E’ il museo pubblico più antico di Puglia ma, allo stesso tempo, si prepara ad essere il più contemporaneo. Dopo un restauro, che ne ha ridisegnato gli spazi e i volumi, riapre il 22 giugno il Museo Castromediano di Lecce. Evento straordinario per più di una ragione, l’inaugurazione si annuncia come una grande festa coinvolgente, che vuole celebrare un secolo e mezzo dalla sua prima apertura.
«Alla città di Lecce e al Salento oggi non restituiamo semplicemente un museo, restituiamo un pezzo di storia e un luogo dove viverla, consumarla, abitarla. Con tecnologie innovative e immersive.” Commenta Loredana Capone, assessore all’industria turistica e culturale della Regione Puglia. “La cultura non può essere per pochi né solo appannaggio di chi può permettersi di comprare un biglietto, al contrario, è diritto di tutti e un’arma potentissima per abbattere i muri contemporanei, a favore dell’incontro e del dialogo.”
Gli oltre 5.000 metri quadrati di spazi espositivi ospitano una lunga serie di interventi site-specific, concepiti per permettere al pubblico una fruizione immersiva e sperimentale. Il restauro è stato voluto dall’Assessorato all’industria turistica e culturale dellaRegione Puglia, che da circa un anno, con la nascita dei Poli Biblio Museali, e avvalendosi della collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, ne ha assunto la cogestione con la Provincia di Lecce, divenendo un originale modello gestionale a livello nazionale.
Nella serata del 22 giugno, è previsto il concerto Pangea. Una terra, un mare, un popolo, diretto da Carolina Bubbico con Eliseo Castrignanò. Insieme condurranno l’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento OLES in un percorso musicale dedicato al mare e a differenti geografie: Salento, Africa, Palestina, Bulgaria, Grecia sino ad arrivare in Brasile e in Messico. (per l’accesso direzionepolobibliomuseale.lecce@regione.puglia.it)
La visita negli spazi museali si aprirà con lo spettacolo de La Notte della Tarantaispirato all’operaBachi da setola dell’artista Pino Pascali.
Cosa svelerà l’apertura? Opere di notevole importanza, che hanno segnato, senza esagerazioni, la storia italiane del ‘900. Dai Cinque bachi da setola e un bozzolo di Pino Pascali a The Human Tools, film dell’artista Nico Angiuli curato e promosso da Cittadellarte – Fondazione Pistoletto in stretta partnership con il Museo Sigismondo Castromediano; da Samar, un video-mapping di Hermes Mangialardo, a Memore Muto: installazioni sonore sperimentali realizzate negli spazi del museo con il coordinamento di CoolClub.
Il progetto è realizzato dalla Regione Puglia – Assessorato all’industria turistica e culturale, Gestione e valorizzazione dei beni culturali – Dipartimento Turismo, Economia della cultura e valorizzazione del territorio, dal Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura nell’ambito del Piano Strategico Piiil Cultura e dalla Provincia di Lecce.
Informazioni: 0832 37 35 69 – 0832 37 35 61 – 0832 37 35 72