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Human Brains: It begins with an idea | Fondazione Prada, Venezia

Testo di Emma Drocco – Non è una mostra d’arte quella allestita nella sede di Fondazione Prada a Venezia, ma una sfida. Ca’ Corner della Regina fino al 27 novembre 2022, ospita la terza (di quattro) fasi di “Human Brains”, un progetto che intreccia neuroscienze, filosofia, letteratura.Ma come si fa a realizzare una mostra sulle […]

“Human Brains: It Begins with an Idea” Fondazione Prada, Venezia 23 aprile – 27 novembre 2022 Foto: Marco Cappelletti Courtesy: Fondazione Prada
“Human Brains: It Begins with an Idea” Fondazione Prada, Venezia Foto: Marco Cappelletti Courtesy: Fondazione Prada . VENTRICOLI, CUORI E MENTI di Sidarta Ribeiro Narrato da George Guidall Video diretto da Taryn Simon e prodotto da Fondazione Prada per il progetto “Human Brains: It Begins with an Idea” Compendio trilingue di testi con incluso un diagramma del cervello umano Inghilterra, prima metà del XIV secolo Ms. Gg.1.1, manoscritto miniato su pergamena The Syndics of Cambridge University Library, Cambridge

Testo di Emma Drocco

Non è una mostra d’arte quella allestita nella sede di Fondazione Prada a Venezia, ma una sfida. Ca’ Corner della Regina fino al 27 novembre 2022, ospita la terza (di quattro) fasi di “Human Brains”, un progetto che intreccia neuroscienze, filosofia, letteratura.
Ma come si fa a realizzare una mostra sulle idee e sul sapere?
Per prima cosa serve una lunga ricerca – quella della Fondazione è iniziata nel 2018 – in collaborazione con un comitato scientifico, vasto e soprattutto vario, presieduto dal neurologo Giancarlo Comi e composto dal neurologo cognitivo Jubin Abutalebi, dal filosofo Massimo Cacciari, dalla giornalista scientifica Viviana Kasam, dal curatore Udo Kittelmann, dalla neurologa e neurofisiologa Letizia Leocani, dal neurolinguista Andrea Moro e dalla neurologa cognitiva Daniela Perani.
Con che obiettivo? Quello di mostrare cervello umano in tutta la sua complessità, per dare voce agli studiosi e ai ricercatori, mettendoli in contatto con il pubblico. Sorge spontaneo (ai più) chiedersi perché un’istituzione culturale ha deciso di occuparsi di un progetto scientifico; niente di così nuovo in realtà per la Fondazione Prada, che ha già abituato il suo pubblico a vedere non solo arte contemporanea, ma anche cinema, architettura, danza, filosofia, e per la prima volta, scienza. 

«Avvalersi della Fondazione come uno strumento per diffondere il pensiero scientifico, e in particolare gli studi sul cervello, è un modo per riaffermare che la cultura deve essere utile, coraggiosa e non elitaria.» , sono le parole della Presidente, Miuccia Prada.

Un percorso tortuoso

Non è una mostra facile, neanche per il visitatore, catapultato in un labirinto che si snoda nei 3 piani di Ca’ Corner della Regina, in tre ‘movimenti’, come li chiama il curatore, in dialogo tra loro.
Appena entrati ci si trasforma in studenti, un passaggio obbligato per addentrarsi, e capire, il tema complesso di Human Brains (volutamente declinato al plurale, per sottolineare, ancora una volta, la complessità di quest’organo). 
Ed ecco che al piano terra si prende posto sulle gradinate di un tradizionale teatro anatomico, i grandi schermi posti di fronte alle sedute mostrano filmati sullo studio del cervello, sono reali, di anatomia, fisiologia, ma anche immaginati, casuali, con lo scopo di istruire l’osservatore, ma soprattutto di incuriosirlo, stimolare la sua repulsione nel vedere il proprio cervello dall’interno. E ci riescono molto bene.

