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Le novità di ArtVerona 2022 #ItalianSystem

Il chiodo fisso di ArtVerona è quello che, negli anni, si è rivelato vincente. All’insegna dell’ #italiansystem, Stefano Raimondi, il direttore artistico, ha presentato la nuova edizione della fiera, fortificata da una rosa di curatori, critici e storici dell’arte: Jessica Bianchera, Ginevra Bria, Giacinto Di Pietrantonio, Marta Ferretti, Giulia Floris, Elena Forin, Maria Marzia Minelli, […]

Nanda Vigo, 2007, Genesis, Installazione Palazzo Crivelli – Galleria Calvi Volpi – Ph Gabriele Tocchio – Courtesy Archivio Nanda Vigo

Il chiodo fisso di ArtVerona è quello che, negli anni, si è rivelato vincente. All’insegna dell’ #italiansystem, Stefano Raimondi, il direttore artistico, ha presentato la nuova edizione della fiera, fortificata da una rosa di curatori, critici e storici dell’arte: Jessica Bianchera, Ginevra Bria, Giacinto Di Pietrantonio, Marta Ferretti, Giulia Floris, Elena Forin, Maria Marzia Minelli, Claudia Santeroni, Maria Chiara Valacchi, Saverio Verini. Quest’anno si è aggiunto al gruppo anche Domenico Quaranta, curatore esperto sulla new media art e sull’impatto dei media digitali sull’attività artistica. 

Ma veniamo alle novità di questa edizione – che si svolge da giovedì 13 (openig) a domenica 16 ottobre – che prevede due nuove sezioni: Habitat e Curated by.  Habitat è un progetto culturale dedicato alla presentazione di importanti ambienti di grandi artisti storici italiani, che vedranno la presenza di opere di Ugo La Pietra, Marina Apollonio, Nanda Vigo, e Luciano Fabro.  Curated by, invece, presenta le proposte di gallerie che hanno collaborato con un curatore per la realizzazione dello stand, così da sottolineare alcune modalità in cui si sviluppa la relazione tra galleria, curatore e artista.
Per incentivare la scoperta degli artisti italiani nel mondo, il progetto pluriennale Visiting Curator, a cura di Maria Chiara Valacchi, in cui direttorie  e curatori d’istituzioni museale dal mondo sono invitati ad ArtVerona. Per l’edizione 2022 giungeranno a Verona, Chrissie Iles, curatrice del Whitney Museum of American Art a New York, Nadim Samman, curatore al KW Institute for Contemporary Art a Berlino, Michal Novotný, direttore della Collezione di Arte Moderna e Contemporanea alla National Gallery a Praga e Christian Malycha,direttore della Friedrichs Foundation, Bonn / Weidingen.
Tra le altre novità, CAMERA – Collezioni video, a cura di Jessica Bianchera e Marta Ferretti in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Verona, Careof, Università degli Studi di Verona e Urbs Picta. In un loop di tre giorni e secondo un palinsesto curato, CAMERA – Collezioni video presenta una campionatura asistematica di opere provenienti da collezioni video italiane e internazionali.
In continuità con la positiva esperienza di LEVEL 0 – il format dedicato alla collaborazione tra i diversi attori del sistema dell’arte – prende avvio quest’anno la prima edizione del Premio ArteMuseo, a cura di Elena Forin. Il premio incentiva i dialoghi e le opportunità concrete tra 5 musei e fondazioni italiane e altrettanti artisti presentati ad ArtVerona.
Si rinnova Pages, a cura di Ginevra Bria, il progetto che coinvolge rivista di settore che quest’anno si aprono al panorama internazionale con l’invito di sei case editrice, invitate a collaborare con sei artisti italiani: Backbonebooks di Berlino collabora con il duo italiano Aula (Laura Fusaro, 1996, Edoardo Ferrari, 1995), Blood Becomes Water di Sofia con Jacopo Benassi (La Spezia, 1970), It’s Freezing in LA di Londra con Shana Pagano, Onomatopee di Eindhoven con Ginevra Petrozzi (Roma, 1997), Sorry Press di Monaco con Elisa Giardino Papa (Medicina, BO, 1979), Sub-Zerò di Parigi con Simone Trabucchi (Piacenza, 1982).

