ATP DIARY

Fantastica: presentata la 18° ed. della Quadriennale d’arte di Roma

“Un grande progetto espositivo corale che racconta la scena attuale dell’arte contemporanea italiana post Duemila”, sottolinea Luca Beatrice, presidente della Fondazione La Quadriennale

Fantastica sarà il titolo della 18° edizione della Quadriennale d’arte, che sarà ospitata nella storica sede del Palazzo delle Esposizioni di Roma da ottobre 2025 a gennaio 2026, illustrata in una prima presentazione alla stampa nelle sue linee guida.

“Un grande progetto espositivo corale che racconta la scena attuale dell’arte contemporanea italiana post Duemila”, come sottolineato da Luca Beatrice presidente della Fondazione La Quadriennale di Roma. “Fantastica è l’arte, la sua capacità di dischiudere orizzonti. Fantastica è, nella sua accezione di verbo un invito a riscoprire oggi la potenza del simbolico e la forza dell’immaginazione, ha proseguito Beatrice, sottolineando come il focus di questa edizione sarà l’arte dell’oggi”.

Un’operazione fondamentale di divulgazione culturale”, spiega Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura della Camera dei deputati, “che in questa nuova edizione innovativa, vuole far capire all’Italia e al mondo qual è l’importanza dell’arte contemporanea italiana”. 

Organizzata dalla Fondazione Quadriennale di Roma, partecipata da Ministero della Cultura, Regione Lazio, Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpò e con la main partnership di Intesa Sanpaolo, la manifestazione avrà un carattere polifonico.

La Quadriennale vuole tracciare una mappa delle nuove tendenze artistiche, sostenere l’arte italiana è sostenere tutto il settore, artisti, curatori. È importante fare rete e trovare soluzioni alle criticità. Importante è la collaborazione tra pubblico e privato, e in questo senso la Quadriennale è un riferimento imprescindibile”, afferma Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente Comitato Fondazioni Arte Contemporanea.

L’edizione 2025-2026 sarà composta da cinque sezioni, ognuna delle quali affidata ad un curatore che, con la propria specificità, è stato chiamato a selezionare gli artisti secondo requisiti precisi: solo artisti viventi, affermatisi dopo il Duemila, preferendo artisti alla loro prima esperienza alla Quadriennale e riservando una particolare attenzione alla presenza femminile. 

I curatori della 18° ed. della Quadriennale

Le sezioni affronteranno diversi filoni di indagine, scelti da ciascun curatore. Luca Massimo Barbero indagherà i meccanismi dell’autorappresentazione, Francesco Bonami ha voluto preservare l’autonomia e l’individualità degli artisti offrendo ad ognuno “una stanza solo per sé”, tante piccole mostre in una. Diverso il punto di partenza di Emanuela Mazzonis di Pralafera che esplorail tempo delle immagini attraverso il ruolo e l’evoluzione della fotografia tra il 2000 e il 2025. Francesco Stocchi, vuole celebrare l’autonomia della figura dell’artista, mentre Alessandra Troncone propone un focus sul lavoro di artisti e artiste che mettono al centro il corpo, umano, animale e meccanico.
La presenza complessiva sarà di circa 50 artisti, presenti con una o più opere, per la maggior parte inedite o molto recenti, alcune realizzate specificatamente per l’occasione.

Complemento alla mostra sarà una esposizione ospitata al secondo piano del Palazzo delle Esposizioni, I Giovani e i Maestri – La Quadriennale del ’35, curata da Walter Guadagnini, realizzata in collaborazione con l’Archivio Biblioteca della Quadriennale, che vuole offrire un contraltare storico a Fantastica. L’intento è quello di restituire al pubblico odierno uno spaccato della cultura artistica italiana alla metà degli anni Trenta, ricordando un’edizione considerata storica della Quadriennale sia per l’eccezionale numero di visitatori, sia per la presenza di artisti come Scipione, De Chirico, Mafai, Carrà che rappresentavano il meglio della produzione artistica del tempo. 

Da gennaio 2025 partirà poi un road show, guidato dal giornalista Nicolas Ballario insieme a Luca Beatrice e ai curatori della mostra, in un viaggio che vuole creare occasioni di dialogo con il pubblico. Il tour toccheràalcune delle principali istituzioni culturali italiane: Torino presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Genova nella sede di Palazzo Ducale, Venezia  a Ca’ Giustinian de la Biennale di Venezia, Milano alla Pinacoteca di Brera, Brescia alla Fondazione Brescia Musei, Firenze a Palazzo Strozzi, Napoli alle Gallerie d’Italia per concludersi in Sicilia.

Molte anche le manifestazioni collaterali, tra le quali un progetto speciale dal titolo Noi nel mondo. Indagine sulla percezione all’estero dell’arte italiana contemporanea, curato da Christian Caliandro con il sostegno della direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Il progetto, dedicato all’esplorazione dell’impatto che l’arte italiana esercita sulla scena internazionale, si concretizzerà nella pubblicazione di un report bilingue, in italiano e in inglese, prevista per l’autunno 2025, che raccoglierà un insieme di punti di vista, contributi, interviste e dati utili ad inquadrare il tema.  Il percorso prevede anche videointerviste a critici, curatori, giornalisti, galleristi e collezionisti, affiancato dalla produzione di un podcast dedicato e una campagna di trasmissione via social dei contenuti raccolti. 
Il progetto espositivo nella sua completezza e la lista degli artisti coinvolti saranno presentati ufficialmente nel mese di maggio 2025.