15 sedi, 4 paesi, 63 artisti e 62 gallerie coinvolte: sono queste le coordinate della quarta edizione di Panorama, la mostra diffusa dove arte, architettura, antichità e contemporaneo dialogano con il territorio e le sue comunità. Dopo le esperienze dell’isola di Procida (2021), Monopoli (2022) e L’Aquila (2023), ITALICS ha scelto il Monferrato, dove colline, terra e tradizione contadina compongono un patrimonio culturale unico.
Curata da Carlo Falciani, Panorama Monferrato sviluppa il suo percorso espositivo tra i quattro paesi – Camagna, Vignale, Montemagno e Castagnole – creando un dialogo attivo e costante con il territorio, le sue istituzioni e i suoi abitanti.
Dall’Ex Cottolengo al Palazzo Comunale di Camagna, da Palazzo Callori alla Chiesa dei Battuti a Vignale, dal Castello ai Voltoni Scalea Barocca a Montemagno, dalla Chiesa dell’Annunziata passando per la Casa della Maestra fino all’Ex Asilo Regina Elena a Castagnole: un’incredibile varietà di luoghi che si preparano ad accogliere un racconto inedito frutto del contributo di 62 gallerie di ITALICS e 63 artisti – dai Maestri del passato ai grandi nomi del contemporaneo che stanno scrivendo la Storia dell’Arte italiana e internazionale – che con le loro opere, spaziando dalla pittura alla scultura e dall’installazione alla video-arte, restituiscono uno spaccato di Storia dell’Arte dal II secolo d.C. ai giorni nostri.
Quello di Panorama Monferrato èun viaggio da percorrere con lentezza, una metafora del cammino di meditazione: ispirata ai principi de La civil conversazione di Stefano Guazzo (nato a Casale Monferrato nel 1530), la mostra, divisa in capitoli di un unico racconto, sviluppa in ogni paese temi trasversali alle epoche, utili a portare a compimento il viaggio del visitatore contemporaneoche, partendo dai contrasti quotidiani giunge a un livello di spiritualità, anche laica, favorito dall’arte.
A Camagna si sviluppa il tema Lavoro e radici, a Vignale, Ritratto e identità, a Montemagno, Caducità e morte e infine, a Castagnole, trova il suo sviluppo il tema Sacralità dell’arte, anche laica.
Come per le precedenti edizioni, in occasione della manifestazione, Panorama attiva progetti e collaborazioni speciali con le istituzioni culturali della regione con l’intento di stabilire connessioni profonde e durature e generare relazioni virtuose capaci di andare oltre la manifestazione.
Così il Public Program di Panorama Monferrato accompagna i visitatori attivando in diversi momenti della giornata ogni paese del percorso, stimolando l’incontro e la partecipazione.
Da mercoledì e per tutta la durata della manifestazione nel Teatro Comunale Fiorenzo Rizzone di Castagnole il pubblico sarà invitato a prendere parte a un viaggio visivo nell’identità del Monferrato attraverso una proiezione continua di film, cortometraggi e documentari dal 1950 a oggi per scoprire storie, cultura e territorio.
Dal giovedì alla domenica le giornate iniziano alla Pro Loco di Camagna con una Colazione con l’Artista moderata dai curatori della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in cui pubblico e artisti avranno la possibilità di scambiare idee e riflessioni; nel pomeriggio il giardino del Castello di Montemagno ospita talk e laboratori progettati in collaborazione con il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Fondazione Accorsi – Ometto, Fondazione Merz, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, MAO – Museo d’Arte Orientale e OGR Torino; al tramonto sul prato del giardino di Palazzo Callori a Vignale, la merenda sinoira sarà l’occasione di nutrire corpo e anima rivivendo la tradizione piemontese dei contadini che, tornando dai campi, si riunivano in un momento di ristoro e convivialità; venerdì e sabato la serata prosegue con musica dal vivo e performance sonore che mescolano musica elettronica, tromba e violoncello.
Tra le iniziative speciali torna anche per la quarta edizione l’Italics d’Oro, il riconoscimento che celebra l’intenso legame tra un artista e il territorio, e che quest’anno verrà assegnato a uno dei protagonisti delle ricerche artistiche degli anni Sessanta, Paolo Icaro, nato a Torino nel 1936.
