FLAT | Fiera libro arte Torino | Intervista con i fondatori

La seconda edizione della fiera dedicato ai libri d'arte apre i battenti a Torino con molte novità, incontri, presentazioni e una grande mostra dedicata ad una figura primaria nella storia del libro d’artista: Dieter Roth
30 Ottobre 2018
FLAT - Fiera Libro Arte Torino_La Nuvola Lavazza_ph. Andrea Guermani

FLAT – Fiera Libro Arte Torino_La Nuvola Lavazza_ph. Andrea Guermani

FLAT – fiera libro arte Torino  giunge quest’anno alla sua seconda edizione confermandosi come “piattaforma di incontro nazionale e sopranazionale” dedicata all’editoria d’arte contemporanea. La fiera, ideata e organizzata da Chiara Caroppo, Beatrice Merz e Mario Petriccione, si svolge dal 2 al 4 novembre 2018 e quest’anno cambia sede, trasferendosi al quartier generale della Lavazza, La Centrale Nuvola, progettata dall’architetto Cino Zucchi. Come spiegano gli organizzatori, la seconda edizione è “un momento per consolidare quello che è stato costruito nella prima, per questo abbiamo voluto riproporre i tre aspetti caratterizzanti l’identità di FLAT: la fiera, la mostra dedicata alla produzione editoriale di un artista e il programma di incontri”. La fiera ospiterà 40 Espositori provenienti da 11 Paesi, a cui si affianca un public program a cui parteciperanno 30 personalità internazionali del mondo dell’editoria d’arte. Tra le altre proposte culturali FLAT 2018 dedica una mostra a Dieter Roth, una delle personalità più importanti che hanno rivoluzionato la nozione di libro.
Dieter Roth. Le Pagine, a cura di Elena Volpato, storica dell’arte, presenterà più di 100 libri dell’artista e l’intero corpus di manoscritti, mettendo in risalto la sua incessante evoluzione stilistica, dagli anni 50 fino agli anni 90. Le sue radicali sperimentazioni lo hanno portato alla creazione dei cosiddetti libri d’artista, manufatti in cui elementi testuali privati del loro significato sono combinati con elementi visivi o materici, come frammenti di cibo, che generano opere che non devono essere lette ma vissute dall’osservatore e attivate dalla sua presenza e immaginazione. I due temi fondamentali su cui si innesta la mostra sono la copia e l’autobiografia, intesi rispettivamente come “spazio di inesausta variazione, regola compositiva di base adottata da Roth” e “modalità costantemente presente nel suo lavoro”, che si lega alla sua attenzione per la quotidianità e la sfera personale dell’individuo.

Il programma di incontri è curato da Francesca Valentini, ricercatrice indipendente, e comprende incontri, talk, workshop, tavole rotonde e performance, che si susseguiranno nei tre giorni della fiera. Parteciperanno 30 relatori tra artisti, curatori e professionisti del settore che andranno a formare un variegato gruppo di speaker con Alfonso Artiaco, Lindsay Aveilhé, Alessandra Bonomo, Valentina Bonomo, Antonio Brizioli, Bernhard Cella, Nicola De Maria, Liliana Dematteis, Dirk Dobke, Achille Filipponi, Richard Flood, David Grosz, Hammann von Mier (Stefanie Hammann and Maria von Mier), Jurczok 1001, Luca Lo Pinto, Hansjörg Mayer, Danilo Montanari, Silvia Ponzoni, Björn Roth, León Muñoz Santini, David Senior, Femke Snelting, Ken Soehner, Bruno Tonini, Chris Vacchio, Elena Volpato, Martha Wilson, Adachiara Zevi, Matthew Zucker.

FLAT - Fiera Libro Arte Torino - La Nuvola Lavazza - ph. Andrea Martiradonna

FLAT – Fiera Libro Arte Torino – La Nuvola Lavazza – ph. Andrea Martiradonna

Anche quest’anno verrà assegnato il Premio FLAT – Fondazione Arte CRT, “istituito come riconoscimento ad un progetto editoriale inedito, scelto tra le proposte degli editori che partecipano alla fiera”. Nell’edizione del 2017 il Premio è stato consegnato al duo artistico Hammann von Mier Verlag per Form your Character!, progetto che verrà presentato ufficialmente durante il programma di incontri. Il Fondo Giorgio Maffei, invece, istituito lo scorso anno dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea continuerà la sua azione di ricerca arricchendo la collezione della GAM Galleria d’arte moderna e contemporanea di Torino con nuove acquisizioni, raccogliendo alcune delle produzioni librarie più interessanti ed innovative nel panorama italiano ed internazionale.

