che  ricorda Fattori o un qualsiasi dei Macchiaioli, Campanini decora, ammanta, stratifica. 
Come chiave d’accesso per questa mostra milanese, l’artista suggerisce il didgeridoo – che è anche il titolo della mostra – strumento dal nome onomatopeico  e dal suono liquido e sognate; viene suonato con la tecnica del respiro circolare che permette di emettere una nota monofonica senza interrompere il flusso d’aria. 
Ci viene d’aiuto una frase dell’artista: “Potremmo immaginare ciò che appare sul piano pittorico come un deposito dai bordi frastagliati, come detriti da una marea-idea che inonda e si ritira”. Ecco che le superfici pittoriche diventano una sorta di flusso visionario che trasforma la realtà quotidiana in un amalgama di sensazioni, colori, oggetti, forme. Il piano immateriale delle sensazioni si mischia con la pesantezza della realtà, la sua concretezza. Le opere di Campanini diventano visioni liriche di un tipo di vita immaginario privo di forti contrasti, ricettacolo di incastri fantasiosi e quasi favolistici. Le ombre sono colorate, le forme sono spesso solo accennate: in questa perfetta incertezza sembra racchiudersi la bellezza di questi dipinti.
Avvicinandosi, verrebbe quasi da annusarli per cogliere un sapore un po’ dolce e un po’ aspro. 

Pierpaolo Campanini Didgeridoo 2023 oil and ink on polar 55 x 55 x 3,6 cm – courtesy of the artist and kaufmann repetto Milan : New York Photo Filippo Ferrarese (dettaglio)
Pierpaolo Campanini – Didgeridoo – Installation view – kaufmann repetto. Milan 2023
Pierpaolo Campanini Didgeridoo 2022-2023 tempera and oil on polar 48,4 x 63,3 x 3,5 cm – courtesy of the artist and kaufmann repetto Milan : New York Photo Filippo Ferrarese