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Le opere “su misura” di Simona Pavoni da Mare Karina, Venezia 

“À jour” rappresenta l’universo installativo di Simona Pavoni, un percorso di luce e materia visitabile fino al 25 ottobre.

Il dispositivo ideato da Simona Pavoni si presenta come un corpo vivo, pulsante, attraversato da energie sottili. Un ambiente che si muove tra corporeità e dimensione architettonica, in cui la scelta dei supporti – carta, vetro temperato e pelo di cane, tutti elementi considerati “esauriti” o post-funzionali – diventa fondamentale per ridefinire lo spazio ed esaltarne le qualità.

L’interesse principale dell’artista è rivolto alle caratteristiche intrinseche dei materiali, alla loro manipolazione e alla loro capacità di mutare a contatto con altri elementi e energie. Le opere – da lei definite “su misura” – danno vita ad ambienti in cui luce e colore si rivelano grazie alla tecnica di ricamo “a jour”, che dà il nome alla stessa mostra. “À jour”, per l’appunto, evoca un duplice aspetto del suo lavoro: da un lato il legame con la dimensione temporale, dall’altro la sua trama permeabile alla luce. Nelle tende di carta plissettata che compongono l’opera Insieme (Curtains) (2025), l’artista realizza alcuni disegni traforando le loro superfici. I fori, oltre a interrompere la continuità della materia, assumono anche la funzione di soglie visive, creando dei giochi di trasparenza e rivelazione. Entrando nella galleria Mare Karina, si viene lentamente accompagnati da queste presenze, come a percorrere dei corridoi, fino al cuore centrale dell’esposizione dove si trova Sottoinsieme (Square doily, Spiky doily, Star doily): una trilogia di opere in vetro frastagliato adagiate su un supporto in legno. Il vetro temperato, che per sua natura tende a fratturarsi in molteplici pezzi, viene ricomposto in forme geometriche che rimandano al ricamo e all’universo dei merletti, rivelando in ogni dettaglio la fragilità e la delicatezza del materiale. Sottoinsieme diventa così metafora del cuore pulsante di un corpo, la parte più vulnerabile da proteggere.

Simona Pavoni: À Jour, Mare Karina, Venezia – Installation view – Photo by Tiziano Ercoli. Courtesy the artist and Mare Karina.

À jour nasce da un approccio metodico e spirituale, manifestato in gesti ripetitivi come la foratura delle superfici. Da questo processo emergono pattern geometrici personali, realizzati attraverso griglie e moduli che si dispiegano in quadranti, si duplicano lungo assi cartesiani, si riflettono e ruotano generando strutture visive e schemi percettivi. Al centro di questa pratica vi è l’interesse per il metodo e per il gesto: i più di 30.000 fori che costellano le opere, oltre a rivelarne la complessità tecnica, diventano misura di una temporalità scandita sul ritmo umano. È il caso di Pori (5941) e Pori (2980), i cui titoli indicano il numero esatto dei fori realizzati. In questi lavori pittorici il soggetto, nascosto sul retro della tela, emerge attraverso il pigmento che fuoriesce dalle piccole aperture, rivelando la meticolosità dell’artista e il suo desiderio di confrontarsi con ciò che resta celato allo sguardo.

Un ulteriore gioco di stratificazioni viene realizzato grazie all’opera collocata nella piccola vetrina a nicchia della galleria. Il branco (2025), un tappeto composto da peli di cane raccolti da diverse toelettature, si offre come gesto di protezione e segretezza, una superficie da attraversare con lo sguardo. Un lavoro estremamente sensuale, capace di richiamare lo spettatore verso un’intimità animale. 

La mostra, curata da Giulia Mariachiara Galiano e Costanza Longanesi Cattani, si sviluppa così come un percorso che prende forma nello spazio e che si rinnova nel tempo, grazie ad un costante dialogo con la luce e con i corpi che lo attraversano. Con À jour, Simona Pavoni ribalta lo schema prospettico tradizionale: la luce non proviene dall’occhio che osserva il mondo, ma penetra dall’esterno e plasma l’esperienza dall’interno. Così la centralità dello sguardo si dissolve, aprendo la percezione ad una molteplicità di traiettorie luminose, autonome e divergenti, trasformando la visione in un esercizio di attenzione radicato nel corpo.

Cover: Installation view – Simona Pavoni, À Jour, Mare Karina – Photo by Tiziano Ercoli – Courtesy the artist and Mare Karina

Sottoinsieme, (Square doily, Spiky doily, Star doily) – Simona Pavoni_À Jour, Mare Karina – Photo by Tiziano Ercoli – Courtesy the artist and Mare Karina