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Le realtà ordinarie in pittura | Palazzo de’Toschi, Bologna

Dopo l’approfondimento sulla fotografia della mostra La camera (2016),  e le personali di Peter Buggenhout (2017), Erin Shirreff (2018) e Geert Goiris (2019), lo spazio del Salone Banca di Bologna di Palazzo de’ Toschi, ospita la collettiva dedicata alla pittura a cura di Davide Ferri: Le realtà ordinarie. Come suggerisce il titolo, la mostra raccoglie […]

Luca Bertolo, Il fiore di Anna #2, 2019, olio e pastelli su tela, cm 200 x 250. Courtesy Spazio A, Pistoia

Dopo l’approfondimento sulla fotografia della mostra La camera (2016),  e le personali di Peter Buggenhout (2017), Erin Shirreff (2018) e Geert Goiris (2019), lo spazio del Salone Banca di Bologna di Palazzo de’ Toschi, ospita la collettiva dedicata alla pittura a cura di Davide Ferri: Le realtà ordinarie.
Come suggerisce il titolo, la mostra raccoglie le opere di 13 artisti internazionali, raggruppati per indagare alcuni aspetti della pittura contemporanea che si si svolge a partire da una idea di rappresentazione dell’ordinario. Paesaggi, nature morte, interni domestici: sono generi pittorici che da sempre incasellano i soggetti dipinti, spesso con rigide etichette. 

Grazie le opere di Helene Appel, Riccardo Baruzzi, Luca Bertolo, Maureen Gallace, Andrew Grassie, Clive Hodgson, Rezi van Lankveld, Maria Morganti, Carol Rhodes, Salvo, Michele Tocca, Patricia Treib e Phoebe Unwin, il progetto prova a tracciare i contorni di un territorio labile e potenzialmente molto ampio: all’interno vi sono inclusi quadri di genere (o ambigui, frammentari tentativi di aderire al quadro di genere), e dipinti più ibridi, quando non proprio astratti, che partono da piccole manifestazioni, dall’osservazione di fenomeni e accadimenti minimi.

Salvo, Arance, 1981, olio su tela, cm 19×24,5. Courtesy Norma Mangione Gallery e Archivio Salvo, Torino. Foto Sebastiano Pellion di Persano

Dall’astrazione alla figurazione, l’atto del dipingere diventa un’azione diretta dal fattore tempo: elemento che in pittura segue la luce e il suo mutare; una luce diurna, meridiana, che illumina uniformemente le cose o può trasfigurarle.
La mostra rinvia inoltre a una tradizione novecentesca legata al “ritorno all’ordine” – una tendenza che attraversa la pittura italiana dopo la fine della Prima Guerra Mondiale e gli anni più agitati delle Avanguardie e vuole riflettere sull’ambiguità della parola “ordinario”, tenendo sullo sfondo la relazione tra lo stato attuale della pittura e i contrasti del momento storico in cui si colloca.

La mostra è presentata da Banca di Bologna ed è tra i Main project di ART CITY Bologna 2020 in occasione di Arte Fiera. La mostra inaugura al pubblico martedì 21 gennaio alle ore 18.30 e si può visitare fino al 23 febbraio (ingresso libero).

Le realtà ordinarie
Palazzo de’ Toschi, Bologna
21 gennaio – 23 febbraio 2020
A cura di Davide Ferri

Clive Hodgson, Senza titolo, 2017, acrilico su tela, cm 150 x 110. Courtesy Arcade, London – Brussels
Maria Morganti, Sedimentazione 2018 N. 6 (dettaglio), 2018, olio su tela, cm 18 x 16