Il comitato scientifico è formato da Liliana Dematteis, curatrice di libri d’artista e collezionista, Richard Flood, Director of Special Projects and Curator At Large del New Museum a New York; David Senior, Head of Library and Archives al San Francisco Museum of Modern Art; Ken Soehner, Chief Librarian alla Watson Library, The Metropolitan Museum of Art, New York e dall’artista Lawrence Weiner, che ha realizzato il logo della fiera.

ATPdiary ha posto alcune domande agli organizzatori della fiera.

ATP: Da Palazzo Cisterna FLAT ha scelto come sede il nuovo quartier generale della Lavazza, La Centrale Nuvola, progetto firmato dall’architetto Cino Zucchi. Come è nata e cosa ha apportato questa novità? 

FLAT: Lavazza ha sostenuto FLAT fin dall’inizio, insieme alla Fondazione Arte Moderna e Contemporanea CRT. La Centrale, Nuvola Lavazza, che ospiterà l’edizione di quest’anno, è un po’ la sede naturale della fiera e siamo sicuri che darà il massimo risalto alle proposte degli espositori. Rispetto alla sede del 2017, Palazzo Cisterna, abbiamo dovuto ripensare l’allestimento, chiaramente, ma siamo sicuri che questa novità sarà interessante sia per gli espositori che per il pubblico. Inoltre siamo felici di portare FLAT in una zona della città che sta diventando sempre più stimolante e interessante.

ATP: Tra gli espositori di quest’anno, insieme a coloro che hanno preso parte anche alla prima edizione, ci sono nuovi interlocutori, come ABC [Artists’ Books Cooperative] o The MIT Press, che amplificano il panorama editoriale con proposte diverse, da progetti di self publishing alle contaminazioni tra arte e tecnologia. Sulla base di quali criteri si sono basate le scelte del comitato scientifico?

FLAT: Il comitato scientifico ci supporta nella scelta grazie all’esperienza dei suoi singoli membri nel campo del’editoria d’arte e del libro d’artista. I componenti – Liliana Dematteis, curatrice di libri d’artista e collezionista, Richard Flood, Director of Special Projects and Curator At Large del New Museum a New York; David Senior, Head of Library and Archives al San Francisco Museum of Modern Art; Ken Soehner, Chief Librarian alla Watson Library, The Metropolitan Museum of Art, New York e dall’artista Lawrence Weiner – ci offrono uno sguardo d’eccezione su questo mondo. Insieme a loro abbiamo selezionato realtà che potessero offrire, sia agli addetti ai lavori che al pubblico, dei prodotti di altissima qualità, siano essi innovativi e tecnologici o più storicizzati. In generale lavoriamo alla selezione con l’idea di vedere in fiera quello che pensiamo sia il meglio della produzione internazionale in termini di editoria d’arte.

© Dieter Roth Estate - Courtesy Hauser & Wirth - Photo: Michael Pfisterer

© Dieter Roth Estate – Courtesy Hauser & Wirth – Photo: Michael Pfisterer

ATP: FLAT 2018 dedica il secondo appuntamento del ciclo di mostre “Le pagine a Dieter Roth”, con una mostra curata da Elena Volpato. Roth ha rivoluzionato radicalmente la nozione di libro, lavorando a partire dagli anni 50 al libro d’artista, realizzando opere che non vanno lette ma con cui bisogna interagire e che lo hanno portato a radicali sperimentazioni visive, verbali, utilizzando i materiali più disparati. Ci potete raccontare le motivazioni che vi hanno portato a questa scelta?

FLAT: Abbiamo accolto con piacere la proposta di Elena Volpato di organizzare una mostra dedicata a Dieter Roth, poiché è stato una figura primaria nella storia del libro d’artista e fra le più influenti dell’arte visiva degli ultimi decenni del novecento. A vent’anni dalla morte, il suo lavoro continua a rappresentare una fonte inesauribile d’ispirazione per gli artisti contemporanei, e ci è sembrato affiancare alla mostra la produzione di un libro che riunisse in un unico volume tutte le 230 pubblicazioni dell’artista e i suoi 46 diari. Accanto al saggio critico del curatore Elena Volpato e al testo del figlio e collaboratore, Björn Roth, dedicato alla produzione dei Copy Books a cui partecipò in prima persona accanto al padre, due artisti di fama internazionale, Lawrence Weiner e Pavel Büchler, hanno scritto un proprio omaggio all’artista, celebrandone la forza rivoluzionaria e il valore fondante delle sue ricerche.

ATP: Spaziando dal focus sullo stato dell’editoria d’arte alle sperimentazioni che combinano apparati visivi, testuali e media digitali, il public program a cura di Francesca Valentini, è quest’anno molto variegato. Quali sono state le linee guida che hanno portato alla definizione del palinsesto di incontri?

