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Super spazio, perfetta ristrutturazione, grandi opere, buon ritmo, atmosfera rarefatta… all’insegna dei superlativi l’arrivo della Fondazione Prada in laguna. Dopo anni di mostre ospitate alla Fondazione Cini (isola di San Giorgio), la maison milanese trova finalmente una bellissima dimora per la sua collezione rieditata per l’occasione. Nonstante la tappa fosse da cerchiare nell’agenda durante i giorni della Biennale, in molti hanno snobbato l’appuntamento, optando per mete meno prevedibili e più di ‘ricerca’. Peccato, perchè la mostra è bellissima, perfettissima ecc. ecc. ma, in effetti, non riserva molte sorprese. Nulla toglie che una visita direi che è d’obbligo. Da fare magari durante l’estate, quando non c’è nessuno in giro. Le sale Scarpitta/Fontana/Manzoni tolgono il fiato: elegantissime. Cappelletta San Francesco Vezzoli… lascia un pò a desiderare…ma al massimo vi strappa un sorriso vedere il ‘fresco di santità’ ammiccare un bacino al mezzo busto al suo fianco. Potenti i massi di Anish Kapoor tra il colonnato del piano terra, così come le due installazioni di Damien Hirst ‘Waiting for Ispiration, Blue’ e ‘Waiting for Ispiration, Red’ al primo piano.
* Photo: Attilio Maranzano
Courtesy: Fondazione Prada
* Photo: Attilio Maranzano
Courtesy: Fondazione Prada