“Human Brains: It Begins with an Idea” Fondazione Prada – Foto: Marco Cappelletti Courtesy: Fondazione Prada – Iraq, 2120 – 2110 a.C. ca., terracotta Musée du Louvre, Département des Antiquités Orientales, Paris Copia espositiva
Kanzen Mikumo, Genshun Koishi, Ranshū Yoshimura Seyakuin Kainantaizōzu Giappone, 1798 Manoscritto illustrato, inchiostro e colore su carta RareBooks, Main Library, Kyoto University, Kyoto, Call no. 7-05/セ/1 Photo courtesy the Main Library, Kyoto University.

Due rampe di scale, ed ecco che al primo piano ci si ritrova trasportati all’interno dei meandri del cervello, un po’ spaesati in un labirinto di stanze buie, vetrine e monitor.  110 oggetti, quelli esposti, che riassumono secoli di tentativi di capire il cervello umano, tanti buchi nell’acqua e altrettante pietre miliari della nostra storia sono raggruppate nei maestosi saloni.
Un percorso tortuoso, quello che ci ha portato alle attuali conoscenze delle neuroscienze, che si ripercorre nelle sale, partendo dalla interessante ricostruzione dei Cilindri del re sumero Gudea (Mesopotamia, ca. 2120-2110 a.C.), su cui è inciso il primo resoconto oggi conosciuto di un sogno, fino alle tecniche di imaging sviluppate negli ultimi vent’anni.
Ci si imbatte anche nel celeberrimo quadro ‘Estrazione della pietra della follia’ di Hieronymus Bosch, del 1500, che mostra una pratica comune in un tempo non troppo lontano dal nostro. Ci si sposta di qualche sala ed ecco il documento che riporta la ricerca di Rita Levi Montalcini, con cui ha scoperto il fattore di crescita delle cellule nervose (1951-1964). 
Ogni passo, nelle stanze buie di Ca’ Corner, ci fa avanzare tra decenni di ricerche scientifiche, oggetto per oggetto, tra narrazioni consolidate e i loro mutamenti interni, notiamo quanta strada è già stata percorsa nella comprensione del nostro cervello, colmando quel divario tra complessa ricerca e attonita meraviglia che crea, spesso, molte lacune nella conoscenza diffusa di quell’entità astratta che è il cervello.
“Se la storia è la memoria collettiva del passato, la perdita degli oggetti e dei documenti storici delle neuroscienze equivale a una ‘malattia di Alzheimer scientifica’. Per curare questa malattia disciplinare non è sufficiente conservare e catalogare appunti di laboratorio, campioni, attrezzature, disegni e documenti. Bisogna incorporare questi materiali nell’insegnamento e nella pratica odierna delle neuroscienze.”

Esperimento interdisciplinare

Ogni oggetto esposto è raccontato, scienza e filosofia si intrecciano nei testi scritti da autori di tutto il mondo, letti dalla nota voce narrante di audiolibri George Guidall
Non sono invece note le storie che risuonano nelle sale della Fondazione, ma parlano di questioni etiche, danno voce a tutte quelle figure troppo spesso trascurate dalla storia, donne, persone di colore, i cui nomi sono scomparsi spesso prima di loro.
Ed ecco che sentiamo gli scambi di battute tra un paziente a cui è negato il nome e un immaginario assistente, nel momento precedente alla trapanazione del cranio nel XIX sec.

“Fermati, Korbinian. Il cervello non ha mappe bensì ventricoli, tramite i quali la percezione e l’immaginazione, attraverso la cogitazione e la previsione, giungono infine alla memoria.”
“Il tuo pionierismo è lodevole, o persiano. Ma i pionieri sono sempre votati alla stoltezza. I ventricoli sono spazi pieni di liquido, nient’altro.”
“Eretico! Come ti permetti di parlare in questo modo al grande maestro Avicenna? Due secoli dopo di lui, confermo che la mente si organizza nei ventricoli.”
“Non ti esaltare così, maestro Alberto. Le tue idee sono vecchie. Devi accettare che il nuovo ha sempre la meglio sull’antico.”