Le sedi di Panorama Monferrato: (Camagna) Loggiato del Palazzo Comunale, Ex Cottolengo, Via dei Martiri 58-60, Pro Loco di Camagna Monferrato; (Vignale) Palazzo Callori, Teatro di Palazzo Callori, Chiesa dei Battuti, Giardino di Palazzo Callori; (Montemagno) Castello di Montemagno, Voltoni Scalea Barocca, Giardino del Castello di Montemagno; (Castagnole) Chiesa dell’Annunziata, Casa della Maestra, Ex Asilo Regina Elena, Teatro Comunale Fiorenzo Rizzone.
Gli artisti che partecipano a Panorama Monferrato: Vincenzo Agnetti (Milano, 1926-1981), Carlo Amalfi (Piano di Sorrento, 1707 – Napoli, 1787), Armando Andrade Tudela (Lima, 1975), Anonimi maestri d’armi del XVIII-XIX secolo, Salvatore Astore (S. Pancrazio Salentino, 1957), Atelier dell’Errore (Reggio Emilia, 2002), Marco Bagnoli (Empoli, 1949), Romina Bassu (Roma, 1982), Gianpietro Carlesso (Bolzano, 1961), Mirabello Cavalori (Firenze, 1535-1572), Giuseppe Cesari detto il Cavalier d’Arpino (Arpino, 1568 – Roma, 1640), Edson Chagas (Luanda, 1977), Claire Fontaine (Parigi, 2004), Betty Danon (Istanbul, 1927 – Milano, 2002), Elisabetta Di Maggio (Milano, 1964), Binta Diaw (Milano, 1995), Ebanista del XIX secolo, Latifa Echakhch (El Khnansa, 1974), Sara Enrico (Biella, 1979), Theaster Gates (Chicago, 1973), Invernomuto (Milano, 2003), Francesco Jodice (Napoli, 1967), Alex Katz (New York, 1927), Esther Kläs (Mainz, 1981), Maestro della Santa Caterina Gualino (XIV secolo), Damien Meade (Limerick, 1969), Richard Meitner (Philadelphia, 1949), Fausto Melotti (Rovereto, 1901 – Milano, 1986), Lala Meredith-Vula (Sarajevo, 1966), Marzia Migliora (Alessandria, 1972), Giorgio Morandi (Bologna, 1890-1964), Margherita Moscardini (Donoratico, 1981), Maria Nepomuceno (Rio de Janeiro, 1976), Maria Elisabetta Novello (Vicenza, 1974), Claudio Parmiggiani (Luzzara, 1943), Gianni Pellegrini (Riva del Garda, 1953), Diego Perrone (Asti, 1970), Susana Pilar (L’Avana, 1984), Alfredo Pirri (Cosenza, 1957), Pittore del XIX secolo, Gio’ Pomodoro (Orciano di Pesaro, 1930 – Milano, 2002), Tal R (Tel Aviv, 1967), Giuseppe Recco (Napoli, 1634 – Alicante, 1695), Moira Ricci (Orbetello, 1977), Ottone Rosai (Firenze, 1895 – Ivrea, 1957), Arcangelo Sassolino (Vicenza, 1967), Pierluigi Scandiuzzi (Padova, 1993), Salvatore Scarpitta (New York, 1919-2007), Markus Schinwald (Salisburgo, 1973), Ariel Schlesinger (Gerusalemme, 1980), Jana Schröder (Brilon, 1983), Scultore del II secolo d.C., Shimabuku (Kobe, 1969), Guido Trentini (Verona, 1889-1975), Patrick Tuttofuoco (Milano, 1974), Giuseppe Uncini (Fabriano, 1929 – Trevi, 2008), Michel Verjux (Chalon-sur-Saône, 1956), Pieter Vermeersch (Kortrijk, 1973), Francesco Vezzoli (Brescia, 1971), Franco Vimercati (Milano, 1940-2001), Marianne Vitale (East Rockaway, 1973), Luca Vitone (Genova, 1964), Akram Zaatari (Distretto di Sidone, 1966).
ITALICS è una rete istituzionale che riunisce settantaquattro tra le più autorevoli gallerie italiane d’arte antica, moderna e contemporanea. Il progetto nasce nel periodo della pandemia, il 25 aprile 2020 da un’idea di Lorenzo Fiaschi (Galleria Continua) Presidente, e Pepi Marchetti Franchi (Gagosian) Vicepresidente, successivamente elaborata e condivisa con Alfonso Artiaco, Ludovica Barbieri (MASSIMODECARLO), Massimo Di Carlo (Galleria dello Scudo), Francesca Kaufmann (kaufmann repetto), Massimo Minini, Franco Noero e Carlo Orsi, che divennero soci promotori.