Interview with Barokthegreat ? Live Arts Week, Bologna
Stasera il festival Live Arts Week ospita i Barokthegreat, con la performance (Prima assolua a prodotta da Xing/Live Arts Week) Victory Smoke. Victory Smoke è la nuova creazione di Barokthegreat imperniata sull’immagine della Vittoria. Percorsa nella storia dell’arte occidentale dal suggello iconografico -scultoreo e pittorico- del Trionfo, assume ai nostri giorni la forma assillante del risultato ottenuto […]
Stasera il festival Live Arts Week ospita i Barokthegreat, con la performance (Prima assolua a prodotta da Xing/Live Arts Week) Victory Smoke.
Victory Smoke è la nuova creazione di Barokthegreat imperniata sull’immagine della Vittoria. Percorsa nella storia dell’arte occidentale dal suggello iconografico -scultoreo e pittorico- del Trionfo, assume ai nostri giorni la forma assillante del risultato ottenuto con ogni mezzo, dell’efficacia come prassi esistenziale, dell’assoggettamento al vincolo di una performatività assunta a modello di comportamento relazionale. Motore di questo nuovo lavoro è la tensione verso una ‘victory smoke’. È l’individuazione della soglia che sta prima e dopo il compimento di un’azione, che lascia nel campo della visione il fumo della vittoria. L’azione drammatica che fonda questo spettacolo è l’idea di caccia. Cacciatori di frodo o di taglie? Cacciatori d’oro, di elefanti o di fagiani? Tutti e nessuno. Qui si tratta di circumnavigare l’immagine della cattura senza la preda. Se la sua identità resta sconosciuta, il fuoco è posto ora sulle tattiche di caccia, ora sull’esaltazione che segue la cattura, ma escludendo il conquistato. Dopo aver abitato la dimensione immersiva e notturna diIndigenous, Barokthegreat in Victory Smoke si apre a idee compositive fondate sulla messa in gioco di una inedita prossemica tra corpi, disegnando forme di comunità non permanenti strette intorno a un punto cieco.
Alcune domande ai Barokthegreat
ATP: Mi racconti brevemente quali tematiche affronta Victory Smoke, la nuova creazione che presentate al Live Arts Week?
Barokthegreat: La cattura è ciò che ci interessa. Interpretare la cattura con il suono, il movimento e un dispositivo di visione ci ha portato ad incontrare molte sfumature di questa immagine.
ATP: Mi spieghi cosa consiste la ‘radice mentale del movimento’?
B: Nasce in un contesto di interpretazione, la radice del movimento ? un modo di esprimersi. Nei nostri spettacoli si danza stringendo il movimento con il pensiero e nella radice aderiscono entrambi. Questa è la condizione che preferiamo.
ATP: Il ‘fumo della vittoria’ sembra un concetto antitetico. Solitamente la vittoria è cristallina e indubitabile. Nel vostro caso, invece, cosa intendete con “lasciando nel campo della visione il fumo della vittoria”?
B: Siamo alla ricerca di una nuova idea di vittoria e per noi il fumo è l’abito che ora indossa. La visione cerca di mostrare diversi sbalzi di tensione nel tentativo di conquista e l’ambiguità nell’ottenere qualcosa veramente. I modelli imposti dalla realtà non vestono la nostra idea di vittoria e lo spettacolo viene rappresentato seguendo idee compositive intuitive e strette ad un tema che viene circunavigato. La vittoria alla fine è un dettaglio che sfuma.
ATP: Mi date una vostra definizione di ‘caccia’ in relazione alla performance che presenterete?
B: Caccia: un roco lamento, segnale di sventura, muro di odori, attendo, un rombo nel buio, è tutto verde, non è un suono umano, è scomparso dov’era impossibile scomparire, rimane immobile per qualche istante…
performance, première, production Xing/Live Arts Week
Victor Smoke is the new work by Barokthegreat that revolves around the image of Victory. Traversed in the history of Western art by the iconographic, sculptural and pictorial sign of Triumph, it has assumed in our own day the tormenting form of the result attained through any means, of efficacy as existential practice, of subjugation to the constraint of performance assumed as model of relational behaviour. The driving force behind this new performative work is the tension toward a ‘victory smoke’, which means discerning the threshold that lies before and after the completion of an act, leaving the field of vision imbued with the smoke of victory. The dramatic action basic to this performance is the idea of hunting. Poachers or bounty hunters? Gold hunters, elephant hunters, pheasant hunters? All of these, and none. Here it is a question of circumnavigating the image of the capture without the catch. While its identity remains unknown, the focus is now on the hunting tactics, now on the exaltation felt at the capture, but excluding the vanquished. After having inhabited the immersive, nocturnal dimension of Indigenous, in Victory Smoke Barokthegreat opens out to compositional ideas based on the implementation of a different interaction among bodies, designing forms of transient community around a blind spot.
concept, set and costumes Barokthegreat with Dafne Boggeri, Francesco Fuzz Brasini, Sonia Brunelli, Marzia Dalfini, Leila Gharib, Alessio Mazzaro, Livia Rossi coreography Sonia Brunelli original live music Leila Gharib, Francesco Fuzz Brasini performers Alessio Mazzaro, Livia Rossi, Marzia Dalfini, Sonia Brunelli lighting design and mobile device Dafne Boggeri costumes production House Of Spectra scenic element production Plastikart theoretic collaboration Piersandra Di Matteo production Xing/Live Arts Week (Bologna) co-production steirisches herbst festival (Graz), Far° Festival (Nyon) production residencies Santarcangelo 12 • 13 • 14 Festival Internazionale del Teatro in Piazza, Interzona (Verona)