“Human Brains: It Begins with an Idea” Fondazione Prada – Foto: Marco Cappelletti Courtesy: Fondazione Prada – Lucio Bini – Ugo Cerletti Macchina per la terapia elettroconvulsivante Italia, 1938 – 1940, metallo Musei Civici di Reggio Emilia – Museo di Storia della Psichiatria, Reggio Emilia NEGLI INCUBI COMINCIANO LE POSSIBILITÀ di Mckenzie Wark Narrato da George Guidall Video diretto da Taryn Simon e prodotto da Fondazione Prada per il progetto “Human Brains: It Begins with an Idea”

Complesso ingranaggio

Gesti, linguaggi, pause, balbettii inconsci e fremiti, tutto ritorna in The Conversation Machine di Taryn Simon, la chiusura impeccabile di un così complesso meccanismo, quello della mente umana e di ‘Human Brains’.

La coreografia di schermi e volti conclude il percorso espositivo, un dialogo tra i maggiori neuroscienziati mostra quanto sia vasto e mutevole il terreno della scienza, un meccanismo complesso, fatto di progressi, errori e trasgressioni. 
“Molti dicono ‘Be’, i neuroni di cui è composto il cervello non hanno il libero arbitrio’. È vero. Le proteine motrici che si assembrano nei neuroni e nelle altre cellule non hanno il libero arbitrio. È vero. Sono piccoli robot con scarsissimi margini di libertà. Ma questo non significa che tu, essendo composto da quei neuroni, non sia libero, perché puoi essere più libero delle parti che ti compongono, proprio come un fiore può essere rosso anche se nessuno dei suoi elementi più fini è rosso.”
Nella sua estrema organizzazione ‘Human Brains’ ci vuole far uscire dagli schemi. L’arte e la narrativa si sommano alla scienza e ci ricordano quanto in ogni campo non sia possibile arrivare ad una sola verità, né, tantomeno, ad una conoscenza completa delle storie che ci hanno preceduto. 

Incuriosire, pungolare, solleticare e stimolare il visitatore, sono gli obiettivi di questo lavoro, “It Begins with an Idea”, la cui conclusione naturale si svilupperà con “Preserving the Brain”, un convegno scientifico e una mostra, entrambi previsti a Milano tra settembre e ottobre 2022, un focus sulle malattie neurodegenerative.

Human Brains: It Begins with an Idea
Fondazione Prada
Venezia Ca’ Corner della Regina Santa Croce 2215, Venice
23 aprile – 27 novembre 2022

“Human Brains: It Begins with an Idea” Fondazione Prada – Foto: Marco Cappelletti Courtesy: Fondazione Prada – Rembrandt van Rijn La lezione di anatomia del Dottor Jan Deijman (frammento) 1656, olio su tela Amsterdam Museum, Amsterdam Copia espositiva
“Human Brains: It Begins with an Idea” Fondazione Prada, Venezia – The Conversation Machine Video, interviste e orchestrazione di Taryn Simon – Prodotto da Fondazione Prada per il progetto “Human Brains: It Begins with an Idea”
“Human Brains: It Begins with an Idea” Fondazione Prada – Foto: Marco Cappelletti Courtesy: Fondazione Prada – Pieter Jansz Quast L’estrazione della pietra 1630 ca., olio su rame Kunstmuseum St. Gallen, St. Gallen, donazione Annette Bühler 2005 UN MUTAMENTO DI PROSPETTIVA di Hervé Le Tellier Narrato da George Guidall Video diretto da Taryn Simon e prodotto da Fondazione Prada per il progetto “Human Brains: It Begins with an Idea”
Thomas Willis Cerebri anatome: cui accessit nervorum descriptio et usus [Anatomia del cervello, con una descrizione dei nervi e della loro funzione] Jo. Martyn & Ja. Allestry, London, 1664 libri a stampa con tavole ripiegate Ministero della Cultura – Milano, Pinacoteca di Brera – Biblioteca Nazionale Braidense, BNB A.03.00433. Courtesy Ministero della Cultura – Pinacoteca di Brera – Biblioteca Nazionale Braidense.