Si è tenuta, venerdì 7 novembre, davanti al ‘palco’ (luogo che non si può definire né bello, né tanto adeguato per quella che è stata la sezione più attesa di Artissima) la performance Friends, Lovers and Financiers (2014) di Tobias Kaspar. Partendo da una serie di vestiti regalati da amici, amanti e persone da lui conosciute, Kaspar ha dato luogo ad una sfilata, in cui tali indumenti venivano indossati da ragazzini. Musica e cavalcate da modelli sopra corpi fanciulleschi hanno portato in scena il tema del re-made e del recupero. Niente di nuovo a livello di materiali, tutto si è ‘risolto’ nell’azione dell’indossare. Chi indossa l’abito lo trasforma (a parere dell’artista). Se la taglia è eccessiva, niente paura: qualche molletta in vita e tutto si sistema. Per circa 10 minuti abbiamo assistito alla camminata di improvvisati indossatori (ma questo non pregiudica l’effetto della performance) in una immaginaria passerella a suon di musica tecno che ci ha fatto, a momenti, dondolare su noi stessi.

Nel book-enciclopedia di Artissima si invita a regalare propri abiti all’artista, che li userà per la sua nuova collezione. Il tutto si inserisce in una riflessione che nasce nel 2012 quando Tobias Kaspar ha riusato jeans di un brand noto per riflettere sul ruolo del marketing e dell’arte su di esso.

Marco Arrigoni