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Marcella Vanzo / Inland Archipelago ☛ Lucie Fontaine

Marcella Vanzo: Inland Archipelago Sebastiano Mauri, Face Factory 7 Aprile. Fino al 7 maggio Lucie Fontaine apre le porte al dialogo. Marcella Vanzo, già in mostra negli stessi spazi con Inland Archipelago, invita una serie di artisti a confrontarsi con...

Marcella Vanzo,   The Big Picture - Lucie Fontaine,   Milano
Marcella Vanzo, The Big Picture – Lucie Fontaine, Milano

Marcella Vanzo: Inland Archipelago

Sebastiano Mauri, Face Factory 7 Aprile.

Fino al 7 maggio Lucie Fontaine apre le porte al dialogo. Marcella Vanzo, già in mostra negli stessi spazi con Inland Archipelago, invita una serie di artisti a confrontarsi con il suo lavoro. Primo della lista: Sebastiano Mauri.? Dall’unione dei due nasce Face Factory, una vera e propria fabbrica che, più che produrre volti, ne studia lo stare al mondo. Da una parte oscurati e coperti ad opera della Vanzo, dall’altra focalizzati, centrati e messi in risalto da Mauri.

Marcella Vanzo (classe 1973) lavora con la ceramica, ne studia i meccanismi e non riesce a concepirne l’uso senza un supporto che l’accompagni. La unisce così alla fotografia.

The Big Picture (2013), il lavoro più grande della mostra, nasce scavando negli album di famiglia, dai quali l’artista recupera foto datate, di un’epoca ormai lontana, e cerca di donar loro nuova vita attraverso la matericità della ceramica. Crea così legami, fratture e allusioni che spingono lo spettatore ad immaginare e a dare un nuovo valore a foto destinate altrimenti al dimenticatoio. La ceramica incontra nuovamente la fotografia in Petits Portraits (2013). Qui sono delle piccole foto da taschino ad essere riportate alla luce. Incorniciate ed esposte vengono poi sfigurate dalla ceramica che ne copre e nasconde i volti. Una ricerca, quella della Vanzo, che recupera oggetti per denunciarne la scomparsa.

Diametralmente opposto è il lavoro di Sebastiano Mauri (1972). In Faces Series (1998) i volti appaiono perfettamente nitidi e isolati al centro della tela, ma senza alcun particolare che li connoti. Ai suoi volti mancano i capelli, i vestiti e persino le orecchie. Lo scopo è quello di eliminare stereotipi e classificazioni sociali, il volto è solo, al centro del nulla e allo spettatore non resta che l’immaginazione.

Una mostra semplice ed immediata che mette bene in risalto il dialogo tra le due ricerche artistiche, simili, ma diametralmente opposte e palesemente figlie di due periodi storici molto diversi.

Prossimi ospiti di Marcella Vanzo a Lucie Fontaine:

– Marta Pierobon, Le comparse, 16 aprile, dalle 19

– Alice Mandelli & Paolo Maria Noseda, Ti chiamo domani, 7 maggio, dalle 19

Testo di Alberta Romano

Marcella Vanzo,   Petits Portraits,   Lucie Fontaine,   Milano
Marcella Vanzo, Petits Portraits, Lucie Fontaine, Milano
Marcella Vanzo,   Soprammobili - Lucie Fontaine,   Milano
Marcella Vanzo, Soprammobili – Lucie Fontaine, Milano
Marcella Vanzo,   Una,   nessuno,   centomila,   Lucie Fontaine,   Milano
Marcella Vanzo, Una, nessuno, centomila, Lucie Fontaine, Milano