“In un momento in cui si cerca di ripartire”, spiega Luca Pozzi, “l’approccio Hyper al Rinascimento, trasforma le opere del passato in veri e propri device tecnologici, le chiese, i templi e i musei in apparati scientifici all’avanguardia, la sostanza dei nostri corpi in quantum-bit di pura informazione. L’Hyperinascimento non pone al centro l’uomo, ma il linguaggio della natura più impalpabile e sofisticato: esperienze di poli-locazione, non-linearità temporale e aumento dimensionale”.
Queste le premesse per comprendere la mostra di Luca Pozzi, ospitata dal 10 settembre al 31 gennaio 2022 – a cura di Lorenzo Respi – al FMAV Palazzo Santa Margherita a Modena. Sin dal titolo è evidente l’intenzionalità del progetto, Hyperinascimento: il suffisso accrescitivo iper- indica un potenziamento di un periodo storico e culturale tra i più grandiosi della storia dell’arte. Ambizioso e visionario, l’artista lancia l’idea di un nuovo umanesimo che fintreccia arte, gravità quantistica, cosmologia multi-messaggera e AI con una prospettiva interdisciplinare che affonda le radici nel Rinascimento per poi esplorare il mondo con gli occhi della scienza e delle tecnologie contemporanee.
Due ambienti immersivi aprono il percorso della mostra: il primo, analogico, si intitola The Grandmother Platform; il secondo, virtuale, si chiama Rosetta Mission 2020 (postazione Oculus VR).
La mostra si sviluppa nel serrato dialogo tra eventi fisici visibili, come campi elettromagnetici e rilevatori di particelle subatomiche, con ‘luoghi’ virtuali quali siti internet e piattaforme social (Twitter e Instagram), passando per sculture ibride per poi giungere in luoghi digitali surreali e visionari.
Proprio per la sua natura innovativa e digitale, la mostra è anche un contributo di FMAV al sostegno della candidatura di Modena Città Creativa Unesco 2021 per le Media Arts.
Luca Pozzi. Hyperinascimento
A cura di Lorenzo Respi
Dal 10 settembre 2021 al 31 gennaio 2022
FMAV– Palazzo Santa Margherita
Corso Canalgrande 103, Modena