Tra gli artisti forse più cruciali e al contempo criticati della storia dell’arte del XX secolo, Lucio Fontana, a partire dal 2 marzo, è protagonista a Firenze di due mostre strettamente connesse l’una all’altra: Giacometti – Fontana. La ricerca dell’assoluto, curata da Chiara Gatti in collaborazione con Sergio Risaliti e visibile in alcune delle sale del Museo di Palazzo Vecchio fino al 4 giugno e L’origine du monde, mostra personale, sempre a cura di Risaliti e ospitata nel Museo Novecento fino alla metà di settembre.
Che Fontana sia uno di quegli artisti spartiacque, capace di cambiare in qualche modo l’approccio stesso all’opera d’arte, è cosa nota, su di lui sono stati scritti fiumi di parole tanto che ormai è diventato estremamente difficile riuscire ad esporre il suo lavoro sotto un punto di vista che risulti accattivante o quantomeno sotto una luce che abbia ancora qualcosa di nuovo da raccontare. Eppure proprio nell’ottica di proporre un confronto inedito la mostra La ricerca dell’assoluto mette in dialogo per la prima volta le esili figure di Giacometti e una serie di sculture della serie “Concetto spaziale. Natura” dell’artista italo-argentino.
La mostra si snoda tra la Sala delle Udienze e la Sala dei Gigli, vantando peraltro prestiti internazionali di alto livello. Fontana e Giacometti, sebbene fossero due persone profondamente differenti, viaggiano nella loro storia artistica e personale su due binari paralleli: lavorano negli stessi anni, affrontano temi simili e nell’opera di entrambi emerge questa radicata ricerca dell’assoluto, dell’essenza stessa delle cose. Fontana infatti taglia e fora la superficie aprendo una dimensione inedita mentre Giacometti leva tutto il superfluo, scarnifica la figura fino a riportarla all’origine della sua essenza, a quel significato di presenza sulla terra. I due artisti sono messi a confronto anche attraverso l’interpretazione della figura umana che è viva e presente così come in “L’Homme qui marche” di Giacometti anche nel busto in terracotta di “Polette” realizzato da Fontana.
Per quanto riguarda invece L’origine du monde, seconda tappa di questo omaggio al lavoro del maestro italo-argentino, si articola in due piani del Museo Novecento e ripercorre il suo lavoro non soltanto attraverso le opere più note come quelle della serie “Concetto Spaziale” su tela o le sculture in bronzo e terracotta ma anche attraverso un consistente nucleo di disegni a china, pastello e matita su carta o cartoncino.
Come ci racconta già il titolo, esplicito riferimento allo scandaloso capolavoro di Gustave Courbet, la mostra ruota intorno al fulcro tematico di quella perpetua ricerca di Fontana delle forze primigenie che hanno generato la vita, delle spinte appunto all’origine del mondo. Ad aprire il percorso espositivo è uno scatto dal fotografo Ugo Mulas dal titolo “Fontana” che raffigura un corpo femminilie completamente nudo intento ad abbracciare una scultura dalla forma rotondeggiante; è proprio questa pulsione erotica e sensuale che diventa forza generatrice nella poetica dell’artista. In mostra troviamo poi una serie di disegni su carta eseguiti con un gesto primario quasi infantile, che è veloce ed istintivo e precede il progetto e la riproduzione.
Sono esposte anche una serie notevole di sculture in bronzo e salendo al secondo piano troviamo una sala interamente dedicata a un grande “Concetto Spaziale. Attesa” del 1965 che catalizza l’attenzione. Tra le opere forse più interessanti troviamo una serie di nudi femminili realizzati con china su carta tra il 1960 e il 1964; i corpi sono solo accennati con delle linee sinuose che ne disegnano il contorno e le forme.
La mostra ci parla quindi di un Fontana profondamente uomo che disegna, ragiona e studia sulla carta, che indaga e modella la materia, per arrivare poi alla creazione dei suoi lavori più noti.
Giacometti – Fontana. La ricerca dell’assoluto A cura di Chiara Gatti e Sergio Risaliti
Museo di Palazzo Vecchio, Firenze
02.03 – 04.06.2023
Lucio Fontana. L’origine du monde
A cura di Sergio Risaliti
Museo Novecento, Firenze
02.03 – 13.09.2023