Testo di Marcello Flora —
Il padiglione del Togo inaugurale per la La Biennale Architettura 2025 intitolato “Considering Togo’s architectural heritage” è stato commissionato da Sonia Lawson, fondatrice e direttrice del Palais de Lomé, e curato da Studio NEiDA, studio di ricerca architettonico fondato dalla curatrice Fabiola Büchele e dall’architetto Jeanne Autran-Edorh.
La mostra, attraverso una accurata documentazione del panorama architettonico togolese, pone l’osservatore in un’analisi culturale e regionale, definendo una indagine sui rapporti costruttivi tradizionali e le tecniche di costruzione moderne. Questo dialogo di elementi veicola una visualizzazione ampia e scrupolosa della variegata esperienza architettonica che il paese ha elaborato nel corso della sua storia, mettendo in rilievo edifici testimoni della storia e della cultura del paese sub-sahariano.
La ricerca storica delle tecniche, dei materiali e delle forme che delineano le tradizioni del Togo proietta l’osservatore in un viaggio regionale e temporale che spazia dalle antiche grotte rupestri di Nôk alle secolari tecniche costruttive delle Tatas Tamberma nel nord del Paese. La rassegna continua con la presentazione della peculiare architettura afro-brasiliana, elaborata dagli schiavi liberati che fecero ritorno dal Brasile, seguita poi dai vari esperimenti di strutture moderniste nate dopo la raggiunta dell’indipendenza.
Il padiglione esala con immediatezza lo spirito e la cultura togolese attraverso elementi insiti nel quotidiano.
Tessuti tipici e anfore di terracotta, tipici prodotti artigianali ad uso quotidiano, sono la base fondante del modello curatoriale ed espositivo con cui è stato realizzato il padiglione, come a rappresentare l’importanza di basarsi su quelli che sono i caratteri culturali di comune importanza per raccontare il passato ed erigere nuove vie per il presente e per il futuro.
“Considering Togo’s architectural heritage” offre una sincera trasposizione storica di ciò che il paese ha costruito, di come la cultura togolese abbia influito sugli edifici e di come questi ultimi abbiano trasformato il panorama architettonico del paese, generando una coscienza responsabile sul che va oltre i confini del Togo.
Luogo: Squero Castello, Salizada Streta, 368, 30122 Venezia
Fino a 23/11/2025
Comissioner: Palais de Lomé, Sonia Lawson
Curator: Studio NEiDA, Fabiola Büchele e Jeanne Autran-Edorh
Organizer: Zuecca Projects Venice
