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Laura Lamonea è la nuova direttrice artistica di ArtVerona

L’edizione del ventennale si svolgerà dal 10 al 12 ottobre 2025

Laura Lamonea è la nuova direttrice artistica di ArtVerona, la fiera d’arte moderna e contemporanea che nel 2025 festeggerà i suoi vent’anni. La prossima edizione si svolgerà dal 10 al 12 ottobre a Veronafiere. Lamonea è incaricata di guidare la manifestazione per il prossimo triennio.
La nuova direttrice è stata individuata da una commissione composta da Romano Artoni, Vicepresidente di Veronafiere, Ilaria Bonacossa, Critica d’arte e Direttrice di Palazzo Ducale a Genova, Armando Di Ruzza, Responsabile Area B2C Veronafiere, Silvia Evangelisti, Storica dell’arte e Giorgio Fasol, Collezionista.

Il progetto artistico di Lamonea è stato scelto dopo aver valutato con attenzione le proposte di alta qualità pervenute da oltre trenta candidati. La Commissione ha commentato: «abbiamo scelto il progetto di Laura Lamonea per la volontà di creare, attraverso un approccio multidisciplinare, un dialogo costruttivo con le pratiche artistiche italiane, aprendosi ad esperienze internazionali capaci di creare nuove stimolanti sinergie». La Commissione ha apprezzato, in particolare, «le capacità manageriali e la visione innovativa, unite a una straordinaria energia e volontà realizzativa, espresse dalla candidata in sede di colloquio».
Nel progetto presentato da Lamonea, ArtVerona è vista come una fiera consapevole del suo ruolo all’interno del sistema economico e culturale del territorio, che osserva con attenzione gli sviluppi della nostra contemporaneità. Una manifestazione aperta ai linguaggi dell’attualità, dinamica e inclusiva, al passo con l’evoluzione tecnologica e sociale del suo tempo.

«Accolgo questa nomina con grande entusiasmo e sono impaziente di iniziare a lavorare con il team che negli anni ha reso questa fiera un riferimento imprescindibile per il panorama artistico italiano» afferma Laura Lamonea. «Immagino un futuro per ArtVerona in cui la fiera continui a essere una piattaforma di riferimento per il mercato dell’arte ma che spontaneamente si affermi come un luogo di trasformazione culturale, realizzando un’organica coesione tra tutte le sue parti. Desidero valorizzare le pratiche sviluppate nelle passate edizioni e inaugurare un percorso in cui la ricerca artistica e il mercato siano di sostegno reciproco, dove il dialogo tra artisti, galleristi, collezionisti e pubblico contribuisca a rafforzare l’intero ecosistema dell’arte. Tra gli obiettivi centrali del mio progetto vi è il supporto alle pratiche dei giovani artisti, anche attraverso nuove produzioni in collaborazione con aziende del territorio. Intendo inoltre stimolare un collezionismo consapevole, valorizzando coloro che investono risorse ed energie nell’arte, e potenziare il dialogo tra Verona e il resto del mondo. Vedo ArtVerona come un fulcro da cui si irradiano percorsi artistici in grado di entrare nella quotidianità delle persone. Attraverso programmi di

educazione e il coinvolgimento attivo del pubblico, mi auguro che la fiera possa avvicinare anche i più giovani ai linguaggi contemporanei e ai temi di interesse collettivo, senza mai compromettere la qualità della ricerca. L’arte deve saper dialogare con le grandi questioni del nostro tempo, diventando strumento di riflessione e partecipazione attiva».

Laura Lamonea succede quindi a Stefano Raimondi, che Veronafiere e tutto il gruppo di lavoro di ArtVerona ringrazia per avere messo a disposizione la sua esperienza e conoscenza del sistema dell’arte. Il suo apporto è stato fondamentale anche grazie al coinvolgimento di alcuni grandi artisti internazionali che hanno contribuito a valorizzare l’immagine della fiera e la sua progettualità.

Laura Lamonea

Laura Lamonea è curatrice e direttrice artistica. Nel 2010 fonda il progetto Video Sound Art a Milano, festival di arte contemporanea e centro di produzione, curando progetti in sedi espositive abitate dalla comunità, con l’intento di testare la capacità di adattamento dell’arte all’interno della società. Per VSA ha collaborato con artisti quali Haig Aivazian, Yuri Ancarani, Evangelia Kranioti, Rania Stephan, Mika Rottemberg, e costruito screening e progetti espositivi con opere di David Claerbout, Cyprien Gaillard, Camille Henrot, Pierre Huyghe, Hito Steyerl. Nel 2021 ha curato la mostra Gestus presso il Teatrino di Palazzo Grassi a Venezia con artisti quali Annamaria Ajmone, Ludovica Carbotta, Caterina Gobbi, Andrea di Lorenzo, Enrique Ramirez, Luca Trevisani, Driant Zeneli. Nel 2018 ha curato Mine, mostra personale di Ali Kazma presso l’Ex Albergo Diurno Venezia a Milano e ha co-curato la mostra Talpe tra gli eventi collaterali di Manifesta 12 di Palermo. Ha organizzato residenze artistiche in collaborazione con istituzioni quali Palazzo Abatellis a Palermo e la Real Fabbrica di Capodimonte di Napoli. È impegnata nello sviluppo di progetti artistici che prevedono forme di collaborazione integrata con istituzioni e fondazioni private con il coinvolgimento di università e istituti superiori di secondo grado. Nel 2022 ha curato la produzione esecutiva del film di Driant Zeneli, sostenuto dalla Fondazione In Between Art Film e presentato in occasione di Manifesta 14 in Kosovo. Nel 2023 ha condotto una ricerca sulle opere video presso l’archivio del Centre National des Arts Plastiques (CNAP) di Parigi. Attualmente è tra i vincitori della 13^ edizione di Italian Council con il progetto Never Ground di Natália Trejbalová.