
ATPdiary ha chiesto a una selezione di spazi indipendenti italiani di presentare degli artisti con cui hanno collaborato o collaboreranno nei prossimi mesi. L’obiettivo è di presentare una nuova generazione di artisti (si spera bravi) seguiti da altrettanti spazi per la crescita di nuovi talenti.
Marcello Spada proposto a LOCALEDUE, Bologna
Marcello Spada (Bologna, 1984. Vive a Bologna) è uno di quei autori che vivono l’arte come lo spazio per condividere un qualcosa di strano, contraddittorio o irrisolto. Nel suo lavoro lo stato delle cose si manifesta come un mistero che a un certo punto si è deciso di non sciogliere bensì di accettare senza porsi nuove domande. In “Everything Except Bombs”, ad esempio, ridisegna in forma minimale e “museale” un modello di cestino per rifiuti trasparente apparso a Parigi nel contesto di un piano per la prevenzione al terrorismo. Il lavoro si accompagna con uno scambio di mail fra l’artista e il dipartimento degli affari interni dell’Unione Europea dove si mette in luce l’inefficacia della trasparenza ai fini di prevenzione e controllo. In “Bedroom Ensemble” mette in mostra gli strumenti che servono a pulire il noto gruppo scultoreo di Claes Oldenburg al fine di dare una diversa attualità a quella distorsione temporale proposta dall’opera originaria. Se a prima vista il soggetto dell’opera è un aspetto di secondo piano che riguarda le cose dell’arte e dell’estetica, è facile notare come l’autoreferenzialità sia una scusa per attivare la capacità delle comunità di affrontare i dogmi del passato e tornare a mettere in dubbio ciò che oggi appare ovvio. In questo senso, il lavoro Spada è da leggere come una sfida, ironica e sottile, a ogni calcificazione del pensiero.


