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Come una volta, Lili Marleen… | Francesco Vezzoli e la Diva

[nemus_slider id=”56122″] Salendo l’ampia scalinata bianca di Villa Sauber (Nouveau Musée National de Monaco), una delle ultime residenze storiche di Monaco ancora conservata in pieno stile Belle Époque, si viene immediatamente travolti dallo sciabordio di scatti e flash dei fotografi al lavoro al primo piano.  Scalino dopo scalino si passa di fianco a una serie […]

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Salendo l’ampia scalinata bianca di Villa Sauber (Nouveau Musée National de Monaco), una delle ultime residenze storiche di Monaco ancora conservata in pieno stile Belle Époque, si viene immediatamente travolti dallo sciabordio di scatti e flash dei fotografi al lavoro al primo piano.  Scalino dopo scalino si passa di fianco a una serie di fotografie di Marlene Dietrich, primi piani in cui si notano alcune “lacrime di stoffa” solcare i volti dell’attrice: è la firma di Francesco Vezzoli, che le cuce direttamente sulle fotografie.

Giunti al piano, in un salone riccamente adornato dello splendore degli anni che furono, la Diva brilla in abito nero e pelle di porcellana, mentre posa insieme a una statua di candido marmo: tutte le attenzioni si concentrano sulla coppia di bellezze assolute, consacrate a imperitura memoria dai fotografi. Marlene Dietrich sorride al pubblico e concede la propria immagine di icona glamour; poi imbraccia una grande mazza e si sposta di qualche metro fino a raggiungere una riproduzione della medesima statua ma spezzata in due parti: un richiamo al film del 1933 The song of the songs, in cui recita una Dietrich appena trentenne, ancora poco famosa, e che in una celebre scena la vede assestare un colpo alla stessa statua mandandola in frantumi. Erano gli anni ‘30, mentre oggi è Francesco Vezzoli a vestire esattamente come Marlene e a posare: l’atmosfera porta indietro nel tempo, e la performance messa in atto dall’artista italiano trasforma la dimora monegasca adornandone le pareti tramite quadri raffiguranti la Dietrich, creati secondo lo stile dei grandi maestri a lei cari: Modigliani, De Chirico, Magritte, Matisse e De Lempicka.

Vezzoli, dopo i bagliori dei flash, si sposta in un secondo salone, allestito a piccola sala cinematografica d’altri tempi: di fronte a tre file di poltroncine viene proiettato il video, manifesto della mostra, intitolato Marlene Redux, in cui l’artista bresciano fonde parti di un documentario sulla Diva a stralci di serie tv americane dei giorni nostri. Scorrono le immagini e grazie al montaggio dei dialoghi affiora anche la vita di Francesco Vezzoli nel suo lavoro di oltre quindici anni “al seguito della Dietrich”, con l’intento di raccontare la costruzione di un mito tramite i contenuti offerti al grande pubblico dai paparazzi e dalle notizie in prima pagina.

La piccola sala presenta dal lato opposto un occhio di bue che illumina Vezzoli seduto su una sedia solitaria, immerso nel buio circostante, in posa nel classico atteggiamento della Dietrich di cui veste i panni.

Uscendo da Villa Marlene, nel ritorno alla realtà, scendendo la bianca scalinata sotto gli occhi tristi della Diva piangente, ai visitatori non possono che riecheggiare in mente parole come..

“Dagli spazi silenziosi

dal terreno

mi alzo come in un sogno

la tua bocca innamorata.

Quando dopo la nebbia ti avvolge,

chi sarà presso il lampione

come una volta, Lili Marleen.

Con te, Lili Marleen.”

(da Lili Marleen, Hans Leip, 1915)

La performance Dietrich Vezzoli in “Villa Marlene” si inserisce nel circuito de La Nuit Blanche di Monaco, tenutasi il 29 aprile 2016; il Principato di Monaco ha visto la presenza di oltre trenta artisti di fama internazionale, i quali tramite performance e installazioni hanno occupato la città per l’intera notte.

Francesco Vezzoli Amedeo Modigliani’s Marlene Dietrich with hat and black dress (After Francesco Vezzoli),   2016 Courtesy the artist Photo : NMNM/Andrea Rossetti,   2016
Francesco Vezzoli Amedeo Modigliani’s Marlene Dietrich with hat and black dress (After Francesco Vezzoli), 2016 Courtesy the artist Photo : NMNM/Andrea Rossetti, 2016
Vue d’exposition Villa Marlene,   un projet de Francesco Vezzoli NMNM – Villa Sauber 2016 -  Photo: NMNM/Andrea Rossetti,   2016
Vue d’exposition Villa Marlene, un projet de Francesco Vezzoli NMNM – Villa Sauber 2016 – Photo: NMNM/Andrea Rossetti, 2016