FLAT: Insieme a Francesca Valentini abbiamo invitato esperti e professionisti del settore di diverse generazioni e provenienze geografiche che con il loro lavoro, la loro esperienza e la loro testimonianza hanno contribuito e contribuiscono tutt’oggi a indirizzare, plasmare, diffondere pratiche innovative e di valore legate alla creazione, alla circolazione delle pubblicazioni di arte e d’artista. Personaggi che contribuiscono attivamente e costantemente alla ricerca e tengono vivo il dibattito, alimentandolo con nuovi interrogativi, che anima il settore. Il fil rouge che lega tutti gli interventi è proprio la volontà di avere un gruppo variegato di speaker la cui esperienza e testimonianza faccia di FLAT una piattaforma di incontro nazionale e sopranazionale in cui presentare e discutere temi storicamente caldi del settore ma anche temi fino ad ora sottovalutati, novità e sperimentazioni contemporanee dalla forte rilevanza artistica, sociale e politica.

© Dieter Roth Estate - Courtesy Hauser & Wirth - Photo: Michael Pfisterer

© Dieter Roth Estate – Courtesy Hauser & Wirth – Photo: Michael Pfisterer

ATP: Form your Character! del duo artistico Hammann von Mier verrà presentato ufficialmente in questa seconda edizione. Come si è sviluppato il progetto dopo l’esperienza di FLAT dell’anno scorso?

FLAT: Il Manifesto di Hammann von Mier funge da punto di partenza e contesto per Form your your Character! Attraverso la collaborazione artistica come duo e la gestione dell’omonima casa editrice di libri d’artista, Hammann von Mier si confronta con le attuali possibilità e condizioni di produzione artistica da molteplici, location-specific, punti di vista. In Form Your Character! le riflessioni sviluppate nel Manifesto sono collegate, specificate ed estese attraverso materiali raccolti durante i soggiorni di HVM negli Stati Uniti e in particolare durante il soggiorno di ricerca di due mesi e mezzo nella Grande Mela, avvenuto nell’estate 2018. Qui HVM è andato a trovare gli artisti nei loro studi, ha fatto ricerca d’archivio, seguito lezioni e reading, letto libri e visitato mostre. Inoltre, Form Your Character! include testimonianze di iniziative e eventi artistici, culturali e politici che hanno avuto luogo di recente a Monaco di Baviera (la città in cui HVM è di casa) e diviene così documento dello stato attuale della ricerca sugli aspetti sociali e politici della collaborazione artistica che HVM porta avanti.
Il libro Form Your Character! richiama formalmente le caratteristiche della cultura delle fanzine e dei libri d’artista autopubblicati e si compone di cinque parti che, diverse per tipo di carta, formato e tecniche di stampa, sono tenute insieme da un elastico.

ATP: In occasione della prima edizione di FLAT, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha istituito il Fondo Giorgio Maffei, che nel 2017 ha aggiunto nuove acquisizioni con 26 libri d’artista, arricchendo la collezione della GAM Galleria d’arte moderna e contemporanea di Torino. Come si sta evolvendo questo progetto? Ci sono determinati aspetti dell’editoria d’arte che si vogliono approfondire con nuove acquisizioni? 

FLAT: Le acquisizioni del Fondo Maffei intendono proseguire il progetto collezionistico della GAM avviato nel 1999 con la collaborazione dello stesso Giorgio Maffei e di Liliana Dematteis, membro del comitato scientifico di FLAT. Un progetto dedicato al libro d’artista in Italia dagli anni Sessanta a oggi. Questa particolare attenzione consente uno stretto dialogo tra le collezioni di arte visiva del museo e la storia del libro d’artista, mostrando come le ricerche e le sperimentazioni degli ultimi decenni trovino parallela espressione in diversi linguaggi. Poter mostrare al pubblico i libri di un autore, insieme con la sua produzione di video, di fotografia e con le opere installative, vuol dire poter ricomporre nella sua interezza e complessità un’intenzione artistica.
L’attenzione storica si unisce al desiderio di raccogliere alcune delle produzioni librarie più interessanti di questi anni in campo italiano e internazionale. Lo scorso anno si sono acquisite opere di artisti di grande notorietà come Liam Gillick, presente nelle collezioni GAM, accanto a pubblicazioni indipendenti di giovani artisti italiani, sorprendenti per freschezza e innovazione.

© Dieter Roth Estate - Courtesy Hauser & Wirth - Photo: Michael Pfisterer

© Dieter Roth Estate – Courtesy Hauser & Wirth – Photo: Michael Pfisterer

© Dieter Roth Estate - Courtesy Hauser & Wirth - Photo: Stefan Altenburger Photography Zürich

© Dieter Roth Estate – Courtesy Hauser & Wirth – Photo: Stefan Altenburger Photography Zürich

© Dieter Roth Estate - Courtesy Hauser & Wirth - Photo: Michael Pfisterer

© Dieter Roth Estate – Courtesy Hauser & Wirth – Photo: Michael Pfisterer

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