In occasione del miart, è stato dato alle stampe il libro ‘ Gli strumenti non esistono – La dimensione antropologica del design’, la prima di una serie di pubblicazioni realizzate da Johan & Levi in collaborazione con la fiera milanese, che dall’edizione 2013 avvia un nuovo percorso di internazionalizzazione e apertura al design e all’architettura.
Ci sarà il booksigning e l’incontro con Andrea Branzi e Alessandro Rabottini oggi, domenica 7 aprile alle 15, 30 al miart, presso lo stand della galleria Isabella Bortolozzi.
Dall’incontro tra Andrea Branzi, teorico, architetto e designer di fama internazionale, Armin Linke, fotografo e video maker di fama internazionale, e Alessandro Rabottini, critico d’arte e curatore esterno alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, nasce Gli strumenti non esistono, primo volume della collana il punto miart e scambio multidisciplinare tra i tre personaggi. Il dialogo tra Andrea Branzi e Alessandro Rabottini ci conduce attraverso la prassi artistica di Branzi mentre il contributo visivo di Armin Linke racconta lo spazio privato dello studio, il luogo del lavoro quotidiano dell’artista, dell’architetto, del designer, scatti che Branzi ha corredato con didascalie scritte a mano da leggersi allo specchio, per conferire spazialità, facendo interagire immagini, disegno e scrittura.
Alcune domande a Micaela Aquistapace, manager e coordinatrice editoriale di Johan & Levi.
ATP: Com’è nata l’idea della serie di quattro libri ‘il punto miart’?
Micaela Aquistapace: Dal felice incontro tra Johan & Levi e Vincenzo de Bellis e la nuova gestione della fiera, condividendo l’idea che sta alla base della collana “il punto” che Johan & Levi ha avviato lo scorso anno per offrire brevi saggi in volumi agili che si concentrano su un tema specifico, strumenti per entrare velocemente nel cuore della questione offrendo di volta in volta la possibilità di essere punti di partenza o di arrivo. I volumi “il punto miart” saranno dedicati ciascuno a un personaggio del mondo dell’arte che ha un particolare significato o legame con Milano, in linea con l’idea di base di Miart, con l’intento di creare un percorso editoriale di piccoli camei che collegano le edizioni annuali della fiera e mantengono vivo il contatto con i lettori e il mondo dell’arte e del design.
ATP: La collana si focalizza su temi non strettamente legati all’arte, bensì sull’architettura e il design. Perché questa scelta tematica?
MA: Anche se fino ad oggi ci siamo concentrati maggiormente sulle arti visive, Johan & Levi si occupa di arti in senso lato e quindi architettura e design rientrano nei nostri interessi; inoltre il design condivide oggi a pieno titolo le caratteristiche delle opere d’arte sia in termini di valore artistico che di collezionismo.
ATP: Durante le giornate del miart, presenterete la prima pubblicazione, ‘Gli strumenti non esistono’, nato dall’incontro tra Andrea Branzi, Armin Link e Alessandro Rabottini. Com’è nato questo libro?
MA: La partecipazione di Andrea Branzi a questa edizione di miart ha fornito lo spunto per dedicare a lui il primo volume della serie. Branzi è una figura di primo piano per Milano e per il design e in questo volume, coordinato da Alessandro Rabottini, abbiamo chiesto ad Andrea di entrare nel suo studio e raccontarci, in una conversazione articolata ma informale, la sua filosofia e il suo percorso professionale. Andrea ha sposato con gioia questo progetto e ne è diventato parte non solo a parole ma anche con un intervento artistico, uno scambio visivo tra le immagini di Armin Linke e le didascalie speculari scritte da Andrea sui soggetti degli scatti.
ATP: Dopo questo primo volume, quale sarà la prossima uscita editoriale?
MA: Il prossimo volume sarà dedicato a David Lamelas, che ha vissuto a Milano negli anni settanta e che alla città ha legato varie opere.