Desiderio, Gravità e Unione: Miroslaw Balka alla Galleria Raffaella Cortese

Where are the borders of trust? You wouldn’t touch a painting with your fingers, but sculpture makes you want to touch it, to knock on it to understand what it is made of. The presence of the body, the role of physicality — it’s a different context, in which there are still perspectives for sculpture no longer figurative but dedicated to a different figure — the figure of the viewer. Miroslaw Balka
30 Ottobre 2022
Miroslaw Balka – nehtyM – Installation view – Galleria Raffaella Cortese, Milano 2022

L’artista non crea perchè la forma dell’opera è già latente nella cosa, e il compito dell’artista è quello di portarla alla luce. L’artista rovescia, capovolge l’aspetto esteriore delle cose, la loro superficie – anche metaforica – per mostrare o suggerire una potenziale verità. Miroslaw Balka compie, nelle sue opere, questi rovesciamenti, a partire proprio dal titolo della sua mostra ospitata, fino al 12 novembre 2022, alla Galleria Raffaella Cortese: nehtyM che raccoglie un nuovo progetto di opere inedite nello spazio di via Stradella 7 (in contemporanea con la mostra di di Helen Mirra, Amaro in ebraico (hebrew for bitter) , in via Stradella 1-4). 

Da sempre la ricerca di Miroslaw Balka ha come fulcro l’indagine sulla natura dell’uomo e sulla memoria individuale e collettiva. Partendo dalle sue esperienze personali, l’artista le trascende per renderle materia collettiva viva e condivisibile. L’indagine che l’artista porta avanti sulla figura umana riverbera anche nelle opere in mostra dalla Cortese, sedimentandosi in un progetto che parte dal concetto di ‘mito’, per svilupparsi in tre ‘stazioni’ o momenti simbolici: Desiderio, Gravità e Unione. 

La mostra si apre con Desiderio. Dominano lo spazio espositivo tre grandi disegni che sembrano contrarre temporalmente l’immaginazione dell’artista. Balka ricorda che, dodicenne, sfogliava dei libri di mitologia. Belle e seducenti figure restano impresse nella sua memoria di bambino quasi adolescente. Da questi ricordi, l’artista estrae due figure mitologiche: Afrodite e Niobe.
Dea della bellezza, dell’amore e della generazione, Afrodite è la personificazione dell’attrazione delle singole parti dell’universo, metafora dell’essere che procrea e simbolo dell’istinto naturale della fecondazione. Nei grandi disegni a carboncino di Balka, la dea diventa un ammasso aggrovigliato di segni che torniscono un corpo statuario in una posa solenne. L’opera Afrodyta Melos – Afrodite di Milo – rimanda a una delle più celebri statue greche, la scultura di marmo alta oltre due metri priva di braccia ma altera nella sulla classica bellezza. A questo disegno, si affianca un altra Afrodite – Afrodyta Knidos –
questa volta quella di Prassitele, giunta fino a noi solo grazia a riproduzioni di copie di epoca romana. Anche in questo disegno, Balka tratteggia con rapidi segni, un corpo perfetto. Il carboncino, come fosse uno scalpello, sembra scavare la superficie per far emergere il corpo della dea. 

Miroslaw Balka – nehtyM – Installation view – Galleria Raffaella Cortese, Milano 2022

A queste due dee, l’artista ne aggiunge un’altra, Niobe che fu così fiera della sua prole, sei figli e sei figlie, che se ne vantò con Latona che ne aveva generati soltanto due, Apollo e Artemide. Questo due uccisero i dodici figli di Niobe, saettandoli spietatamente finché furono tutti morti. Niobe disperata, trasformata in sasso dal dolore, fu trasportata dagli dei sul monte Sipilo della Frigia, dove, pur essendo pietra, non ha mai cessato di piangere. Di questa tristissima vicenda, Balka rappresenta il busto della dea a cui mancano gli occhi: a loro posto l’artista lascia due spazi bianchi, due buchi. 
Il momento della Gravità  ruota sempre attorno al concetto di corpo rappresentato principalmente dal peso. L’opera, dal titolo indicativo 85 Kg è una scultura in cemento suddiviso in parti differenti a cui l’artista ha voluto dare la forma di tanti diversi vasi da fiori. Inevitabile pensare che il grandi cilindro centrale sia una testa, da cui si diramano gli altri solidi che potremmo immaginare come il busto, le braccia, le gambe e così via. Frammentato, misurato, quasi calibrato, il corpo sembra sfaldarsi sotto il nostro sguardo, non fosse per il titolo – 85 Kg – che lo conserva unitario, singolo e ancora umano.  
A parete, la scultura A Body: qui il corpo torna come un ammasso di viscere, budella di gomma che si contorcono su se stesse. Come fossero interiora, l’artista compie un rovesciamento dal dentro al fuori mostrandoci come un groviglio di gomme di motociclette, installate con una certa simmetria e rigore, possano ricordare un corpo e le sue viscere. 
La terza area tematica della mostra – Unione  – ospita  237 x 23 x 23 / NowHereWe: una scultura composta da campane provenienti da luoghi, culture e iconografie religiose diverse. Eleganti nella loro semplicità e bellezza, queste campanelle sembrano raccontare tante e diverse storie che però, assieme, sintetizzano forse in un unico suono, una trascendenza tutta umana. Le religioni e le culture possono essere lontanissime, ma ciò che avvicina gli esseri umani è qualcosa che va oltre le diverse credenze e tradizioni. 
Alla dimensione universale e collettiva di questa opera, Balka avvicina un lavoro intimo e fortemente legato alla sua sfera privata. Ad accomunare le opere il coloro oro, ma mentre nelle campanelle è riferito a diverse forme di alterità, nell’opera  Heaven / Jerzy, rappresenta una banalissima carta da regalo dorata. Dispiegata in un foglio che conserva vagamente le forme dell’oggetto che incartava, questa carta evoca il ricordo del padre dell’artista e l’ultimo Natale passato assieme. La superficie specchiate conserva ancora una scritta a penna. Come una pagina di una diario, quest’opera racconta dei riti famigliari, degli affetti e ricordi di un passato di cui rimangono forse tenue e affettuosi ricordi. La memoria, come una superficie di carta  dispiegata, mantiene le vaghe forme di un oggetto che non c’è più. 

Miroslaw Balka – nehtyM – Installation view – Galleria Raffaella Cortese, Milano 2022
Theme developed by TouchSize - Premium WordPress Themes and Websites