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I (never) explain #62 | Antonio Fiorentino

KiribatiCos’è il tempo? Esiste realmente o si tratta di una nostra creazione? Ho deciso di utilizzare la linea Internazionale di cambio di data come strumento per parlare del Futuro.  Un viaggio dove il tempo e i giorni cambiano a seconda della direzione...

Antonio Fiorentino, Kiribati, 2019, installazione ambientale, courtesy l’artista e Fondazione Pastificio Cerere Roma. Ph. Mario Martignetti

Kiribati
Cos’è il tempo? Esiste realmente o si tratta di una nostra creazione? 
Ho deciso di utilizzare la linea Internazionale di cambio di data come strumento per parlare del Futuro.  
Un viaggio dove il tempo e i giorni cambiano a seconda della direzione percorsa.
La mia destinazione? Le isole dell’arcipelago Kiribati, stato insulare dell’Oceania composto da 33 isole. 
Kiribati si trova nel fuso orario più avanzato ed è il primo stato a salutare la nuova alba, il nuovo giorno, il nuovo anno: in qualche modo si può dire che “sia nel futuro”.
Arrivando dalle Hawaii, e attraversando da est a ovest il 180° meridiano, avanziamo di un giorno e passiamo da “oggi” a “domani“. 

Ma il futuro di questo paese è apocalittico perché rischia di scomparire per sempre nell’arco di pochi decenni (secondo le previsioni entro 30 o 50 anni), poiché l’innalzamento dei mari sta sommergendo a poco a poco il territorio delle isole. 

La linea del tempo a Kiribati perde il suo confine, permette distorsioni che mi hanno portato a “viaggiare nel tempo” in una dimensione sospesa e indefinita, casuale, in un continuo rimando volto a valutare la prospettiva a seconda della direzione percorsa. Così l’idea di futuro perde la sua connotazione tradizionale, il suo dualismo, positivista o catastrofista che sia, per lasciare spazio a nuove e più libere interpretazioni.

Antonio Fiorentino, Kiribati, 2019, installazione ambientale, courtesy l’artista e Fondazione Pastificio Cerere Roma. Ph. Mario Martignetti

Per me la vera opera è il viaggio, la ricerca, il partire.
Da queste riflessioni e suggestioni nasce Kiribati, opera che si è concretizzata in un unico progetto che ho presentato alla Fondazione Pastificio Cerere di Roma nel 2019, a cura di Marcello Smarrelli.

Kiribati è un ritratto delle sensazioni, ricordi e odori dell’isola. 
Un’unica grande installazione ambientale composta da una serie di opere realizzate dopo il mio soggiorno a Kiribati.
Entrando nella sala della Fondazione siamo catturati da un odore di tabacco bruciato, è un rito di accettazione verso gli spiriti dell’isola.
Calchi di coralli realizzati in gesso ceramico sono cosparsi sul pavimento. Avanzando emergono sculture fuse in ottone, che rappresentano elementi caratteristici della cultura locale.

In fondo un altare, anch’esso realizzato con calchi di coralli, ricorda i muri costruiti dai locali per proteggersi dall’innalzamento dell’oceano.

Su di esso poggia una conchiglia dove brucia il tabacco.

In una concezione lineare del tempo, il futuro è quella parte di tempo che non ha ancora avuto luogo.


Antonio Fiorentino, Kiribati, 2019, installazione ambientale, courtesy l’artista e Fondazione Pastificio Cerere Roma. Ph. Mario Martignetti

Ha collaborato alla rubrica Irene Sofia Comi

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I (never) explain – ideato da Elena Bordignon – è uno spazio che ATPdiary dedica ai racconti più o meno lunghi degli artisti e nasce con l’intento di chiedere loro di scegliere una sola opera – recente o molto indietro del tempo – da raccontare. Una rubrica pensata per dare risalto a tutti gli aspetti di un singolo lavoro, dalla sua origine al processo creativo, alla sua realizzazione.