Marina Apollonio, Dinamica Circolare 4S, 1968-2019 – presso Mumok, Vienna 2019

A detta di Raimondi, l’esito positivo dell’anno scorso ha creato un passaparola tra le galleria che ha fatto si che per la Main Section di quest’anno, ci siano state molte riconferme di partecipazione (cosa mai scontata) e anche l’apertura a nuove presenze. Per ora non abbiamo l’elenco delle gallerie, ma si annunciano buone partecipazioni.  
Riconfermata Introduction, a cura di Giacinto Di Pietrantonio – questa è stata la mia sezione preferita dell’anno scorso, sia la qualità delle proposte sia nel l’organizzazione espositiva – in cui gallerie storiche sono invitate a presentare spazi espositivi che hanno visto nascere e supportato nella crescita. 
Una doverosa attenzione viene data alle gallerie che promuovono fino a tre talenti delle generazioni più recenti, nella sezione Next, mentre nella sezione  Evolution – curata da Domenico Quaranta – viene sottolinea l’importanza che ArtVerona ha rivolto verso i linguaggi più sperimentali e riunisce gallerie che collaborano con artisti capaci di sviluppare la propria ricerca e trarre ispirazione da diverse tecnologie e ambiti come videogiochi, intelligenza artificiale, social network, app, animazioni 3D, Coding, Big Data e nanotecnologie.
Sempre per accentuare l’importanza di un taglio curatoriale, sia asso il frutto di un gallerista lungimirante, la sezione Solo, in cui le gallerie sono invitate a valorizzare, con uno stand monografico, il lavoro di un singolo artista italiano della generazione degli anni ’90. 
Immancabile lo spazio dedicato alle realtà no-profit – spazio che poche fiera sono propense a concedere in quanto non direttamente legato a dei profitti – con LAB, a cura di Giulia Floris, che analizza le realtà sperimentali no profit attive in Italia per l’arte contemporanea, e al loro interagire con il resto del sistema artistico.
L’anno scorso abbiamo saltellato sull’immagine di scale gigante colorate di Paola Pivi, quest’anno a dar prova della sua immaginazione ArtVerona ha invitato Stefano Arienti per il Red Carpet. L’artista di Asola per l’occasione realizzerà un tappeto, interamente scomponibile, di circa 500 metri quadrati, in ECONYL®, un filo di nylon ottenuto al 100% dal riciclo di rifiuti plastici (reti da pesca, tappeti, tessuti, rifiuti industriali, ecc.). 

Sempre forte, anche se a volte un po’ dispersivo, il legame tra ArtVerona e la città di Verona. Con Art & The City, la fiera dialoga con la città organizzando e promuovendo un’agenda di appuntamenti che coinvolgono diverse istituzioni pubbliche e private. Fitto il programma di performance, video, design, contaminazioni musicali, installazioni pubbliche, visite a collezioni. All’interno di questo programma, Performance & The City, a cura di Claudia Santeroni e Maria Marzia Minelli, si concentra sul lavoro di due importanti artiste internazionali: Annamaria Ajmone e Claudia Pagès Rabal, mentre Sculpture & The City, a cura di Elena Forin, propone un focus sui linguaggi scultorei e installativi. 
Non ultimo il VIP Program quest’anno si connota per la valorizzazione di tre raccolte private, di tre diversi modelli di collezionismo privato, la cui fama si estende ben oltre i limiti territoriali scaligeri: Palazzo Maffei Casa Museo, AGIVERONA e Collezione De Iorio. 

Nanda Vigo – Exhibition view Palazzo Reale Milano, 2019 – opere – Genesis – Ph Marco Poma – Courtesy Archivio Nanda Vigo, Milano