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Nairy Baghramian. Misfits | Fondazione Furla e GAM Milano

English text below — Misfits è il titolo della prima personale in un’istituzione italiana dell’artista Nairy Baghramian. La mostra, a cura di Bruna Roccasalva, è parte del ciclo espositivo Furla Series, realizzato da Fondazione Furla in collaborazione con importanti musei italiani. In Misfits, la scultrice realizza una serie di lavori che pongono in relazione l’oggetto […]

Nairy Baghramian Big Valve, 2016 Zincked metal, painted polyurethane, polycarbonate 120 x 230 x 57 cm / 47,24 x 90,55 x 22,44″ Photograph by Dirk Pauwels

English text below —

Misfits è il titolo della prima personale in un’istituzione italiana dell’artista Nairy Baghramian. La mostra, a cura di Bruna Roccasalva, è parte del ciclo espositivo Furla Series, realizzato da Fondazione Furla in collaborazione con importanti musei italiani.
In Misfits, la scultrice realizza una serie di lavori che pongono in relazione l’oggetto artistico con lo spazio architettonico in cui si inserisce: dal 26 maggio al 26 settembre 2021, il giardino della GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano si popola di sculture dalle forme scomposte per interrogarsi sulla formazione dell’individuo che, inevitabilmente, si definisce a partire da delusioni e fallimenti. Il giardino è, infatti, accessibile agli adulti solamente se accompagnati da bambini: il gioco diventa un dispositivo educativo e l’espediente per l’artista per intervenire sullo spazio e, in particolare, sullo spazio segnato da un netto confine tra interno ed esterno. Le sculture sono di grandi dimensioni e realizzate in alluminio dipinto e legno, concepite per vivere sia all’interno che all’esterno del museo.

Nairy Baghramian è un’artista visiva iraniana, di base a Berlino, che in due decadi ha lavorato con moltissimi materiali e tecniche diverse – dall’installazione alla fotografia – ma che si serve della scultura come forma privilegiata. Descrive il suo lavoro come un’ “astrazione ambivalente” perché, attraverso le sue opere, esplora l’ambivalenza e la fluidità dei confini, generi e correnti artistiche. I suoi lavori sono fortemente politici ed evitano qualsiasi tentativo di “classificazione”: l’artista non ama definirsi ed essere definita – quindi categorizzata – come una donna migrante, sebbene le sue prime opere riflettessero sul tema. La scultura, quindi, diviene lo strumento prediletto per evidenziare la fluidità e il messaggio politico che i suoi lavori comunicano, attraverso la scelta dei materiali – molto spesso comuni, trovati e scelti per la loro impressione al tatto – e dei formati.

Nel 2017 realizza Privileged Points per il Skulptur Projekte Münster, nello stesso luogo in cui Serra aveva installato Trunk, nel 1987. Per la collocazione, la scelta del materiale – il bronzo – e il rimando all’opera di Serra, Baghramian polemizza con la tradizione del monumento pubblico realizzando un “anti-monumento” e andando oltre la concezione di permanenza ed eternità che presuppone. L’artista si pone, a partire dalla riflessione sulla temporalità, una serie di domande, quali: “Cos’è la scultura?”; “Qual è il potere di una scultura di occupare uno spazio (pubblico)?”. Gli interrogativi che solleva attraverso i suoi lavori sono presenti anche nella pratica artistica, che ama definire “curatoriale”: il curatore, infatti, lavora in maniera “sperimentale, in un processo continuo e in fieri, non lineare”. Le domande poste, l’approccio al lavoro e all’arte e la fluidità delle soluzioni proposte, già esplorate in Privileged Points, emergono, più attuali che mai, nella mostra MisfitsNAIRY BAGHRAMIAN. Misfits
A cura di Bruna Roccasalva
Promossa da Fondazione Furla e GAM – Galleria d’Arte Moderna 
GAM – Galleria d’Arte Moderna
Dal 26 maggio al 26 settembre 2021 

Le citazioni e le parole dell’artista sono tratte dall’intervista “Nairy Baghramian: Ambivalent Abstraction”, in dialogo con Paulina Pobocha, Ocula Magazine, 28 agosto 2020 (New York) [Online].

Altre fonti consultate:
– Jörg Heiser, “Room to Live”, Frieze, n. 131, 1 maggio 2010 [Online].
– Ben Luke, “Nairy Baghramian: check your privilege”, The Art Newspaper, 31 maggio 2017 [Online].
– Amelia Stein, “Nairy Baghramian on Janette Laverrière and the politics of space”, Artforum, 26 novembre 2019 [Online].

Nairy Baghramian Beliebte Stellen (Privileged Points), 2017 Bronze, paint Installation view, Mudam, Musée d’Art Moderne Grand-Duc Jean, Luxembourg, 2019 Courtesy of the artist and Marian Goodman Gallery Photo credit: Remi Villaggi

Nairy Baghramian‘s first solo exhibition in an Italian institution is titled Misfits. The exhibit, curated by Bruna Roccasalva, is part of the Furla Series project, promoted by Fondazione Furla in collaboration with the most important museums in Italy. 
In the exposition, the sculptress creates a series of pieces that relate the artwork to the architectural space where it is located. From 26th May to 26th September 2021, the garden of GAM (Modern Art Gallery in Milan) hosts her sculptures, characterized by broken shapes: these pieces force the visitors to wonder about their self-growth that is, inevitably, based on disappointment and failure. 
The garden is accessible to adult only if they are accompanied by their children: play becomes an educational device and an expedient to act in this place and, especially, in this bordered space. The large-scale sculptures, made of marble, painted cast aluminium and wood, are designed to act both inside and outside the museum.
Nairy Baghramian is an Iranian visual artist, Berlin-based, who has been working with different materials and techniques – from installations to photographs – for two decades. Nevertheless, she uses sculpture as a privileged form. She defines her practice as “Ambivalent Abstraction” because she explores ambivalence and fluidity of boundaries, genres and artistic movements. Her artworks are deeply political and avoid every attempt of “classification”. 
In 2017, she realized Privileged Points for Skulptur Projekte Münster, in the same place where Serra exhibited Trunk, in 1987. Baghramian argues about the traditional public monument creating an “anti-monument” and reflecting on eternity and permanence that a large-scale sculpture, made of bronze, embodies. The artist asks herself some questions: “What is sculpture?”, “What is the power of a sculpture to occupy a (public) space?”.
Furthermore, these problems reflect her artistic practice. Baghramian defines her work as “curatorial”: a curator works in an “experimental, process-driven and not so linear” way. 
The exhibition Misfits actualizes and explores these topics and her practice. 

NAIRY BAGHRAMIAN. Misfits
Curated by Bruna Roccasalva
Promoted by Fondazione Furla and GAM – Galleria d’Arte Moderna 
GAM – Galleria d’Arte Moderna, Milan
From 26th May to 26th September 2021

Nairy Baghramian Colonne Cassée / Sketch Aluminium, painted aluminium, 1 gouache on paper, 1 print on paper, glass, zinc coated metal, Plexiglas 230,5 x 294,6 x 298,8 cm / 90,75 x 115,98 x 117,64″ Installation view Work desk for an Ambassador’s Wife, Marian Goodman Gallery, New York City, 2019 Photograph by Cathy Carver