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Koo Jeong A, Stars above the tree ☆ Pinksummer, Genova

Testo di ERICA RIGATO — Non è così facile trovare i dati anagrafici di Koo Jeong A, artista della Corea del Sud, classe 1967. Nella sezione bio del suo sito, infatti, lei inizia (e termina) semplicemente così “lives and works everywhere”. Solo per questo ci piace. Paradigma ante-litteram di come i millennials, soprattutto quelli post-covid, intendono il […]

Koo Jeong A, Stars above the tree – Installation view Pinksummer, Genova – Courtesy l’artista e Pinksummer Photo credit Alice Moschin
Koo Jeong A, Stars above the tree – Installation view Pinksummer, Genova – Courtesy l’artista e Pinksummer Photo credit Alice Moschin

Testo di ERICA RIGATO —

Non è così facile trovare i dati anagrafici di Koo Jeong A, artista della Corea del Sud, classe 1967. Nella sezione bio del suo sito, infatti, lei inizia (e termina) semplicemente così “lives and works everywhere”. Solo per questo ci piace. 
Paradigma ante-litteram di come i millennials, soprattutto quelli post-covid, intendono il loro approccio alla vita e al lavoro. Il suo cv riflette chiaramente questo carattere cosmopolita della sua esistenza, puntellato com’è di mostre in molte parti del globo, non da ultime diverse importanti presenze in Italia, come la sua personale “O00O0O”, a cavallo tra il 2019 e il 2020 alla Triennale di Milano, che, per l’occasione, ospitò nella sua struttura un vero e proprio skatepark.
Esatto, perchè un aspetto sul quale la ricerca di questa importante artista si focalizza è la re-invenzione degli spazi attraverso delle sperimentali installazioni site-specific basate sulla dinamica partecipativa.
Altrettanto fondante è un altro lato del lavoro di Koo Jeong A, quello in cui riflette sui temi dello spazio, dell’universo e del mondo in cui viviamo e che informa la sua personale tutt’ora in corso presso la galleria Pinksummer di Genova, con la quale Koo Jeong A lavora da tempo. 

La mostra porta il titolo di Stars above the tree ed espone degli inediti dipinti fatti con acrilico su tela di lino non preparata, della serie “Seven Stars”, che, oltre a essere la continuazione della precedente serie sulle stelle, sono collegati in qualche modo ai piccoli preziosi disegni su carta di riso di alberi squisitamente umani “Your Tree my Answer”. 
In passato Koo Jeong A, nella mostra “NOCTURNE” del 2020, aveva già riflettuto sul tema del fotoperiodismo, ovvero l’influenza del fotoperiodo sui processi di sviluppo delle piante, concentrandosi sugli effetti che la sua alterazione ha sull’equilibrio ambientale. 
In questa mostra, attraverso una più marcata astralità delle opere, l’artista pare spingersi ancora più in là, cercando di tracciare una linea immaginaria con il cielo. 
Quello che vediamo, osservando le opere in mostra, sono delle figure di stelle, quasi fuori fuoco, accampate su uno sfondo di colore del lino. Stelle intere, stelle a metà o ancora più piccole, posizionate in diversi punti dello spazio del quadro. 

Koo Jeong A, Stars above the tree – Pinksummer, Genova – Courtesy l’artista e Pinksummer Photo credit Alice Moschin

E infatti pare che questa volta Koo Jeong A abbia chiamato in causa ciò che in fisica viene definito “degrees of freedom”, ovvero la teoria secondo cui i gradi di libertà determinano la posizione e il moto di un punto materiale nello spazio delle configurazioni possibili. 
Ecco che quindi le prospettive dei nuovi dipinti “SEVEN STARS” escono dallo spazio come lo conosciamo per rimandare a un numero arbitrario di dimensioni, in cui le stelle non sono in una dimensione ma sono esse stesse le dimensioni, cioè appaiono come oggetti matematici scaricate da ogni eccesso realistico adatte così a mostrare la connessione tra la Terra e il cielo. 
Ed ecco che ritorniamo al punto iniziale.
Con questa nuova serie, inoltre, Koo Jeong A coinvolge anche la vegetazione, e nello specifico gli alberi, capaci, secondo lei, di avere una visione che è quella di avere una percezione chiarissima della luce e di sapere come intercettarla. È come se l’artista, in questo spazio che separa le stelle e gli alberi, abbia immaginato un’osservazione altra rispetto allo sguardo umano, quella dei piccolissimi occhi che, sensibili alla luce, ricoprono le foglie degli alberi.
Tutti questi aspetti appena percorsi conducono alla fine a un macrotema che trovo oltre che significativo, quanto mai attuale, quello della cura. 
Questi dipinti della nuova serie “Seven Stars” si richiamano alle teorie che affidano ai pianeti un’azione protettrice e di mantenimento del mondo vegetale che si erge sotto di loro, rifacendosi, in questo modo, alle teorie di Rudolf Steiner in merito.Essi orbitano nella medesima dimensione della cura che in questo caso è cura dell’ambiente e del pianeta che ci ospita.

“Stars above the tree” alla Pinksummer di Genova è una mostra emblematica del modo in cui Koo Jeong A concepisce l’arte ovvero come una convergenza con la conoscenza collettiva e con le attività naturali della vita. 
Per l’artista l’arte è un atto di riverenza che incita costantemente alla sorpresa della scoperta, estendendosi verso uno stato inarrestabile di dinamismo, un perpetuo divenire sempre oscillante, tremante e vibrante.

Koo Jeong A, Stars above the tree – Pinksummer, Genova – Courtesy l’artista e Pinksummer Photo credit Alice Moschin
Koo Jeong A, Stars above the tree – Installation view Pinksummer, Genova – Courtesy l’artista e Pinksummer Photo credit Alice Moschin