Il lato oscuro (e malinconico) del web | Morestalgia di Riccardo Benassi — Fondazione ICA, Milano

"Gli esseri umani morestalgici sono coloro i quali hanno il desiderio di vivere un’esperienza che hanno precedentemente intuito essere plausibile, ma che invece di richiamarla dal proprio passato la sostituiscono con una navigazione immersiva nel world wide web”. Riccardo Benassi
8 Febbraio 2023
Riccardo Benassi. Morestalgia, 2023 Exhibition View Courtesy l’artista e Fondazione ICA Milano

“Ti confonde, dopo ti riprende
Quando vuole ti cattura…”

Un voce di bambina mi accoglie nella grande sala alla Fondazione ICA: “Ti abbandoni liberi le mani, ti abbandoni liberi le mani..” Nello schermo dei gabbiani in volo in un cielo terso. Raccontata così, la mostra di Riccardo Benassi, sembra presagire atmosfere nostalgiche e ricordi melanconici. Pochi secondi e, alla cantilena – che ora ricordo essere una strofa della canzone Peter Pan di Enrico Ruggeri – si sostituisce un brano musicale che accompagna un testo: “Those who clean the dance floor when the sound system has turned off, dancing is certainly another way to travel from standstill position to travel in time – like reading a book..” Un doppio tramonto, un gattino..
Sono tanti i brani, visivi e sonori, che compongono Morestalgia, la grande installazione realizzata dall’artista nel 2019, che utilizza uno schermo led penetrabile dal corpo umano per costruire un’esperienza sensoriale collettiva.  Nel gennaio 2020, in un’intervista fatta in occasione della presentazione di Morestalgia a Bologna, Benassi raccontava: “Si tratta di trasformare in linguaggio un bagliore mentale, forse una paranoia individuale, in modo da renderli discutibili collettivamente.” Sorta di grande libro (digitale) di appunti, questa grande installazione sembra racchiudere una miscellanea di idee, ricordi, note, progetti dell’artista. Senza né capo né coda, Morestalgia ricorda ‘il flusso di coscienza’ di novecentesca memoria. Alla tecnica narrativa, Benassi aggiunge un getto liquido di immagini – reali o digitali, in ogni caso appannaggio dell’immaginario post-internet – per dar vita alla libera rappresentazione dei pensieri così come compaiono nella sua mente, prima di essere riorganizzati logicamente in video. 
L’ambiguità dei racconti – dove si intersecano le più disparate dimensioni e atmosfere – è accentuata dalle decine di tubi trasparenti che contengono i led, memori delle tipiche tende anti-insetti in plastica che si utilizzavo negli usci delle porte. Metaforicamente, l’attraversamento di questa grande tenda luminosa è, per l’artista “un tentativo di collettivizzazione dell’esperienza spettacolare: come su un mezzo di trasporto pubblico in fascia economy, ci si trova in un situazione nella quale è impossibile non rendersi conto degli altri corpi che vivono assieme a noi l’evento, perchè lo modifichiamo.” (dalla conversazione tra l’artista, Alberto Salvadori e Chiara Nuzzi, pubblicata nel pamphlet stampato in occasione della mostra all’ICA, 2023) Consapevole della commistione che sentimenti e tecnologia hanno, Benassi tenta di rappresentare l’inevitabile scontentezza che – io direi da sempre, anche prima dell’avvento del digitale (a qualcuno è bastata una siepe) – ci anima nel profondo quando trascorriamo interminabili ore in internet. 

Riccardo Benassi. Morestalgia, 2023 Exhibition View Courtesy l’artista e Fondazione ICA Milano Ph. Andrea Rossetti
Riccardo Benassi. Morestalgia, 2023 Exhibition View Courtesy l’artista e Fondazione ICA Milano Ph. Andrea Rossetti

Ma più che scontentezza, l’artista si concentra sul concetto di nostalgia: “Ho chiamato Morestalgia una specifica tipologia di nostalgia il cui dolore assomiglia più a quello causato dall’invidia che a quella nostalgia vera e propria. La percezione di una dolorosa mancanza, che però ognuno di noi auto-produce a sé stesso come perdita, il cui diretto riferimento sono altri esseri umani che stimiamo e le loro esperienze condivise online. Gli esseri umani morestalgici sono coloro i quali hanno il desiderio di vivere un’esperienza che hanno precedentemente intuito essere plausibile, ma che invece di richiamarla dal proprio passato la sostituiscono con una navigazione immersiva nel world wide web”. 
Benassi, dunque, sembra svelare il lato oscuro e malinconico della terra di tutti (e di nessuno)  che è internet.
Con un’incalzante alone poetico, all’installazione Morestalgia si affianca un’altra opera in mostra, Daily Desiderio Domestico: una media-scultura in cui Benassi scrive e trasmette ogni giorno della sua vita un sms. Ogni messaggio, della durata di sole 24 ore, espande lo spazio dell’installazione alla mutevolezza e alla transitorietà della stessa esistenza dell’artista. Nello schermo, quel giorno, scorreva la frase: “Laughing all alone looking at a meme is a tactic for not crying in public”

Nell’ultima sala Morestalgia Alpha1 del 2019. Il video documenta una performance di un robot umanoide, prodotto in Cina allo scopo di fare giocare i bambini e insegnare Yoga alle loro madri. L’artista, seguendo “l’idea di Walter Benjamin secondo cui la memoria non è uno strumento di scavo del passato ma è puro teatro”, spiega l’artista, ha insegnato al robot a  dipingere i paesaggi della sua infanzia su tela. Nelle immagini video, vediamo i continui e un po’ frustranti tentativi di Alpha1 di tracciare delle linee, dare forma a gesti incontrollati. Se avesse un’espressione, il piccolo robot umanoide, tradirebbe una sconsolata e inconsolabile tristezza e delusione. 

“…those who clean the dance floor when the sound system has turned off, dancing is certainly another way to travel from a standstill position to travel in time – like reading a book, like surfing online for a long time…”

Riccardo Benassi  Morestalgia a cura di Alberto Salvadori – Fondazione ICA, Milano, fino al 8 marzo 2023. In contemporanea, negli spazi della Fondazione è ospitata la mostra An impression that may possibly last forever dell’artista keniota Chemutai Ng’ok. L’esposizione è a cura di Chiara Nuzzi – Fino al 18 marzo 2023 

Riccardo Benassi. Morestalgia, 2023 Exhibition View Courtesy l’artista e Fondazione ICA Milano Ph. Andrea Rossetti
Riccardo Benassi Daily Desiderio Domestico, 2019 Display a LED, CPU, modem Wi-Fi, Carter metallico RAL 6019 opaco, Software, Courtesy l’artista e ZERO…, Milano
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