Siamo giunti alla fine del ciclo tematico, che l’ Istituto Svizzero di Roma (con sede a Milano) ha dedicato all’ Artista Laureato. Protagonista di questa serie di appuntamenti – a cui abbiamo dedicato alcuni report – la giovane artista Johanna Viprey (Besançon, Francia, 1979) con il progetto a più tappe Die Young or Stay Pretty.
Il ciclo Artista laureato ricerca modelli alternativi nel sistema di educazione attraverso un dialogo tra soggetti attivi — accademie e istituti d’arte — in Svizzera e a Milano; presenta il lavoro di artisti che hanno appena conseguito un Master in arti visive e indaga le posizioni di professionisti nel campo dell’educazione e dell’arte contemporanea nel corso di una serie di incontri, laboratori, seminari e eventi.
Die Young or Stay Pretty è una ricerca in progress che Viprey ha sviluppato con l’Istituto Svizzero per un programma di quattro incontri che si sono svolti da marzo a maggio 2014. Tanti e diversi i temi trattati: l’artista autodidatta, in relazione e a confronto con il sistema delle scuole d’arte contemporanea; l’artista come curatore; la ricerca d’archivio e la condivisione di un corpus di informazioni che si attiva mediante la sua diffusione.
Negli ultimi due anni, Viprey ha lavorato sull’archivio del performer painter e documentarista americano Jeff Perkins. Nelle sue opere, performance e installazioni, Viprey non si limita a descriverne l’originale collezione: il suo è il racconto di un incontro, che l’ha portata a indagare la vicenda personale di un artista e la sua figura da un punto di vista antropologico. Perkins ha lavorato come tassista a New York per vent’anni. Dal 1990 al 2000 ha registrato le sue conversazioni con i passeggeri, chiedendo il loro consenso.
Prendendo spunto da Cave of Forgotten Dreams di Werner Herzog, il programma di Viprey affronta i temi della conservazione e della mutazione che “dovrebbero coesistere per conservare un sapere e mantenerlo in vita, ma anche lasciare che questo si trasformi a contatto con il passare del tempo”.
Chiudono il ciclo, nella giornata del 22 maggio 2014, due appuntamenti: una tavola rotonda alla NABA e un concerto nella sede dell’Istituto Svizzero di Roma con sede a Milano, in Via Vecchio Politecnico 3. La serata prevede, dalle 20, la presentazione del libro The artist as a Cabdriver – edita da NERO – e un concerto live. (seguono i dettagli)
NABA – Dipartimento di Arti Visive (dalle 14.00 alle 18.00)
Incontro #3: Tavola rotonda sul tema dell’educazione e formazione dell’artista contemporaneo
Partecipano: Salvatore Lacagnina (Head of Arts Program, Istituto Svizzero di Roma); Sophie Lapalu (Ecole Nationale Superieure d’arts Paris-Cergy); Chus Martínez (Direttrice, Institute of Art, Fachhochschule Nordwestschweiz FHNW, Basilea); Lili Reynaud-Dewar (artista e co-responsabile del programma Work.Master HEAD, Ginevra); Marco Scotini (Direttore del Dipartimento di Arti Visive e Studi Curatoriali, NABA).
Sophie Lapalu è critica d’arte e curatrice. Dopo gli studi all’Ecole du Louvre a Parigi e pressp l’Ecole du Magasin a Grenoble, porta avanti una ricerca di dottorato in estetica e scienza dell’arte all’Università Paris 8, dove insegna. Dal 2010 al 2013 ha gestito lo spazio espositivo dell’École Nationale Supérieure d’Arts de Paris Cergy (ENSAPC, YGREC).
Nel 2011 Lapalu ha curato A Secret Poet (Jeffrey Perkins) (La Vitrine e CAC Bretigny, Parigi), un progetto in collaborazione con gli studenti ENSAPC, con cui Perkins ha immaginato una serie di modalità di presentazione delle circa 600 ore di interviste registrate nel suo taxi.
Direttrice dell’Institute of Art alla Fachhochschule Nordwestschweiz (FHNW) di Basilea, Chus Martínez è stata Chief Curator de El Museo del Barrio a New York e Head of Department e membro del Core Agent Group di dOCUMENTA (13). Chief Curator del MACBA a Barcellona dal 2008 al 2010, è stata inoltre direttrice del Frankfurter Kunstverein (2005–2008) e direttore artistico di Sala Rekalde a Bilbao (2002–2005). In occasione della 50ma Biennale di Venezia (2005), Martínez ha curato il Padiglione di Cipro. Nel 2010 è stata Curatorial Advisor per la 29ma Bienal de São Paulo.
Artista, autrice e docente, Lili Reynaud Dewar (La Rochelle, Francia) è co-responsabile del programma Work.Master della Heute Ecole d’art et design (HEAD) a Ginevra. Ha partecipato alla 5. berlin biennial nel 2008. Sue mostre personali si sono svolte presso istituzioni e spazi pubblici, tra questi: Kunsthalle Basel (2010); Witte de With, Rotterdam (2010 e 2011); Magasin Grenoble (2012); Generali Foundation, Vienna (2012); Consortium, Dijon (2013); Index, Stoccolma (2014). Dal 2009 è tra i membri fondatori e co-direttrice di Pétunia, rivista femminista d’arte contemporanea.
ISR Milano (dalle 20.00)
Incontro #4: Professional Outsiders
BLANC alligators (Jean Wave + Johanna Viprey) live concert
La performance musicale si basa su una selezione di registrazioni delle conversazioni di Jeff Perkins nel suo taxi.
Presentazione del libro The artist as a Cabdriver (NERO)
The artist as a Cabdriver è il risultato di una ricerca (non) teorica di Viprey sull’artista e “professionista outsider” Jeff Perkins. La presentazione del libro si svolge nel corso di una serata che ospita un concerto di musica dal vivo di musicisti (non professionisti)