I (never) explain #57 – Fiamma Montezemolo

"Michel Foucault ha riflettuto su questo progetto architettonico per sottolineare la sua importanza storica nel passaggio da una società basata sulla punizione a una basata sulla disciplina. Il concetto principale del panottico era che i detenuti in una prigione, gli studenti in una classe e i pazienti di un manicomio potevano essere costantemente controllati."
12 Dicembre 2019
Fiamma Montezemolo – HCA Project Space West #077 © Henrik Kam 2018


Ho realizzato questo progetto in collaborazione con l’architetto-designer José Parral. La sede da cui ho preso ispirazione è la storica prigione di Santo Stefano in Italia: uno dei rari esempi di panottico del paese.  E’ una nota figura architettonica di potere mondialmente presente in diversi luoghi e applicata a diversi contesti. Com’è noto, questo tipo di edificio istituzionale fu progettato dal filosofo inglese Jeremy Bentham alla fine del 1700. Michel Foucault ha riflettuto su questo progetto architettonico per sottolineare la sua importanza storica nel passaggio da una società basata sulla punizione a una basata sulla disciplina. Il concetto principale del panottico era che i detenuti in una prigione, gli studenti in una classe e i pazienti di un manicomio potevano essere costantemente controllati. Essendo collocati in una “zona anulare intermedia”, i detenuti, gli studenti e i pazienti venivano continuamente sorvegliati da una guardia che li sovrastava da una torre posta al centro dell’architettura. Nello specifico, il carcere di Santo Stefano, situato su un’isola, è noto per il confinamento di molti dissidenti politici, specialmente durante il periodo fascista.

E’ una nota figura architettonica di potere mondialmente presente in diversi luoghi e applicata a diversi contesti. Com’è noto, questo tipo di edificio istituzionale fu progettato dal filosofo inglese Jeremy Bentham alla fine del 1700. Michel Foucault ha riflettuto su questo progetto architettonico per sottolineare la sua importanza storica nel passaggio da una società basata sulla punizione a una basata sulla disciplina. Il concetto principale del panottico era che i detenuti in una prigione, gli studenti in una classe e i pazienti di un manicomio potevano essere costantemente controllati. Essendo collocati in una “zona anulare intermedia”, i detenuti, gli studenti e i pazienti venivano continuamente sorvegliati da una guardia che li sovrastava da una torre posta al centro dell’architettura. Nello specifico, il carcere di Santo Stefano, situato su un’isola, è noto per il confinamento di molti dissidenti politici, specialmente durante il periodo fascista.

Siamo arrivati alla realizzazione di questo progetto dopo aver visitato varie esempi di panottici, non solo questo (anche ad esempio quello di Città del Messico, detto ‘Palacio Negro de Lecumberri’, che ora ospita l’archivio della nazione) e dopo aver letto i diari, le lettere e i frammenti prodotti in queste carceri soprattutto da prigionieri politici durante i loro anni di detenzione. Il progetto, realizzato sulla ricostruzione della prigione come modello architettonico in scala minore, prevede l’inserzione nel modello stesso di un mini I Pad posizionato nella torre di controllo centrale. Il modello, progettato con una sezione trasversale di una cella visibile allo spettatore, fa sì che si adotti il punto di vista del prigioniero.

Fiamma Montezemolo – Progetto Perucatti, 2018 Ph. Juan Ixta
Ph. Juan Ixta

L’idea è che si possa essere in grado di guardare le immagini proiettate nella torre centrale posizionando le teste degli spettatori nella sezione trasversale del modello facendo sì che da lì si guardi verso il centro. Le immagini proiettate nella torretta di controllo centrale sono ispirate alle parole dei prigionieri, con riferimenti a scene immaginate, desiderate, ricordate: il cielo, i paesaggi, i bambini che giocano, il mare, le persone care e così via. L’intero progetto è ispirato all’ex direttore (purtroppo non abbastanza noto) Eugenio Perucatti. Perucatti diresse la prigione negli anni ’50 per 8 anni, rivoluzionando l’intero concetto oppressivo del potere del panottico. È lui che introdusse una sorta di sistema carcerario autonomo, basato sulla possibilità di trasformazione e non di repressione dei prigionieri stessi. Parte di questo sistema fu la fondazione di un mini cinema sull’isola, dove i prigionieri potevano guardare film e documentari.

Il panottico qui presente nelle foto è stato costruito negli USA, mentre quello che sarà in mostra a Roma dal 14 dicembre al Magazzino in occasione della mostra Entanglements curata da Matteo Lucchetti, è realizzato dallo studio MODLAB (Ilaria Benassi e Marco Galofaro). In questo caso, materiali e realizzazione tecnica sono leggermente diversi.

Fiamma Montezemolo – HCA Project Space West © Henrik Kam 2018
Fiamma Montezemolo – Progetto Perucatti (2018) – Courtesy Mgazzino, Roma
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